Buone notizie da Bruxelles. La commissione Bilanci del Parlamento europeo ha stabilito oggi (3 settembre) con 35 voti a favore, 3 astenuti e 1 contrario - accogliendo quindi la proposta dello scorso maggio dell’esecutivo comunitario - di mobilitare contro le catastrofi naturali che hanno colpito nel 2018 il Vecchio continente, 293,5 milioni di euro, di cui 277,2 milioni da destinare all’Italia, il Paese europeo più leso dalle intemperie. 8,1 milioni di euro sono stati invece assegnati all’Austria e 8,2 milioni di euro per la regione nordorientale della Romania, dopo le inondazioni avvenute nell’estate 2018.

Il conto dei danni presentato per i danni provocati dal maltempo su tutto il territorio italiano lo scorso autunno superava di poco i 6 miliardi di euro. Quasi tutte le regioni, da nord a sud, hanno del resto subito fenomeni meteorologici estremi - compreso il passaggio della tempesta Vaia sul Bellunese e le Dolomiti - che hanno causato frane, alluvioni e caduta di alberi, e che sono stati all’origine di decine di decessi. Fra i danni materiali si sono registrati gravi interruzioni delle reti stradali e fluviali, allagamenti di edifici pubblici e privati, interruzioni delle reti elettriche e del gas, oltre a perdite significative nei settori del legname e del turismo.
La cifra messa ora sul piatto arriva dal Fondo di solidarietà europeo, risorse a cui avranno accesso 15 regioni italiane e la cui ripartizione sarà competenza del governo nazionale. 

Ma a livello europeo manca prima un ultimo passaggio formale, “con la votazione dell’Assemblea in plenaria che si terrà tra un paio di settimane, ma possiamo dire che ormai è cosa fatta e che i soldi sono pronti per essere stanziati”, è il commento che arriva dall’europarlamentare Herbert Dorfmann (Svp), membro della commissione Bilancio in questa nuova legislatura. “In Alto Adige il maltempo tra il 27 e il 30 ottobre 2018 ha lasciato tracce di devastazione. Già durante il mio ultimo mandato, pochi giorni dopo le tempeste, mi sono battuto per l’attivazione del Fondo di solidarietà europeo e sono molto sollevato del fatto che questi fondi siano stati approvati”, si compiace infine Dorfmann.