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Il concorso: tra design e società

3° posto all’Interaction&Experience Design Contest 2021 per cinque studenti Unibz. Il progetto presentato fa luce sulla paura come strumento di manipolazione delle masse.
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Studenti
Foto: Foto: unibz

Nasce da un corso di Web & Media tenuto dal Professor Matteo Moretti, della facoltà di Design, il gruppo di lavoro formato da Martina Negroni, Paola Del Vecchio, Beatrice Cera, Giulia Silipo e Simone Tarozzi. Tutti studenti dello stesso anno accademico che, nel corso dei tre anni di studio caratterizzati da un approccio multidisciplinare verso le diverse materie, hanno avuto numerose possibilità di collaborare insieme. Più precisamente, siamo nel 2019 quando i cinque giovani scelgono di trattare, per la realizzazione di un progetto inerente al corso che stanno svolgendo, il tema della paura come strumento di manipolazione delle masse. Lo fanno grazie ad un comune interesse verso l’attualità che li porta ad approfondire la struttura organizzativa della camorra in Italia. “Inizialmente abbiamo svolto un lavoro di ricerca del materiale, impegnandoci a trovare il giusto focus con cui narrare la storia scelta, trovando così la tipologia di storytelling più efficace a raccontare il nostro soggetto” spiega Martina Negroni.

La storia: quella dei ragazzi esposti alle manipolazioni mafiose. Il soggetto: Emanuele Sibillo, “baby boss” della camorra ucciso a 20 anni in un agguato. “La sua storia è stata fondamentale, ci è servita, da un lato, a mostrare come vivono i cittadini a contatto con la criminalità organizzata e, dall’altra, a dimostrare come anche chi ricopre la figura del ‘capo’ possa aver paura. Su di lui sono presenti molte documentazioni, dalle intercettazioni ai video, la sua figura è stata spesso mitizzata, a Sibillo si è ispirato anche Roberto Saviano ne ‘La paranza dei bambini’; per questo il processo di ricerca della storia non è stato complesso.”

Dalla ricerca alla progettazione grafica e web

“Per la resa visiva e l’accessibilità del nostro progetto, successivamente alla riorganizzazione delle informazioni, abbiamo lavorato alla progettazione grafica e web. Desideravamo includere, nell’ideazione del prodotto, anche una narrazione ‘impegnata’ sul piano politico e sociale, valorizzando così l'interesse comune verso tematiche attuali. La nostra non voleva essere una narrazione grafica finalizzata a sé stessa” ha evidenziato Negroni.

 

Il concorso

“Grazie agli spazi particolarmente validi resi disponibili dall’Università, si è potuta creare una vera e propria cooperazione tra pari, avendo l’opportunità di ricavare diversi punti di vista su varie tematiche. Proprio quest’anno abbiamo deciso di partecipare all’Interaction&Experience Design Contest 2021; il nostro progetto – dal titolo Through Fear – raggruppava più categorie richieste dal bando. Come rappresentate del gruppo – conclude Martina Negroni – ho avuto il piacere di partecipare alla premiazione, avvenuta il 5 luglio, dove siamo stati premiati con il terzo posto dalla giuria composta da numerose figure rilevanti del design italiano.”

 

Questa la motivazione della giuria per il terzo premio al progetto Unibz: “Through Fear è un progetto che, attraverso lo storytelling digitale, approfondisce il fenomeno della criminalità organizzata riesaminando il rapporto tra informazione, narrativa e stimolo all'approfondimento. Il linguaggio visivo scelto, gli evidenti contrasti e la struttura del sito usabile tramite ‘scroll telling’ raccontano e sintetizzano la complessità di un fenomeno come quello della mafia proponendone una lettura originale.”

 

Autore: Andrea Dalla Serra