Chronik | iL RAPPORTO 2022

Aumentano i maltrattamenti sugli animali

A livello regionale sono in calo. A Bolzano, invece, tra uccisioni, maltrattamenti e detenzioni incompatibili, risultano il 15,68% in più rispetto al 2020.
Maltrattamenti su animali
Foto: Unsplash

Nel 2021 in Trentino Alto Adige sono stati portati avanti 190 procedimenti per reati contro gli animali, il 2,02% dei casi nazionali, che vedono coinvolti 123 persone indagate per uccisione di animali (art. 544bis c.p.); maltrattamento di animali (art. 544ter c.p.); spettacoli e manifestazioni vietati (art. 544quater c.p.); combattimenti e competizioni non autorizzate tra animali (art. 544quinquies c.p.); uccisione di animali altrui (art. 638 c.p.); abbandono e detenzione incompatibile (art. 727 c.p.); reati venatori (art. 30 L. 157/92) e traffico illecito di animali da compagnia (art. 4 L. 201/10).  È quanto emerge dalla ventitreesima edizione del Rapporto Zoomafia 2022, realizzato dall’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV.

 

A livello regionale la tendenza è in netto calo: rispetto all’anno precedente, le indagini e le persone coinvolte del 2021 sono diminuite di quasi un terzo. Ma mentre diminuiscono nettamente i reati contro gli animali nelle città di Trento e Rovereto, rispettivamente -53% e -61,11%, a Bolzano aumentano, al contrario,  il numero di procedimenti aperti e persone coinvolte, seppur in numero inferiore rispetto ai picchi del 2016 e del 2019. In totale nel 2021 sono stati registrati 59 procedimenti (+15,68%), passando da 51 a 59, mentre il numero degli indagati è passato da 35 a 41 (+17,14%). 
2 sono i procedimenti che vedono coinvolti 3 indagati minorenni.

 

“La normativa di riferimento, soprattutto negli aspetti sanzionatori, risulta del tutto inadeguata a contrastare efficacemente le varie forme di maltrattamento di animali – afferma Ciro Troiano, criminologo e responsabile dell’Osservatorio Zoomafia della LAV – In questo contesto, appare ancora più impellente la necessità di rinnovare il nostro apparato giuridico. La proposta di modifica alla normativa sulla tutela penale degli animali è ferma da mesi nella Commissione Giustizia del Senato e non vi è speranza, ormai, per un’approvazione in questa Legislatura. Ci auguriamo – prosegue – che dopo le prossime elezioni il nuovo Parlamento e il nuovo Governo approvino in poco tempo l’inasprimento delle pene con la riforma della legge 189. È un dovere – conclude Troiano – garantire giustizia alle vittime, con una pena giusta e proporzionata. A qualsiasi vittima, di qualsiasi specie”.