Umwelt | Lo studio

Bolzano sud bolle: termometro su di 2,7°

Tra asfalto e cemento nel "deserto" in Zona si crea un'isola di calore con temperature torride. Rabini: "Avanti col progetto tetti verdi".
tetto verde Fiera di Bolzano api
Foto: (Foto: salto.bz)

Quattro chilometri quadrati e di strade asfaltate ed edifici in cemento nei quali le superfici permeabili (terra e verde) rappresentano il 9% del totale: con queste caratteristiche il “deserto di cemento” di Bolzano sud è il luogo ideale per osservare l’effetto “isola di calore”, ovvero sia l'aumento di temperatura che si ha spostandosi dalle zone rurali a quelle edificate. Secondo misurazioni effettuate dall’Eurac il microclima che si crea in quell’area che occupa il 31% della superficie costruita della città, ha portato ad avere una temperatura diurna media di 2,7 gradi superiore a quella delle aree rurali circostanti. Intorno al NOI Techpark la scorsa estate sono stati registrati ripetutamente picchi di temperatura di 40 gradi. I dati sono stati forniti nel corso dell’evento che si è svolto ieri sera al NOI Tech Park “Tetti verdi a Bolzano Sud”, un appuntamento organizzato dal Comune in collaborazione con Eurac nell'ambito del progetto per la diffusione delle coperture verdi nell’area produttiva del capoluogo.

 

In una città in cui i terreni sono merce rara l’unica chance sembra essere quella di cercare di usufruire delle superfici piane degli edifici produttivi.  “La realizzazione di tetti verdi incide positivamente su microclima urbano, consumi energetici degli edifici e comfort interno, biodiversità e contemporaneamente offre uno spazio piacevole per attività ricreative e relax”, afferma l’assessora all’ambiente Chiara Rabini. Su incarico del suo assessorato, Eurac Research ha svolto un progetto per lo sviluppo di tetti verdi. “E’ stato scelto Bolzano sud – spiega Rabini – perché  si registrano temperature più calde rispetto alle aree circostanti. Inoltre, in questa zona vi è ampia presenza di coperture piane e quindi idonee a ospitare un tetto verde”. Per contrastare gli effetti del calore, aggiunge l’assessora, “è fondamentale il ruolo della vegetazione, con incremento delle piantumazioni e delle aree  verdi, oltre che la realizzazione dei tetti verdi, che favoriscono anche la riduzione dei consumi energetici, una migliore gestione delle acque piovane, oltre che un aumento della biodiversità”.

Negli scorsi mesi, il progetto ha previsto l'attivazione di un processo per la creazione di verde pensile che ha coinvolto alcuni proprietari degli immobili della zona produttiva attraverso interviste semi-strutturate. I risultati preliminari erano stati presentati nel corso di un evento online ad inizio febbraio 2021. “Finalmente è giunto il momento per discutere non solo dei risultati delle interviste, ma soprattutto delle sfide future e delle soluzioni per lo sviluppo di una Bolzano Sud verde e vivibile”, ha detto Sonia Gantioler dell’Eurac. In sintesi le imprese di Bolzano hanno un atteggiamento positivo verso il tema tetti verdi, ma non mancano perplessità sulla reale efficacia che può avere una superficie di poche centinaia di metri quadri inserita nel “deserto” della “Zona”, sui costi di manutenzione del verde o sulle reali possibilità di realizzazione in edifici non progettati dall’inizio con il verde pensile. Le imprese chiedono poi più verde pubblico e più vivibilità per tutta Bolzano sud, oltre, ovviamente a un sistema di incentivi efficace per fronteggiare investimenti e maggiori costi di gestione.

L’evento si è concluso con una visita guidata al primo tetto verde con api a Bolzano Sud, costruito sulla Fiera di Bolzano. Cinquecento metri quadri di nuova vegetazione con un “fondo” di soli 8 centimetri. “L’arnia è posizionata sul tetto da alcune settimane e l’apicoltore ci ha detto che le api hanno cominciato la produzione. Ci vuole ovviamente del tempo”, è stato spiegato.

I piani del Comune

Il Comune, intanto, cerca di dare l’esempio. Sono già stati realizzati i tetti verdi della Scuola materna Bambi, ai Magazzini via di Mezzo ai Piani,  e in Via Aslago. Sono da realizzare un secondo tratto presso i Magazzini di via di Mezzo ai Piani, l'Ex Domino, gli edifici in Via Parma 63 – 75 (nell’ambito della riqualificazione energetica), laStamperia comunale, Via Lancia, la Scuola Stolz, la nuova scuola in via Bari, le Scuole Longon – Archimede, la Scuola media Ada Negri, la Nuova scuola materna Druso Est e la scuola materna Dante Alighieri.

Il Comune di Bolzano partecipa inoltre come partner a “Horizon LC- CLA11 – 2020”. Il progetto europeo è coordinato da EURAC research e vede la partecipazione di sei città europee: Leuven (Belgio), Monaco (Germania), Szombathely (Ungheria), Chania (Grecia), Gzira (Malta) e Bolzano e Merano come twinning partners (Italia). La proposta progettuale è stata approvata dalla Commissione Europea i lavori inizieranno a settembre 2021, con una durata di 54 mesi (fino a febbraio 2026) e prevedono il rinverdimento dell’area degli edifici comunali di via Lancia e via Galilei, con la realizzazione di un tetto verde sull’edificio di via Lancia.