Politik | SANITA'

SANITA' PUBBLICA ADDIO

Descrizione di come viene distrutta la sanità pubblica a favore della sanità privata, eseguendo gli ordini della UE e del FMI.
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Da parecchio tempo, giorni, mesi ed anni, leggiamo nei giornali locali del disfacimento della sanità altoatesina e, giornalisti, addetti ai lavori come medici ed infermieri, politici e sindacalisti di settore si lasciano andare alle più disparate motivazioni sul tracollo di questo settore; addirittura politicanti provinciali sono in grado di fare scaricabarile accusando nella gestione questa o quella fazione etnica, giustificando che le colpe sarebbero state degli italiani, per poi correggere il tiro ed addossare il tutto al PD che, magari sarà pure vero, la sanità sarebbe stata lottizzata e condotta in modo familistico, tra nomine e sotto nomine dirigenziali riconducibili a questo partito. Sta il fatto che nella sanità altoatesina mancano medici, infermieri e personale vario, reparti in crisi con personale precettato per far fronte all’aumento esponenziale di lavoro, costringendo a saltare pure le sacrosante ferie, liste di attesa infinite (ovviamente privatamente è tutto più veloce) carenze strutturali nella medicina di base con medici che hanno sempre più pazienti e sono sempre di meno. In questo contesto ed in quello lavorativo, nel quale pure i dipendenti della sanità devono sottostare a regimi lavorativi sempre più pressanti, grazie alla Legge Fornero andranno in pensione pure ad età più avanzata, con una vita di lavoro massacrante alle spalle che forse nemmeno permetterà loro di godersi una pensione al raggiungimento dell’età, afflitti da malattie dovute anche all’età più avanzata (vedi situazione deomografica) ed in una situazione reddituale che poco potrà permettere a livello di cure se la sanità costerà sempre di più anche per loro. Nessuno comunque degli intervenuti pubblicamente sulla stampa si è mai avvicinato minimamente al vero problema di fondo della Sanità, negandolo a priori e cercando giustificazioni sempre più ridicole, in linea con presunte incompetenze di dirigenti e quant’altro. Nessuno, a partire dai politicanti, ma nemmeno i sindacalisti di settore, hanno il coraggio e l’onestà intellettuale di dire ai cittadini come stanno veramente i fatti. LA SANITA’ NON FUNZIONA A CAUSA DELLE IMPOSIZIONI CHE PROVENGONO DA BRUXELLES E DA FRANCOFORTE CHE OBBLIGANO L’ITALIA (quindi anche il Sudtirol) al pareggio di bilancio della Costituzione, al Fiscal Compact ed al Patto di Stabilità all’interno di un panorama in cui la nazione Italia consegue avanzo primario da 20 anni. Questi provvedimenti che obbligano lo Stato e le amministrazioni locali a pareggiare le entrate con le uscite, toccano per forza  anche la gestione della Sanità, diminuendo i finanziamenti a disposizione, diminuendo le assunzioni rispetto al personale da sostituire ed aumentando le quote di partecipazione alla spesa sanitaria a carico dei cittadini. Quindi, se dalla Sanità escono dalla fase lavorativa 10 infermieri e ne posso assumere in proporzione soltanto 5 è ovvio che avrò 5 infermieri in meno da assumere e da impiegare, per poter rispettare i vincoli dettati dal Patto di Stabilità ed è ovvio che prima o poi tutta la struttura collasserà come sta progressivamente accadendo, andando ad influire sul lavoro di quelli che rimangono, sobbarcati da mole di lavoro abnorme per sopperire al personale mancante, mentre le prestazioni sono in forte aumento per la caratteristica turistica del luogo, per l’aumento di anziani che devono ricorrere più spesso a cure, per l’aumento della popolazione dovuto all’immigrazione e per la devastazione della medicina di base con mancanza cronica di medici che ormai tocca anche le valli. Tra i motivi divulgati di mancanza di medici, oltre al possesso del patentino di bilinguismo, ora constatiamo anche che vanno altrove perché pagati di più, perché forse la Sanità altoatesina non è più in grado, sempre a causa del Patto di Stabilità, di elargire compensi almeno a livello di quelli che sono percepiti in Austria o Germania. Detto questo cerchiamo di far luce su quanto sta accadendo alla Sanità tutta ed a quella altoatesina, in virtù delle informazioni a disposizione che sono le medesime in possesso dei giornalai se soltanto si comportassero da giornalisti. La situazione attuale non è ne casuale ne dovuta alla semplice incompetenza ma è il risultato di un volere politico (si leggano i diktat della Commissione UE e del FMI) ben preciso al quale i governanti sudtirolesi ormai si sono calate le brache perché euroinomani: smantellare la sanità pubblica a favore di quella privata a pagamento. E’ sotto gli occhi di tutti che anche da noi stanno cominciando a proliferare clinichette private di ortopedia, laboratori di analisi strumentale, centri di fisioterapia, strutture di diagnostica TAC e RMN e via dicendo, con cospicui investimenti privati in ambito sanitario anche da parte di chi con la Sanità non ci azzecca nulla. Pensiamo veramente che un imprenditore investa nella Sanità privata se non abbia già garanzie politiche di poter sfruttare questo business? Concettualmente la Sanità pubblica è stata già stuprata uscendo dalle direttive costituzionali che hanno dato vita al SSN e con il cambiamento della denominazione da USL ad Azienda Sanitaria, cioè un’azienda come potrebbe essere qualsiasi S.P.A, nel quale lo scopo primario è il profitto e male che vada il pareggio di bilancio, dove il “PAZIENTE” è stato trasformato in “CLIENTE”. Tutto ciò perché avviene? Andiamo ad analizzare alcune frasi dette da Jens Weidmann, presidente della Deutsche Bundesbank in un’intervista in una trasmissione RAI da parte della giornalista Lucia Annunziata. Weidmann dichiara, facendo trasparire una sottile minaccia al popolo italiano che, il popolo italiano ha ancora il patrimonio privato (risparmio e immobiliare) più grande in Europa e nell’area Euro nonostante la grave crisi economica che dura da 10 anni. Cosa significa quest’affermazione? Semplice, come anche vari analisti hanno appurato e sta già accadendo in Grecia, espropriare la ricchezza privata degli italiani, dal risparmio di una vita di lavoro, all’immobile per la quale hai acceso un mutuo ed ora ci abiti. Come? Tra le tante possibilità ne espongo una semplice, semplice. Ho una malattia, la mia situazione finanziaria non mi permette di curarmi perché ormai la Sanità è stata delegata ai privati, quella pubblica ti permette una visita dopo un anno ed è comunque costosa, quindi opterai per quella che farai prima, i ticket sono diventati esorbitanti, dovrò magari indebitarmi con una banca per poter far fronte alle spese sanitarie oppure darò fondo al mio risparmio o a quello di un famigliare, et voilà il gioco è fatto; non riuscirò a rifondere la banca del prestito avuto perché la situazione di crisi economica e precariato diffuso perdura nella mia situazione reddituale, ed anche per poche migliaia di Euro l’istituto di credito bancario mi pignorerà l’abitazione, ed accadrà pure grazie a Renzi che ha fatto approvare una legge che in fase di procedimento per pignoramento non c’è nemmeno la necessità di una sentenza di un giudice. Ciò che ho scritto non dovesse trovare delle convergenze con la realtà dei fatti, è fuori dubbio che allora la Sanità è stata gestita ai vari livelli in modo lottizzato, completamente incompetente, familistico e se si ritengono adeguati i finanziamenti al settore sanitario, se si ritengono idonee le strutture e gli organici è indubbio che si tratta di totale incompetenza per la quale i responsabili politici e non, devono pagare di persona e magari avere il coraggio e l’onestà di dire veramente come stanno le cose (Patto di Stabilità) altrimenti dimissioni e tutti a casa a calci nel sedere; chi ha ridotto la Sanità pubblica a questo livello, interferisce con la salute delle persone che nel frattempo a causa degli obblighi di bilancio rinunciano pure a curarsi e per quel che ne sappiamo potrebbe pure essere accaduto che nelle estenuanti attese di visita o ricovero, qualcuno sia nel frattempo deceduto .

