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Una ricca polifonia apre il 2020

Molto variegato il concerto di martedì scorso dell'Orchestra Haydn guidata da Marco Angius: dai romanticismi di Schumann ad un brano in prima assoluta
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Foto: Il direttore Marco Angius

Martedì 28 gennaio 2020 l'orchestra Haydn ha inaugurato l’anno nuovo eseguendo all'auditorium di Bolzano quattro brani che andavano dal romanticissimo Schumann al compositore contemporaneo Cifariello Ciardi passando per Ravel e Wagner. 

Il concerto si apre con la "Pavane pour une infante défunte" dell’impressionista francese Maurice Ravel, una danza rinascimentale che il compositore crea immaginando una principessa che danza presso la corte spagnola.  La melodia ricorda una colonna sonora fiabesca, grazie ai frequenti interventi dei fiati e dell'arpa che cospargono sfumate macchie di colore sulla tela. Surreale è il ritmo lento e trasportante che crea un clima magico e coinvolgente. Questo senso di evocazione è stato sensibilmente interpretato del direttore Marco Angius, che rende morbidi i contorni e suggestivi gli intrecci melodici.

Il secondo brano, l'opera 9 del "Carnival” di Schumann orchestrata dallo stesso Ravel, contrasta completamente l'atmosfera malinconica del primo, in quanto è caratterizzato da un ritmo ben definito, sulla falsa riga di un valzer. La Haydn coglie al volo l’occasione di cambiare registro e calca la mano sui contrasti, sulle tensioni emotive e le euforie della composizione romantica.

L'autorità regale del pezzo viene principalmente conferita dalla presenza di trombe e fiati che caratterizzano i passaggi dal forte al piano nel brano, creando dinamiche divertenti ed imponenti allo stesso tempo.

In forte contrasto con i brani precedenti, l'orchestra Haydn stupisce presentando "Träume” per violino e piccola orchestra di Richard Wagner. Il pubblico viene quindi travolto da un clima di malinconia grazie all' interpretazione del violinista Stefano Ferrario, in modo intimo e personale, quasi sofferente del brano, coinvolgendo il pubblico in questa tragica esibizione utilizzando espressioni sofferenti, che rendono agli occhi del pubblico il violino quasi come un prolungamento del suo stesso corpo.

Nel secondo tempo, l'orchestra si è cimentata in un brano moderno di estrema complessità interpretativa. Il brano in prima esecuzione assoluta, particolarmente suggestivo, è stato accompagnato da un toccante discorso di Barack Obama, riguardante l'alto tasso degli omicidi presenti in America. La gravità del discorso ha centrato a pieno la sensibilità del pubblico, riuscendo a far capire la reale importanza di questi tragici eventi. Un esempio di come la musica, anche quella della ristretta cerchia delle avanguardie contemporanee, sappia ancora parlare dei problemi del mondo di oggi.

Il prossimo appuntamento con la Haydn è per martedì 11 febbraio con Hansjörg Albrecht e il Münchener Bach-Chor alle prese con il celebre Requiem di Mozart, la Sinfonia in re minore di Bruckner e il pezzo contemporaneo “Lux Aurumque” di Eric Whitacre.

Anna Bortoloso e Dora Merelli

Liceo Pascoli classe 4M - indirizzo musicale