Gesellschaft | cure psicologiche

Al via le domande per il bonus psicologo

Fino al 24 ottobre sul sito dell'INPS con un ISEE fino a 50mila euro è possibile richiedere il contributo per le cure psicologiche
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Foto: (c) unsplash

Dopo iniziali tentennamenti e vari ritardi il Decreto legge 228/2021 ha finalmente introdotto il contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, noto come "Bonus psicologo". I lunghi lockdown e il protrarsi della pandemia hanno acuito i disturbi legati ad ansia, stress e depressione, e hanno costretto il dibattito politico ad occuparsene. Alcune Regioni, come Puglia e Lazio, avevano già tentato di introdurre un sistema sperimentale che coinvolgesse gli psicologi all’interno della rete dei medici di famiglia, ma le proposte non si erano poi concretizzate. Il complicato percorso del riconoscimento delle cure mentali aveva subito una svolta sul finire del 2021, quando la Corte Costituzionale aveva respinto il ricorso del Governo contro la legge regionale della Campania, che puntava ad istituire il cosiddetto psicologo di base. La decisione aveva provocato reazioni di entusiasmo, lasciando intravedere un cauto ottimismo per l’esempio della Campania, diventato ormai un apripista per tutte le Regioni che avessero voluto seguire la stessa strada e aprire il sistema sanitario regionale ad esperimenti che includessero le cure psicologiche all’interno dei servizi forniti dalle ASL. La pronuncia, inoltre, aveva acquisito maggiore importanza, proprio perché inizialmente il Governo aveva deciso di non prevedere alcuna agevolazione per coloro che avessero avuto bisogno di assistenza psicologica. Il Consiglio dei Ministri aveva successivamente deciso di approvare il pacchetto di aiuti, inserendo anche il Bonus psicologo. Da lunedì 25 luglio è così possibile fare domanda online sul sito dedicato.

 Le norme prevedono, per i cittadini residenti in Italia, un contributo erogabile una sola volta, di valore variabile a seconda dell’ISEE presentato

Le norme prevedono, per i cittadini residenti in Italia, un contributo erogabile una sola volta, di valore variabile a seconda dell’ISEE presentato: gli ISEE inferiori a 15mila euro potranno beneficiare di un contributo massimo di 600 euro, che diminuirà a 400 euro per ISEE tra 15mila e 30mila e a 200 euro per ISEE da 30mila a 50mila, soglia massima individuata per ricevere il bonus. Le domande potranno essere inviate fino al 24 ottobre esclusivamente per via telematica sul sito dell’INPS nella sezione dei servizi, selezionando “punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”, attraverso una procedura che prevede l’autenticazione mediante spid, carta d'identità elettronica o carta nazionale dei servizi. Se la richiesta dovesse andare a buon fine, l’INPS invierà un codice da utilizzare entro 180 giorni per prenotare la prestazione del professionista selezionato. Il contributo sarà poi erogato direttamente a favore del professionista, fino ad un massimo di 50 euro a seduta. 
Già il 27 luglio il sito dell’istituto di previdenza aveva registrato oltre 100mila domande, a fronte di una cifra stanziata di 10 milioni di euro. Una somma non particolarmente alta, che rischia di esaurirsi in fretta e di lasciare senza contributo moltissimi cittadini, soprattutto coloro che non hanno potuto completare in tempi rapidi la richiesta, poiché, a parità di ISEE, le graduatorie terranno conto dell’ordine di arrivo. I fondi, stimati per una platea di 16mila persone, si sono rivelati dunque piuttosto esigui e hanno evidenziato le carenze dei sistemi basati sui bonus. 

 Già il 27 luglio il sito dell’istituto di previdenza aveva registrato oltre 100mila domande, a fronte di una cifra stanziata di 10 milioni di euro

Da qualche anno il dibattito sulla salute mentale sta cambiando la concezione di cura, ma la struttura sanitaria italiana si trova spesso impreparata a rispondere e in molti sono ormai convinti che sia necessaria una disciplina più organica, simile al modello lanciato dalle Regioni. I bonus, infatti, rappresentano spesso un unicum e difficilmente potranno diventare un’alternativa replicabile, le terapie psicologiche, al contrario, necessitano di tempistiche piuttosto lunghe e di un apparato capace di sostenere percorsi duraturi, ben integrato con le altre aree d'interesse medico. Sebbene la campagna elettorale sembri non dedicare molto spazio al tema, l'ingente quantità di domande lascia intendere un forte bisogno, al quale il sistema sanitario nazionale dovrà rispondere. 

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Profil für Benutzer Josef Ruffa
Josef Ruffa Di., 02.08.2022 - 11:17

I miei genitori hanno subito una Guerra Mondiale, ne sono usciti vivi. Hanno avuto traumi e dispiaceri vari. Non penso di essere l'unico a poter raccontare queste cose, ma il "bonus psicologo" proprio non lo capisco. Supporto per viziati.

Di., 02.08.2022 - 11:17 Permalink