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Christine Plank Di., 14.08.2018 - 09:16

Danke, Herr Dalla Mura für diesen aufschlussreichen und couragierten Beitrag; ich glaube, sie liegen genau richtig mit Ihrer Einschätzung über die Entwicklung und die Zustände in der Sanität. Ich denke auch, dass sich in den letzten 20 Jahren die neoliberale Wirtschaftsideologie mit aller Macht ausgebreitet hat, sprich Privatisierung, Deregulierung, Steuersenkungen für die Reichen – leider weit und breit kein Ende in Sicht. Und kein Politiker und kein Journalist der sog. Mainstreammedien schenken uns reinen Wein ein. Ich finde das unverantwortlich. Erstaunlich finde ich zudem, dass es bis dato null Echo auf Ihren Beitrag gegeben hat. So wenig wichtig die Thematik?

Di., 14.08.2018 - 09:16 Permalink
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Erwin Demichiel Di., 14.08.2018 - 18:55

Sehr treffender Artikel - vor allem was die Zusammenhänge mit dem neoliberalen kapitalischischen Weltwirtschaftssystem betrifft. Alles das, was öffentliches Gut ist und in irgendeiner Weise profitabel verkauft werden könnte (z.B. Wasser, Strände, Bildung, Gesundheitswesen ecc.), wird schrittweise privatisiert. Inkompetenz und Korruption unterstützen diesen globalen Prozess. Sehr verkürzt aber scheint mir, dies alles mit dem Stichwort "Brüssel" und "Frankfurt" zusammenzuhängen - so als ob die EU oder die Bundesrepublik die Ursache des Übels und eine Rückkehr zu europäischen (hier ev. italienischen) Nationalismen der Ausweg wäre. Das ist m. E. falsch und gefährlich. Lassen wir uns nicht von diesen emotionalen Entlastungsversprechen täuschen. Die Zukunft liegt nie hinten, sondern immer vorne. Wir brauchen nicht die Abschaffung der EU, sondern eine neue EU.

Dem Hinweis auf das lückenlose Schweigen in den Mainstreammedien ist nichts hinzuzufügen. Diese Konzerne sind längst integraler Teil des Systems und die Journalisten hängen an immer kürzeren Leinen.

Di., 14.08.2018 - 18:55 Permalink