Chronik | Via dall’accoglienza

Profughi espulsi, ci pensa lo Stato

Il commissario del governo rassicura il Comune sugli effetti del decreto sicurezza. Caramaschi: “Le autorità si faranno carico di chi va rimpatriato”. Ma non si sa come.
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Foto: Comm. governo Bz

Un incontro “confortante”. Renzo Caramaschi e l’assessore Juri Andriollo sono usciti rassicurati dall’incontro del comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza. Il commissario del governo, Vito Cusumano, avrebbe rassicurato il Comune sugli effetti in città del decreto sicurezza. Non ci sarà nessuna emergenza urbana, le fuoriuscite dall’accoglienza non giungeranno in blocco e lo Stato si farà carico dei titolari dei provvedimenti di espulsione. Questo almeno è quanto riporta circa il colloquio lo stesso sindaco. Resta da chiarire come si procederà nel concreto: sulle eventuali misure per trattenere i richiedenti asilo a cui verrà negato l’asilo e sul trasferimento - a Torino o Bari - nei centri per i rimpatri, una procedura che è però di difficile attuazione.

 

Richiedenti asilo in calo

 

“Il prefetto ha fatto una valutazione di ordine tecnico, sulle modalità di applicazione del decreto, ora legge, sulla sicurezza” spiega il primo cittadino riguardo alla contestata norma che ha provocato resistenze di amministratori e cittadini, vedi il presidio con 200 partecipanti a Bolzano. 

Il prefetto ha fatto una valutazione di ordine tecnico, sulle modalità di applicazione del decreto, ora legge, sulla sicurezza. Riguardo ai numeri, i richiedenti asilo sono scesi da 2.000 a 1.200 in Alto Adige, a Bolzano da 950 a 450. Continuerà a funzionare laccoglienza per gli aventi diritto (Renzo Caramaschi)

Da mesi Caramaschi denuncia i rischi a suo avviso dati dall’entrata in vigore del testo. La paura in seno alla giunta è che le fuoriuscite dai centri provinciali gestiti in accordo con lo Stato portino un numero consistente di persone a gravitare per le strade di Bolzano, prive di alloggio, cibo e di qualsiasi opportunità.

 

 

Un primo dato è sui numeri, che risultano in calo, secondo quanto emerso nella riunione a cui erano presenti anche Thomas Mathà, vice del segretario generale della Provincia Eros Magnago, Alexej Paoli di Assb, il questore Enzo Giuseppe Mangini, i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza, la vice di Cusumano Francesca De Carlini. Rispetto ai 2.000 di 3-4 anni fa, i richiedenti asilo ospitati in Alto Adige sono scesi a 1.200, grazie soprattutto alla diminuzione dell’80% degli sbarchi. Caramaschi ha notato come a Bolzano si siano “più che dimezzati”, passando da 950 a 450. Continua intanto l’accoglienza degli “aventi diritto” nel programma Sprar e nei 30 centri o strutture gestite su mandato della Provincia in accordo con lo Stato.

La questura ha detto che sono aumentate le espulsioni, di coloro che delinquono, e infatti ci sono meno reati e molestie in giro

La questura ha poi fatto presente l’aumento delle espulsioni, che non sono automaticamente i rimpatri ma sono comunque dei provvedimenti che intimano l’allontanamento dal Paese. “Si tratta di coloro che delinquono e infatti si vede che ci sono meno reati e molestie in giro” aggiunge il sindaco.

 

 

Cosa succederà ora?

 

Da vedere cosa succederà da ora in avanti. Con il diniego delle commissioni territoriali alla richiesta di protezione, un responso che si verifica per il 70% dei casi, i richiedenti asilo saranno costretti a uscire dall’accoglienza. “Mi hanno detto che ci pensa lo Stato a tirarli via dal territorio, non so se saranno confinati nei centri per i rimpatri, vedi a Torino” precisa Caramaschi. “La mia preoccupazione era che non gravassero sulla città di Bolzano, per altro situata sulla direttrice del Brennero”.

Solitamente le commissioni territoriali rifiutano lo status di profugo nel 70% dei casi. Nella riunione mi hanno detto che ci pensa lo Stato a tirare via dal territorio coloro che non hanno diritto a restare, non so se saranno confinati nei centri per i rimpatri, vedi a Torino (Caramaschi)

Altra precisazione giunta dall’incontro è che le risposte delle commissioni e quindi le fuoriuscite non arriveranno in blocco, ma solitamente giungono dilazionate nel tempo, permettendo una gestione controllata. Ma non si sa ancora come questo avverrà nel concreto.

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Massimo Mollica Do., 10.01.2019 - 10:38

"La questura ha detto che sono aumentate le espulsioni, di coloro che delinquono, e infatti ci sono meno reati e molestie in giro"
E infatti come per magia spacciatori e drogati non se ne vedono più nemmeno a pagarli! MA MI FACCIA IL PIACERE!

Do., 10.01.2019 - 10:38 Permalink