Società | Dalla giunta

Bilinguismo, ecco cosa cambia

Dichiarazione di appartenenza: si punta al digitale. Ma le novità riguardano anche il censimento nell’ottica dell’assegnazione dei posti pubblici e il patentino.
Kompatscher
Foto: Foto USP/mb

Nell’ambito del bilinguismo la parola d’ordine per la giunta provinciale è “semplificare”, finché si parla di tecnicismi e burocrazia, beninteso. Le ultime novità dall’esecutivo riguardano l’approvazione odierna dello schema di norme di attuazione dello Statuto di autonomia che ora dovrà incassare l’ok della Commissione dei 6 e poi del Consiglio dei ministri. 

 

I traguardi fissati

 

Il primo passaggio riguarda la dichiarazione di appartenenza o aggregazione linguistica - richiesta per partecipare a concorsi pubblici o accedere a graduatorie per prestazioni economiche - rilasciata in occasione del censimento che dal primo ottobre scorso è diventato annuale (sostituendo così la rilevazione decennale) e si basa solo su un campione rappresentativo della popolazione. “In Alto Adige ha più senso mantenere il censimento ogni dieci anni, così da poter garantire dati più strutturali e meno influenzati dalle variazioni periodiche” spiega il presidente Arno Kompatscher

Nelle intenzioni della Provincia c’è anche la volontà di digitalizzare il servizio di dichiarazione personale di appartenenza al gruppo linguistico. Lo scopo è evitare il passaggio al Tribunale di Bolzano per il rilascio del certificato e velocizzare la pratica attraverso lo SPID o la Carta Servizi.

Nello schema di attuazione trova spazio infine anche la questione relativa all’attestato di bilinguismo. “Vogliamo colmare alcune lacune” dichiara il governatore dell’Alto Adige. Tradotto: ovviare alle situazioni in cui un candidato che è in possesso del titolo di studio universitario in una lingua e, ad esempio, abbia ottenuto una certificazione linguistica nell'altra lingua, debba sostenere l’esame nella lingua del titolo di studio che già possiede.