Kultur | Dolomiti Pride 2018

A single man: camere (non più) separate

Venerdì il Cineforum Bolzano (Videodrome) ospita la proiezione di "A Single Man". La serata è organizzata da Centaurus e rientra negli eventi del Dolomiti Pride
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Foto: Dolomiti Pride

Come è possibile sopravvivere alla perdita di chi si ama? In A Single Man, esordio alla regia dello stilista Tom Ford, a fare i conti con la morte è George (interpretato da Colin Firth, candidato all'Oscar per questo ruolo), professore universitario negli anni '60, che decide di suicidarsi dopo la morte (in un incidente) del proprio compagno. 

L'occhio della telecamera (e del pubblico) segue una giornata particolare della vita di questo stimato accademico, che alterna i ricordi dei momenti affettuosi con il defunto Jim al dolore del presente, in una continua ricerca di qualcosa ormai perduto

L'incontro con Kenny, un suo studente, lo farà riflettere sul perché delle sue intenzioni suicide. Il culmine del film (ripreso piuttosto fedelmente dall'omonimo romanzo di Christopher Isherwood) non è però, nel finale. Nei primi minuti della pellicola si scopre che la famiglia di Jim ha sempre osteggiato il rapporto amoroso tra i due, nonostante sedici anni passati assieme: impediranno a George di assistere, quindi, al funerale del proprio partner. Lo strazio provato da George non è dovuto solo al mancato addio al suo compagno, ma è la presa di coscienza che, nonostante gli anni e le quotidianità passate con Jim, entrambi non sono mai stati considerati una famiglia, ma qualcosa di estraneo, di parallelo alla vita vera, reale. 

Ci si rende subito conto che considerare questo amore come una camera separata della realtà, solo perché tra due uomini, omosessuali, sia profondamente ingiusto, svilente. Non è un caso se la migliore amica di George, Charlotte (interpretata da una bravissima Julianne Moore) gli proponga di mettersi assieme: lei divorziata, lui omosessuale, sentono di non poter fare parte della società che li circonda, se non fingendo di essere una coppia conforme alle aspettative. Il film propone, però, una via d'uscita nella figura di Kenny, il giovane studente di George, che con la sua delicatezza e la sua empatia, sembra avere compreso cosa stia accadendo intorno a lui e cercherà di ridare, a un uomo solo (il "single man" del titolo), il sorriso. 

Il film propone, partendo da una perdita, di ridare speranza a una generazione di uomini e donne messe da parte e che, grazie alla nuova generazione, sembra poter avere una riscossa. Citando Pier Vittorio Tondelli, "solo nel futuro [...] qualcosa cambierà. Nasceranno persone che tenteranno in altri modi di mettere in contatto imodi diversi nei quali ognuno continua a vivere. Nascerà finalmente qualcuno per cui la memoria dell'entità "Leo – e – Thomas" (in questo caso, George e Jim) verrà accettata e custodita, come un valore da cui trarre vita e speranza. Solo in futuro". 

Venerdì 4 maggio alle 20.45 Cineforum Bolzano (Videodrome) ospita una proiezione di "A Single Man" organizzata da Centaurus - Arcigay di Bolzano. La serata rientra nel calendario dei pre-eventi del DolomitiPride.