Gesellschaft | Mestruazioni

“L’importante è aprire le strade”

Il comune di Bolzano si assumerà un pezzetto di Tampon tax, il Consiglio provinciale approva la mozione che mette a disposizione assorbenti nelle scuole medie provinciali
Mestruazioni, tampon tax
Foto: islaberlin.com

“Quanto costa essere donna!” era il titolo della mozione n. 409/21 presentata da Brigitte Foppa (Gruppo verde) ed emendata con la firma di Jasmin Ladurner, Brigitte Foppa, Sandro Repetto, Magdalena Amhof,  Maria Elisabeth Rieder, al fine di impegnare la Giunta provinciale affinché venissero messi gratuitamente a disposizione prodotti per l'igiene femminile in tutte le scuole medie della provincia nell’ambito di un progetto pilota inerente all’educazione sessuale e di una sensibilizzazione mirata. 


La notizia è che da oggi, e per un certo periodo di tempo, essere donna e affrontare il proprio ciclo mestruale potrebbe costare un po’ meno, non solo perché la mozione è stata approvata durante la seduta consiliare del 1° luglio con 25 sì, 2 no e 5 astensioni ma anche perché il giorno dopo è stato lo stesso Comune di Bolzano che ha scelto di farsi carico (in maniera simbolica) della cosiddetta “Tampon tax”, l'imposta sul valore aggiunto applicata su assorbenti femminili interni ed esterni e sulle coppette mestruali, una tassa imposta nel 1973 che oggi è arrivata al 22% (i tartufi sono al 5%) che riconduce a sua volta i prodotti per l’igiene femminile nel calderone dei beni di necessità “non primaria”. C’è da sottolineare tuttavia, che per godere dello sconto IVA sarà necessario acquistare i prodotti in una delle sei Farmacie Comunali di Bolzano che si faranno carico del costo dell'imposta e che questa iniziativa sarà valida fino al 31 dicembre 2022.
Stando a quanto dichiarato dagli organi di stampa del Municipio, la Commissione Pari Opportunità del Comune in collaborazione con l'Ufficio Famiglia, Donna Gioventù e Promozione Sociale intenderà implementare l’iniziativa anche attraverso una nuova campagna informativa e di sensibilizzazione. 
“Da oggi la nostra proposta è realtà: presso le sei farmacie comunali si potranno acquistare prodotti mestruali scontati dell'IVA. Anche il Comune di Bolzano aderisce perciò alla campagna #stoptampontax facendosi carico dell'IVA del 22% sugli assorbenti femminili, beni essenziale di prima necessità per le donne - afferma dai propri social network il consigliere comunale del Team-K Matthias Cologna, promotore con Thomas Brancaglion dell’iniziativa approvata lo scorso 31 maggio in Consiglio comunale -. Desidero ringraziare gli assessori Chiara Rabini e Juri Andriollo e le strutture comunali per aver implementato rapidamente la nostra proposta: un piccolo passo ma un forte messaggio politico contro le diseguaglianze economiche di genere”.


“Devo dire che sono molto soddisfatta perché finalmente si parte - è invece il commento di Brigitte Foppa a salto.bz -. Per quanto riguarda la mozione approvata in sede di Consiglio provinciale noi abbiamo accorciato consapevolmente il dibattito perché stava finendo il tempo dell'opposizione, e volevo che si votasse, così che il progetto potesse prendere il via già da settembre, quando aprono le scuole. In questo caso l’obiettivo principale era quello di contribuire a rompere il tabù intorno alle mestruazioni che ancora persiste in maniera visibile e su questo sono proprio contenta perchè anche se partiamo in modalità ridotta ho imparato che è necessario aprire strade, questo è il punto più importante e difficile, poi le cose evolveranno. Questo - continua - è anche un modo per parlare con le giovani donne, metterle al centro del dibattito pubblico, uscendo dalle banalizzazioni e questo lo si fa anche con un piccolo gesto, molto pratico, come quello appunto di mettere a loro disposizione gli articoli di igiene mestruale”.


 

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Bottani Giorgia Di., 13.07.2021 - 08:45

Bene che nella provincia di Bolzano si mettano a disposizione gratuitamente prodotti mestruali nelle scuole medie: a patto però che si creino parallelamente dei seri progetti di educazione sessuale per abbattere lo stigma culturale che ancora grava sulle mestruazioni e che si arrivi a tassare i prodotti mestruali come beni di prima necessità, o detassarli completamente, come avviene già in molti paesi del mondo come Kenya (prima nazione al mondo a applicare la tampon tax 0%), Nigeria, Libano, Giamaica, Nicaragua, Irlanda, Canada e alcuni Stati USA.
In Italia gli assorbenti sono considerati beni di lusso e tassati al 22%. I rasoi da barba sono considerati beni di prima necessità e tassati al 4%: ergo, se anche gli uomini avessero le mestruazioni, noi donne pagheremmo il 4%.
Se non si agisce parallelamente sul fronte dell’educazione e su quello dell’abbattimento di una assurda discriminazione fiscale di genere alle ragazze verrà passato il messaggio: le mestruazioni sono ok, ma devi pagare gli assorbenti come beni di lusso. Perché? Beh, perché sei donna. Radersi la barba è necessario, tamponare il flusso mestruale no.

Di., 13.07.2021 - 08:45 Permalink