Cultura | CUCINA

PER CUCINARE BASTA SCHIACCIARE PLAY

STEFANO CAVADA, FOODBLOGGER ALTOATESINO E' UN ESEMPIO DI UNA CUCINA CREATIVA, GIOVANE E A COSTO ZERO
Avvertenza: Questo contributo rispecchia l’opinione personale dell’autore e non necessariamente quella della redazione di SALTO.

Stefano Cavada è un giovane foodblogger altoatesino, cresciuto a stretto contatto con la cucina. “La mia passione per la cucina è sempre stata con me, fin da quando ero piccolino”, ci dice quando gli chiediamo com’è nato il suo interesse. “A 7 anni ho iniziato a cucinare con mamma e papà”. Avvicinandosi sempre di più al mondo della gastronomia, ha deciso di formarsi presso le scuole Ritz di Merano e nel 2012 si è trasferito a Londra, dove la sua cucina è stata contaminata da nuovi profumi e nuove ricette. Stefano non ha mai dimenticato i vigneti tra i quali è nato, a Caldaro sulla Strada del Vino, perché i suoi piatti dell'infanzia erano legati al mondo sudtirolese e del Centro Italia. Al suo rientro da Londra però, Cavada nel frattempo è cresciuto: “Per me era nato tutto per gioco quando avevo aperto il canale Youtube”. Da allora per lui è cambiato tutto. “Un anno fa, dopo due anni di attività sui canali social, sono riuscito a trasformare questa passione in una professione. Ora mi occupo di sviluppo di progetti, dalla creazione di ricette e delle relative fotografie o video. Ciò mi ha aperto molte porte e mi ha portato a collaborare con aziende di cui ammiro la professionalità, anche a livello locale. Da un mese poi curo un programma su La7, quindi posso ritenermi soddisfatto”. Essendosi incamminato verso una strada innovativa, chiediamo che ruolo ha la comunicazione nella sua carriera, “Riconosco anche che per intraprendere la carriera del blogger bisogna avere un po’di dimestichezza con le nuove tecnologie e i nuovi mezzi di comunicazione, nonché con la parola”. Per Stefano cucinare può essere un mestiere e può essere un mestiere giovane. “La cucina è una bellissima forma di espressione personale e culturale, riunisce le persone, fa stare bene e ha tanto da raccontare. I giovani sono avvantaggiati nel trovare i sistemi comunicativi più efficaci, anche a costo zero. Come me, pur rimanendo nella loro cucina possono lavorare in collegamento col mondo, solo con a disposizione una telecamera, un canale youtube, tanta voglia e delle ricette squisite”. Stefano ha prestato la sua immagine e qualche sua ricetta anche per A Tavola con COOLtour, un libricino di ricette che i giovani del progetto COOLtour hanno raccolto dagli abitanti del quartiere Don Bosco, luogo dei ricordi di Stefano, visto che ha passato lì vari momenti della sua infanzia in compagnia dei nonni.

ANA ANDROS

(COOLtour)