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Aeroporto, la concorrenza di Verona

La strategia di espansione dell'aeroporto di Verona minaccia i piani di ampliamento dello scalo bolzanino? La replica del presidente di "Catullo Spa" Paolo Arena.

Paolo Arena, con l'obbiettivo di servire 5,6 milioni di passeggeri l'aeroporto Valerio Catullo di Verona intende più che raddoppiare il numero di utenti entro il 2030. La strategia prevede di puntare anche su chi proviene da o chi è diretto in Alto Adige?
Paolo Arena
: Dalle nostre analisi il 4,6% dei passeggeri in partenza da Verona risiede in Trentino Alto Adige. Puntiamo a consolidare questa quota, che significa attrarre sempre più passeggeri con prodotti adeguati alle loro esigenze. Inoltre, analizzando i dati messi a disposizione dall’ASTAT della Provincia autonoma di Bolzano rileviamo che dei 6,1 milioni circa di arrivi turistici in Alto Adige il 3,8% sceglie l’aereo per raggiungere la destinazione. Anche sull’incoming c’è spazio per crescere considerando l’appeal della destinazione.

Quanto grande è questo spazio secondo le vostre stime?
Non abbiamo studi così dettagliati attualmente disponibili, ma vorrei evidenziare che Verona è facilmente raggiungibile grazie allo snodo autostradale (A22 e a A4). Pur essendo equidistante dall’aeroporto di Innsbruck, Verona ha un’offerta di voli più articolata con circa 40 destinazioni dirette tra linea e charter e non legata alla sola stagione invernale, con un’offerta di collegamenti 3 volte superiore a quella di Innsbruck, arrivando a trasportare 2,5 volte in più di passeggeri rispetto a Innsbruck. Inoltre le nostre analisi ci dicono che una percentuale consistente dei voli dalla Russia e dalla Gran Bretagna prediligono l’Alto Adige per i loro soggiorni. Ricordo che il 68% dei turisti dell’Alto Adige programma soggiorni fino a una settimana con una spesa media 117 euro al giorno, escluso il costo del viaggio.

Avete in programma investimenti da 134 milioni di euro per raggiungere il numero di 5,6 milioni di passeggeri. Quali sono i mercati più importanti su cui puntate?
Verona continuerà a sviluppare i collegamenti diretti nazionali e internazionali con le principali città europee, in particolar modo con i grandi hub come Francoforte, Monaco, Roma, Amsterdam da dove è possibile raggiungere tutto il mondo grazie alle prosecuzioni, oltre ai voli del segmento charter, sia medio che lungo raggio.

Ultimamente avete registrato un calo dei voli charter. Ci sarà un'inversione di tendenza?
Il segmento charter ha sofferto a causa dell’instabilità geopolitica del Nord Africa e della svalutazione del rublo. I viaggi charter verso Spagna e Grecia e di lungo raggio verso destinazioni intercontinentali continuano a dare risultati positivi. L’Egitto e la Tunisia sono Paesi il cui PIL è in larga parte legato al turismo, per questo sono impegnati a recuperare credibilità e fiducia sui mercati internazionali, oltre al fatto che poche altre destinazioni sono in grado di offrire soluzioni a prezzi così competitivi.

                       Paolo Arena: "I passeggeri si spostano dove l’offerta è più vantaggiosa."

L’aeroporto di Bolzano ha l’obiettivo di raggiungere il numero di 170.000 passeggeri a partire dal 2017. A medio/lungo termine si parla del 5% dei 6 milioni di turisti che dovrebbero sbarcare a Bolzano – contro lo 0,3% di oggi. Le pare un obbiettivo realistico? Non è in contraddizione con il vostro piano?
Non commentiamo il piano industriale di un altro aeroporto senza conoscerne i dettagli. Il traffico aereo mondiale raggiungerà quota 7,3 miliardi di passeggeri nel 2034. È quanto riporta uno studio della Iata, che prevede una crescita media annua del 4,1 per cento. Le infrastrutture devono essere in grado di rispondere a questa crescita anche attraverso sinergie che consentano economie di scala. La crescita oggi è principalmente legata alle compagnie aeree low cost, segmento a cui guardiamo con interesse come sistema.

"Catullo" sfrutta già sinergie con altri aeroporti nel Nord-Est. Si è mai parlato di coinvolgere anche Bolzano in una strategia concordata?
I sistemi aeroportuali nascono per ottimizzare le infrastrutture esistenti e, creando sinergie, offrire un miglior servizio al territorio. Gli aeroporti di Verona e Brescia, con gli aeroporti di Venezia e Treviso, sono parte del polo aeroportuale del Nord Est. Catullo gestisce gli aeroporti di Verona e Brescia. SAVE, che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso, ha una quota del 40,3% del capitale di Catullo. I quattro aeroporti gestiscono complessivamente circa 13,7 milioni di passeggeri e 90 mila tonnellate di merci e collegano 115 città in 45 Paesi. Quanto a Bolzano non ci sono preclusioni a priori ma i processi di aggregazione sono lunghi e complessi e devono partire da analisi di carattere industriale che dimostrino i vantaggi per tutti i player coinvolti. I passeggeri si spostano dove l’offerta è più vantaggiosa, i sistemi aeroportuali possono continuare a migliorare il loro servizio, lavorando appunto in sinergia.

Con una partecipazione del 3,58 % la Provincia di Bolzano è il vostro terzo azionista dopo i due big Aerogest e SAVE. Ha qualche ruolo nella gestione della società?
In quanto azionista la Provincia di Bolzano partecipa alle assemblee che definiscono la strategia della Società. Inoltre, l’aeroporto di Verona è sempre molto attento alle istanze del territorio, consapevole del fatto che genera un indotto turistico importante per tutta la catchment area.

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Paolo Gelmo Mo., 01.02.2016 - 15:59

Dice bene il presidente del Catullo di Verona, “i passeggeri si spostano dove l’offerta è più vantaggiosa” e, aggiungo io, con l’aeroporto di Bolzano funzionante, l’utente avrà maggiore possibilità di scelta.

Verona non esclude Bolzano e viceversa. Il ruolo dell’aeroporto di Bolzano è completamente diverso da quello di Verona. L’aeroporto di Bolzano è essenzialmente regionale e ha l’ambizione di connettere l’Alto Adige al resto del mondo attraverso stabili collegamenti con due o tre hub. Uno dovrebbe essere Roma, altri saranno nel nord Europa: Zurigo, Vienna o Francoforte oppure qualche altro. Attraverso questi hub l’utente locale e l’ospite straniero, potranno raggiungere le loro destinazioni in tempi più ragionevoli.

Mo., 01.02.2016 - 15:59 Permalink