Gesellschaft | Incontro

Berta Cáceres: oggi le figlie a Bolzano

Appuntamento alle 18 nella Sala di rappresentanza del Comune. Si parlerà di Honduras e della leader indigena assassinata nel marzo del 2016
Berta Cáceres
Foto: Berta Cáceres
Sono a Bolzano le sorelle Bertha e Laura Zúniga Cáceres. Hanno meno di trent'anni e sono le figlie di Berta Cáceres, la leader indigena hondureña, Goldman Prize 2015, assassinata nella sua casa a La Esperanza nel marzo del 2016. 
Le due giovani donne da tre anni e tre mesi lottano, insieme ai fratelli e all'organizzazione indigena che la madre avava fondato nei primi anni Novanta, il COPINH, perché sul caso sia fatta giustizia. 
Oggi pomeriggio, alle 18, saranno protagoniste di un incontro pubblico nella Sala di rappresentanza del Comune di Bolzano, in vicolo Gumer 7. Ad invitarle nel capoluogo altoatesino sono Los Quinchos, Biblioteca Cultura del mondo e il Collettivo Italia Centro America (CICA), associazione con sede a Bolzano che da una decina di anni porta avanti progetti di solidarietà con i movimenti indigeni hondureñi (il presidente è Thomas Viehweider, che è anche socio ed amministratore di DEMOS, la cooperativa che pubblica Salto.bz, ndr).  
L'iniziativa muove da una richiesta esplicita: "Giustizia per Berta Cáceres". Nonostante siano passati sei mesi da una sentenza di condanna per 7 persone, coloro che hanno materialmente ucciso la leader indigena nella notte tra il 2 e il 3 marzo del 2016, le figlie Bertha e Laura denunciano la mancata pubblicazione del dispostivo della sentenza, elemento che frena la possibilità di agire nei confronti dei mandanti, degli "autori intellettuali" dell'omicidio. Tra i condannati ci sono infatti alcuni ex membri dell’esercito e persone legate alla società costruttrice della centrale idroelettrica di Agua Zarca, la DESA: è per l'opposizione a questo progetto, che rischia di distruggere per sempre il rio Gualquarque, sacro ai lenca, che Berta Cáceres è stata uccisa. 
Bertha e Laura Zúniga Cáceres attraverseranno tutta l'Italia tra il 3 il 9 giugno, per far emergere e denunciare l'ennesimo di scarsa trasparenza di questo caso giudiziario. Nel corso della loro visita - la seconda dopo l'omicidio della madre - andranno anche a dare continuità alla relazione di solidarietà tra il COPINH e numerose organizzazioni, movimenti e spazi collettivi che da oltre 15 anni in Italia sostengono i movimenti indigeni e contadini in Honduras, anche a Bolzano dove Berta Cáceres era stata più volte. 
 
 
Bertha Zúniga nel corso degli ultimi anni è stata coordinatrice del COPINH, nominata  dall'assemblea dell'organizzazione, succedendo alla madre. Le lotte COPINH nonostante la paura che ha fatto seguito all’omicidio di Berta Caceres non sono cessate: parleranno così di criminalizzazione e di repressione, quella portata avanti dal governo illegittimo che regge l'Honduras. 
La madre a tre anni e tre mesi dalla sua scomparsa continua ad essere fonte di ispirazione in tutto il mondo, con le sue lotte, le sue parole e i suoi pensieri. “Vogliamo ricordarvi che questa situazione non riguarda soltanto l’Honduras, ma tutti i popoli del mondo -diceva-. Dobbiamo fare una lotta davvero tenace, molto forte… e costruire a livello internazionale una rete che faccia il bilancio dell’importanza che ha la lotta di base, comunitaria, della resistenza del popolo honduregno, con tutte le sue sfide, e i suoi compiti".
Dopo Bolzano il tour italiano di Bertha e Laura Zúniga Cáceres toccherà le città di Padova e Venezia (4 e 5 giugno), Milano (6 giugno), Cosenza (8 e 9 giugno). I dettagli degli incontri sul sito www.puchica.org.