Politica | Il caso

Impeccabile Costa

Quando il direttore tecnico dell’A22 fermò il conducente spericolato in autostrada fece il suo dovere, dice Kompatscher. E no, non tirò fuori alcuna paletta.
Costa, Carlo
Foto: Youtube

Sigmar Stocker ha finalmente la sua risposta. L’esponente dei Freiheitlichen aveva chiamato in causa Thomas Widmann, presidente del consiglio regionale, per avere chiarimenti in seguito al clamoroso caso, sollevato dal quotidiano Tageszeitung, che spinse sotto i riflettori il direttore tecnico generale di Autobrennero Carlo Costa che, il 6 ottobre scorso, aveva fermato sull’A22 un conducente che viaggiava a velocità elevata, l’imprenditore bolzanino Patrick Rosanelli -, dirigendolo, pare con l’ausilio di una paletta della polizia, sulla corsia di emergenza. Finì con entrambi che chiamarono le forze dell’ordine per denunciare rispettivamente un comportamento pericoloso alla guida e un presunto abuso di potere.

Ed è proprio per stabilire quali fossero i poteri del direttore tecnico che i Freiheitlichen presentano un’interrogazione. 5 mesi dopo Arno Kompatscher risponde.

 

Mezze verità

La ricostruzione dei fatti riportata da Tageszeitung è parziale perché basata solo sulle dichiarazioni di Rosanelli, si legge nella risposta all’interrogazione di Stocker. Sostiene Kompatscher che per evitare il “gravissimo e concreto pericolo” che la condotta di guida spericolata “poteva arrecare all’incolumità fisica degli altri utenti della strada, oltre che dello stesso conducente”, Costa avrebbe segnalato con la mano - nessuna paletta, dunque - all’autista della vettura, una BMW, di accostarsi lungo la corsia di emergenza. Dopodiché avrebbe informato il conducente di “lavorare alle dipendenze di Autostrada del Brennero S.p.A., senza peraltro specificare il suo ruolo né, tantomeno, proferendo le frasi riportate nel richiamato articolo di giornale”. Avvertiti quindi i competenti organi di polizia, gestendo “correttamente la situazione emergenziale”, non provocandola ma salvaguardando la sicurezza pubblica, Costa si era rimesso in marcia per poi vedere sopraggiungere alle sue spalle (reminiscenze spielberghiane che qui si sprecano) il conducente della BMW il quale, avvicinatosi alla sua vettura, ne scattò qualche foto con il telefono cellulare

Il comportamento di Costa risulta “assolutamente legittimo, conforme al codice della strada e non violativo di alcun’altra disposizione di legge”

Egli può

Grazie alla delega conferitagli dall’amministratore delegato di Autobrennero il direttore tecnico ha “il potere di intervenire nella circolazione stradale, emanando i provvedimenti per la regolamentazione della circolazione sulla tratta autostradale in concessione da Brennero a Modena previsti dagli artt. 5 e 6 del D.lgs. n. 285/1992 (codice della strada). Lo stesso, quindi, può emanare ordinanze che, sono motivate e rese note al pubblico mediante apposita segnalazione. In caso di urgenza, i relativi provvedimenti possono essere adottati anche senza la preventiva comunicazione”. Non solo. Se c’è qualcuno deputato a garantire che la circolazione dei veicoli lungo la tratta autostradale di competenza avvenga in condizioni di sicurezza per tutti gli utenti della strada quello è Carlo Costa dal momento che a lui, nello specifico - si legge ancora nel documento - è stato delegato il potere di emanare le ordinanze volte a:

 

10 in condotta

Il comportamento di Costa, riferisce Kompatscher, risulta “assolutamente legittimo, conforme al codice della strada e non violativo di alcun’altra disposizione di legge” anche a seguito degli accertamenti eseguiti dalla polizia stradale. Anzi. La condotta del direttore tecnico è stata “doverosa”, date le sue competenze funzionali in materia di sicurezza della circolazione stradale sulla tratta autostradale Brennero-Modena.

Una volta per tutte: nessun potere di polizia, assicura il Landeshauptmann, è stato esercitato da Costa che non ha in alcun modo costretto il conducente della BMW a fermarsi “né tantomeno richiesto l’esibizione della patente di guida o l’indicazione delle sue generalità. Tant’è che lo stesso ha deciso di ripartire poco dopo senza attendere il sopraggiungere della pattuglia di polizia o degli ausiliari alla viabilità”. 

Kompatscher chiarisce infine anche il nodo-paletta, strumento di cui nessun dipendente di Autostrada del Brennero S.p.A. è dotato; e per completezza precisa che le persone autorizzate a intervenire nella circolazione stradale sono: l’amministratore delegato, il direttore tecnico generale per delega espressa, il capo servizio centri di sicurezza Autostradale nonché gli ausiliari della viabilità. Morale: Costa non subirà conseguenze di alcun tipo dal momento che è risultato “espressione di un elevato livello di diligenza professionale”. Questa la risposta ufficiale. Con buona pace di Stocker.