Chronik | I dati Astat 2020

Covid, mille morti in più

L’aumento della mortalità in Alto Adige. Un impatto doloroso: l’anno scorso decedute 982 persone oltre la media 2015-2019. Bolzano al quinto posto in Italia. E il Tirolo?
Caramaschi, Walcher, test screening Covid
Foto: Comune di Bolzano

Un bilancio drammatico. Il titolo dell’aggiornamento pubblicato questa mattina (martedì 2 febbraio 2021) da Astat parla da sè: “Covid-19: l’impatto sulla mortalità totale”. E i numeri, che vanno presi considerando sempre che ciascuna cifra nasconde dietro di sè una persona, con la sua storia, il suo dolore e quello dei familiari e congiunti, sono impietosi. Nel 2020, come prevedibile, si evidenzia in Alto Adige un netto aumento dei decessi, risultati 982 in più (+22%) rispetto alla media del periodo 2015-2019. Di questi, il numero dei morti ufficialmente causati dal coronavirus è di 739, quindi con un 75% dei decessi attribuibile alla pandemia.

 

Il drammatico bollettino di Astat

 

L’istituto provinciale di statistica parla di “un chiaro eccesso di mortalità nel 2020”, che emerge dal “confronto con il numero medio di decessi del periodo 2015-2019: sono morte 982 persone in più - è l’amaro conteggio - rispetto alla media del quinquennio precedente”.

Astat cita il grafico che riportiamo qui sotto: “Oltre alle medie mensili, sono inseriti i valori minimi e massimi del periodo 2015-2019; un intervallo più ampio significa una maggiore fluttuazione del numero di casi, che si verifica soprattutto nei mesi in cui la curva epidemica della sindrome influenzale è più alta. Si osserva un aumento significativo del numero di casi nei mesi di marzo, aprile, novembre e dicembre 2020. Nel mese di aprile, l’eccesso di mortalità raggiunge il picco con il 72,9% - siccome questo mese non rientra tra i classici mesi di maggior incidenza della sindrome influenzale, risente particolarmente dell’elevato numero di morti Covid”.

 

 

Aprile, dunque, “il più crudele dei mesi” (scrisse il poeta T. S. Eliot), e nel 2020 purtroppo lo è stato davvero davvero.

 

 

Astat riporta poi il confronto tra l’Alto Adige e le altre province e regioni italiane. La prima ondata della pandemia, viene sottolineato, ha colpito soprattutto il nord del Paese. Lo si vede dai numeri: il tasso di mortalità in eccesso era del 44,1%, mentre nell’Italia centrale era solo del 4,6% e nell’Italia meridionale del 2,5%. Anche la seconda ondata colpisce maggiormente il nord del paese (37,1%), ma questa volta il centro e il sud Italia seguono con una differenza molto minore (26,2% e 24,3%).

 

 

Diversa la situazione in Tirolo, osserva infine Astat: secondo i dati provvisori di Statistik Austria sui decessi, in Tirolo si osserva un eccesso di mortalità relativamente basso durante la prima ondata nel periodo febbraio-maggio 2020 del 5,7%, che continua anche nei mesi estivi giugno-settembre (7,3%); la seconda ondata invece causa anche in Tirolo un eccesso di mortalità pronunciato del 38,6% (rispetto agli stessi mesi del periodo 2016-2019).