Chronik | Urbanistica

“Il Twenty va salvato”

La giunta Caramaschi si divide sulla rinuncia al ricorso contro la sentenza del Tar: 4 sì, 2 astenuti e un no. Ma il sindaco difende il centro commerciale: “Importante”.
Caramaschi, Renzo, Walcher, Luis
Foto: Salto.bz

Nessuno tocchi il Twenty. Il centro commerciale interessato dall’annullamento della concessione edilizia per la parte più recente decretato dal Tar - pronunciamento contro cui hanno fatto ricorso al Consiglio di Stato sia la Provincia che il gruppo Podini - per Renzo Caramaschi è troppo importante. Dunque “va salvato”. Una valutazione netta che però si differenzia rispetto a quella tenuta a livello giuridico: seguendo il parere dell’avvocatura comunale, che ritiene marginale la posizione del municipio nella vicenda, la giunta ha deciso di non presentare ricorso. Lasciando la partita a Palazzo Widmann e ai privati.

Scelta sofferta, visto che è stata approvata con quattro sì, due astenuti - i due Svp Luis Walcher e Stephan Konder - e un contrario, che dovrebbe essere Angelo Gennaccaro. Juri Andriollo è tra i pochissimi ad aver dichiarato il proprio voto (favorevole, assieme si presume al primo cittadino, Marialaura Lorenzini e Monica Franch).

La procedura è complessa e riteniamo che prevalga la Provincia. Quanto al Twenty in sè, è troppo importante per l’occupazione e il volume d’affari. Va salvato, una soluzione la troveranno (Renzo Caramaschi)

 

 

“La procedura è complessa e riteniamo che prevalga la Provincia” spiega Caramaschi. “Di qui la scelta. In generale dico che il Twenty va salvato, troveranno una soluzione: è troppo importante dal punto di vista occupazionale, del volume d’affari e della modalità commerciale moderna per la città di Bolzano. La struttura esiste e va mantenuta”. Ecco quindi il giudizio del sindaco sulla vicenda che interessa la parte oggetto di ampliamento del centro commerciale di via Galilei.

Abbiamo deciso di tenere lo stesso atteggiamento del caso Aspiag, non per vigliaccheria ma per ininfluenza giuridica del Comune rispetto alla Provincia. La concessione edilizia è solo l’ultimo atto

L’amministratore scende poi nei dettagli rispetto alla decisione legale che si ricollega all’atteggiamento tenuto nel caso Aspiag. “Sia la Provincia che il diretto interessato hanno presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. Come Comune abbiamo deciso a maggioranza di tenere lo stesso atteggiamento rispetto al caso Aspiag, non per vigliaccheria, ma per ininfluenza giuridica rinunciando pertanto al ricorso al Consiglio di Stato. Se la procedura fosse stata in capo al Comune avremmo certamente presentato opposizione, ma in questo caso, ribadisco, la concessione edilizia rilasciata dal Comune rappresenta solo l’ultimo atto amministrativo di una procedura piuttosto complessa in capo alla Provincia. Si tratta di una valutazione di tipo amministrativo, ovvero di scarso peso giuridico rispetto all’intero iter procedurale”.

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alfred frei Di., 03.09.2019 - 11:42

si tratta di definire l'interesse pubblico della struttura e valutare di conseguenza se la difesa degli interessi generali e non di parte va spartito fra la Provincia e il Comune di Bolzano, e come la ripartizione del "peso giuridico" avviene fra i cittadini.
p.esempio: un cittadino di Bolzano per l'80 si identifica con la Provincia e il 20 % con il capoluogo, o viceversa. Semplice, o no ?

Di., 03.09.2019 - 11:42 Permalink
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Mensch Ärgerdi… Di., 03.09.2019 - 15:15

Der Witz an der ganzen Sache ist doch, dass das Gebäude nur wegen den Flugplatz, den sowieso keiner will und gegen dessen öffentlichen Finanzierung abgestimmt wurde, Sicherheitsprobleme hat, oder?
Also ein Grund mehr für das Land alles mögliche zu unternehmen damit der Flugplatz nichts mehr als eine Landebahn für Sportflieger bleibt.

Di., 03.09.2019 - 15:15 Permalink