Politik | Bolzano

La strada della discordia

Via Zancani, parte la sperimentazione “residenziale” e scoppia la polemica. Lavorgna (Uniti per Bolzano): “Cittadini irritati”. Della Ratta: “Marchetta per i Verdi”.
Incrocio fra via Orazio e via Zancani.
Foto: Comune Bz

Fa già discutere la decisione del Comune di Bolzano di trasformare via Camillo Zancani in una strada residenziale. La sperimentazione, approvata dalla giunta municipale e partita il 27 febbraio scorso, fa parte del “progetto vie residenziali” e prevede il divieto di transito nella stradina a eccezione dei residenti (provvisti di bollino rosso) e di alcune categorie di veicoli: taxi, le auto con il contrassegno per i disabili, biciclette. La velocità massima è di 20 all’ora e vige l’obbligo di dare la precedenza ai pedoni e ai ciclisti. Il test durerà sei mesi, dopodiché, valutati gli esiti, si provvederà alla sistemazione definitiva con nuova pavimentazione, arredo urbano e alberature, assicurando comunque la sosta. 

L’idea originale era di partire contemporaneamente con undici strade, successivamente sono diventate quattro, ovvero via Capri; via delle Fucine; via Dolomiti e via Zancani. Per poi iniziare solo con quest’ultima. Via Zancani sarà comunque la prima di una serie di strade residenziali che saranno realizzate per garantire la transitabilità anche per le bici e ridurre il passaggio veicolare, riferisce l’amministrazione comunale.
 


Di fronte alle novità, tuttavia, la polemica non arretra, specie con le elezioni alle porte. E dalle file del centrodestra, raccogliendo pedissequamente le lamentele dei dissenzienti, si fa sentire Valerio Lavorgna, consigliere di Circoscrizione Gries - San Quirino (Uniti per Bolzano): “Ho ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini irritati, che si lamentano dell’impossibilità di transitare attraverso questa importante arteria di collegamento nel quartiere. Ritengo che in questo caso specifico l’impatto sulla viabilità generale sia scarso e che i benefici a favore dei residenti siano maggiori e giustifichino l’intervento. In linea generale però creare disagi per spingere i cittadini ad abbandonare l’auto non è la soluzione - sottolinea Lavorgna -. Non smetterò mai di ripetere che l’unico modo per spingere i cittadini ad abbandonare l’auto sia quello di creare delle alternative valide. Poter lasciare il proprio veicolo a casa e vivere una vita ‘lenta’ è un privilegio che non tutti si possono permettere”.

Disapprova però anche un membro della maggioranza, il socialista Claudio Della Ratta spesso critico nei confronti della giunta. Il “contentino” del sindaco Renzo Caramaschi ai Verdi (che sostengono convintamente, attraverso l’assessora alla mobilità Marialaura Lorenzini, il progetto) per l’appoggio al primo turno elettorale - dice l’esponente del PSI - “è arrivato sotto forma di attivazione, seppur parziale, del progetto ‘Wohnstrasse’. Non avevano trovato consenso né in Commissione mobilità né in maggioranza, ma, nonostante l’iniziale ‘bocciatura’ - insiste Della Ratta - le strade residenziali ‘rientrano dalla finestra’, per accontentare i Verdi e fornire loro uno slogan elettorale, in sintesi una ‘marchetta politica pro elezioni’. La città è una e andrebbe per quanto possibile gestita nella sua interezza, senza interventi spot che portano a nulla, se non a generare cittadini di serie A e altri di serie B”.
Secondo il consigliere comunale socialista bisognerebbe lavorare per “snellire il traffico all’interno della città, non per limitarlo, è questa in sintesi la vera differenza finora emersa tra i Verdi e parte della maggioranza. E come troppo spesso accade, questa decisione è stata presa dalla giunta senza sentire la Commissione mobilità e la maggioranza. Ci siamo purtroppo abituati, ma nella prossima consiliatura questa metodologia comportamentale deve assolutamente cambiare”.

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Massimo Mollica Mo., 02.03.2020 - 08:50

Premesso che non mi interessa minimamente della via in questione,visto che non saprei ora come ora dove sia ("importante arteria" tse), il fatto che vi sia gente che parla di questo dimostra come i problemi a Bolzano Bozen siano minimi (in realtà ve ne sono altri di ben maggiore importanza).
Il punto però è sempre lo stesso. Vi sono FENOMENI che criticano le scelte altrui ma non indicano delle alternative. Perchè criticare è MOLTO facile mentre studiare soluzioni nuove è più complicato.

Mo., 02.03.2020 - 08:50 Permalink
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Claudio Campedelli Mo., 02.03.2020 - 11:15

"...
Secondo il consigliere comunale socialista bisognerebbe lavorare per “snellire il traffico all’interno della città, non per limitarlo,
...".
Il territorio del comune di Bolzano è interessato da più di dieci anni da un sistematico superamento dei valori limite degli ossidi d'azoto emessi sostanzialmente dai mezzi motorizzati con carburanti fossili.
Sarebbe interessante vedere la documentazione che dimostri, attraverso lo "snellimento" del traffico, di evitare il superamento del valore limite.
Forse la giornalista potrebbe aiutarci per chiarire la questione.

Mo., 02.03.2020 - 11:15 Permalink