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Olimpiadi, Milano-Cortina brilla

Il Cio promuove la candidatura italiana per i Giochi del 2026. Non va altrettanto bene alla Svezia. Il 24 giugno si decide la sede.
Olimpiadi
Foto: upi

Buone notizie dal Comitato Olimpico Internazionale. La candidatura di Milano-Cortina - che abbraccia oltre alla Lombardia e al Veneto, anche il Trentino Alto Adige - per le Olimpiadi del 2026 è stata promossa con tanto di elogio da parte del Cio. “I Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026 rappresenterebbero una vetrina per il Nord Italia con luoghi iconici e bellissime ambientazioni che si estendono dalle piazze di moda del centro storico di Milano fino ai villaggi di montagna delle Dolomiti e che garantirebbero agli atleti un’esperienza indimenticabile”, si legge nel report redatto dalla commissione di valutazione guidata Octavian Morariu.

E ancora: “Milano e Cortina portano ciascuna la propria identità distintiva al progetto un abbinamento che combina le attrazioni di una moderna metropoli europea con il fascino di un ambiente alpino tradizionale - scrive il Cio -. La candidatura presenta una chiara visione per utilizzare i Giochi come catalizzatore per promuovere lo sviluppo economico in tutto il Nord Italia, incluso il sostegno alle regioni per la promozione turistica e come stimolo delle attività economiche delle aree metropolitane e di montagna. Il Nord Italia ha spazi e territori di livello internazionale per gli sport invernali con luoghi che beneficiano di operatori esperti e professionali e una solida rete di volontari e fan appassionati, ognuno dei quali garantirebbe un’esperienza indimenticabile per gli atleti”. L’Alto Adige, come ormai noto, farà la sua parte con lo stadio del biathlon di Anterselva, visitato lo scorso aprile dai delegati della commissione di valutazione del Comitato olimpico internazionale, accompagnata dal numero uno del Coni Giovanni Malagò.

 

 

Nel rapporto della commissione emerge tuttavia qualche critica: la scelta di distribuire le gare su troppi territori con conseguenze sulla logistica, i trasporti e la sicurezza, per esempio, o la precaria economia italiana con la sua crescita inferiore alle attese.

I Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2026 rappresenterebbero una vetrina per il Nord Italia con luoghi iconici e bellissime ambientazioni che si estendono dalle piazze di moda del centro storico di Milano fino ai villaggi di montagna delle Dolomiti e che garantirebbero agli atleti un’esperienza indimenticabile

Non è invece andata bene alla diretta “rivale” dell'Italia, la Svezia. In primis c'è il fatto che il Comune di Stoccolma non ha voluto sottoscrivere il contratto di città ospitante lasciando il palcoscenico alla piccola città di Are che non ha evidentemente la stessa caratura della Capitale, anche dal punto di vista economico. Sul fronte delle valutazioni la commissione ha sottolineato inoltre che alcune aree individuate come sedi di gara possono comportare un rischio per l’ambiente, ma non solo: “Mentre sono state fornite lettere di intenti, sono ancora da presentare le garanzie vincolanti per le nuove strutture: il villaggio olimpico di Stoccolma, l’ovale per il pattinaggio di velocità e le sedi del biathlon e dello sci di fondo”. 

Va detto infine che il giudizio della commissione non è comunque vincolante, gli 86 membri del Cio il prossimo 24 giugno, a Losanna, in Svizzera, sceglieranno la sede dei Giochi.