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Turismo a gonfie vele

Kompatscher: “Uno dei motori della nostra economia”. Estate da record in Alto Adige: 4,5 milioni gli arrivi (+ 4,5%) e 20,4 milioni di presenze (+3,5%).
Alto Adige
Foto: Suedtirolfoto.com/Othmar Seehauser

Prosegue il periodo d’oro per il comparto turistico in Alto Adige. La fotografia dell’ASTAT, destinata con ogni probabilità a rinfocolare il dibattito sull’utilità dell’aeroporto di Bolzano, rivela che nella stagione estiva 2017 (da maggio fino a ottobre) gli arrivi si attestano a quasi 4,5 milioni, superando il valore della stagione precedente del 4,5%. Le presenze aumentano del 3,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e raggiungono i 20,4 milioni. Si sono registrate ben 684 mila presenze in più rispetto all’estate precedente.

Solo il mese di maggio ha dato qualche “segno di cedimento”: si è infatti registrato un calo del 22,9% (-437 mila presenze), ma questa diminuzione è stata più che compensata dall’aumento del numero di presenze nel mese di giugno, dovuto alla diversa collocazione dei giorni festivi (+29,2% pari a +658 mila). Al contrario il mese con il maggior numero di presenze è stato agosto con quasi 5,8 milioni.

Una crescita particolarmente sostenuta ha caratterizzato l'ambito degli hotel di lusso a 4 e 5 stelle, con un indice di utilizzazione dei posti letto che raggiunge addirittura il 76,1% e l'84,2%. La parte del leone, con i suoi 7 milioni di pernottamenti, la fa comunque sempre il settore degli esercizi a 3 stelle, che hanno un indice di utilizzazione del 56,9%.

La Germania, con il 52,8% delle presenze totali, rappresenta la fetta più cospicua del turismo altoatesino. Da sottolineare la crescita dei due mercati principali di riferimento con il +4,9% di presenze italiane e il +2,9% di presenze germaniche rispetto all'estate 2016.

I comuni più “sexy”

Nell’estate 2017 tutti i consorzi del turismo Alto Adige hanno registrato uno sviluppo positivo sia per gli arrivi che per le presenze. Gli aumenti percentuali più alti rispetto alla stagione estiva 2017 sono stati registrati nei consorzi turistici di Tre Cime Dolomiti (+7,6%) con 96 mila pernottamenti in più rispetto all’anno precedente. Seguono la Val Gardena (+6,2% e 69 mila presenze in più) e Plan de Corones (+4,9% e 139 mila presenze in più). Il maggior numero di presenze in termini assoluti è stato registrato come già lo scorso anno, dal consorzio di Merano e dintorni, con oltre 5,8 milioni (+1,4%). I comuni con il maggior numero di presenze nell’estate 2017 sono stati: Scena, Castelrotto, Merano (oltre 800 mila pernottamenti), Tirolo, Selva di Val Gardena, Caldaro s.s.d.v. e Lana (oltre 500 mila). Nel vicino Land Tirol si è registrato, rispetto alla stagione estiva passata, un aumento negli arrivi del 3,7% e nelle presenze pari a 2,0%.

“Il volano della nostra economia”

Soddisfazione in merito ai dati ASTAT viene espressa dal presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher: “Viene rafforzato il ruolo del turismo come uno dei motori dell'intero sistema economico dell'Alto Adige. Noto con piacere che anche gli esercizi extra-alberghieri fanno registrare lusinghieri, come ad esempio gli agriturismo, a dimostrazione della grande varietà dell'offerta presente sul territorio”. Proprio nei cosiddetti Urlaub am Bauernhof, assieme agli appartamenti, viene riscontrata una permanenza media più elevata e che si attesta fra i 6 e i 7 giorni. “Si tratta di un aspetto che seguiamo con attenzione - conclude Kompatscher - in quanto una permanenza media più bassa porta con sé più traffico. La tendenza è quella di soggiorni sempre più brevi, anche se nel 2017 il dato è rimasto stabile (4,6 notti), e dobbiamo cercare di affrontarla e contrastarla offrendo quanto di meglio abbiamo: ovvero la natura e il paesaggio”.

 
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Sigmund Kripp Fr., 01.12.2017 - 10:19

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ja saggra! Wie oft muss es die Handelskammer und die Dolomiten noch sagen??

Fr., 01.12.2017 - 10:19 Permalink