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Prezzo stracciato, anzi no

Alperia ha vinto l’appalto per la fornitura di energia elettrica a Provincia e Comuni. Ma le notizie in merito all’operazione sono risultate alquanto nebulose.
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Foto: suedtirolfoto.com

Della serie: i misteriosi meccanismi della pubblica amministrazione. E della sua comunicazione. 
Mercoledì 2 novembre la Provincia con uno stringato comunicato ha dato la notizia che Alperia Energy (di proprietà della Provincia stessa insieme ai Comuni di Bolzano e Merano) “si è aggiudicata l’appalto per la fornitura di energia elettrica in bassa, media e alta tensione e dei servizi connessi all’Amministrazione provinciale, ai Comuni ed altri enti territoriali”. Fin qui ok. Ma poi la Provincia stessa è andata a definire i dettagli dell’operazione, entrando nel tecnico. E quindi esplicitando innanzitutto che si tratta di un appalto ‘monstre’, essendo relativo ad “un importo massimo spendibile di 116milioni di euro al netto di IVA”. E poi passando a definire un ulteriore aspetto tecnico, sintetizzato come segue. 

“Lo spread del valore di aggiudicazione (ossia l'extra costo che remunera il fornitore per il servizio di vendita) è pari a 1,90 euro/MWh rispetto al valore a base d'asta di 15 euro/MWh, quindi con un ribasso praticato dell'87,33%.”

Per il cittadino comune si tratta di un concetto difficilmente comprensibile. Al di là di un interrogativo di fondo. però. Cosa significa un ribasso dell’87%? La Provincia e i Comuni (attraverso Alperia) si auto-applicano un super sconto?. 
Al cittadino un po’ più avvezzo - ovvero quello che alla sua bolletta di Alperia ogni tanto dà un’occhiata, oltre che provvedere (quasi sempre in automatico) al suo pagamento - sarà poi saltato all’occhio quel 1,90 euro al MWh. Una cifra davvero risibile rispetto a quello che paga in media l’utente privato altoatesino. 

Per capirci meglio ci siamo messi allora in contatto con l’ufficio comunicazione e marketing di Alperia, dove abbiamo parlato con il direttore Stefan Stabler, piuttosto imbarazzato. 
In sostanza Stabler ci ha riferito che la comunicazione da parte della Provincia è risultata di fatto fortemente lacunosa appunto per la parte relativa al prezzo dell’energia
In particolare Stabler ci ha riferito che è stata tralasciata un’informazione molto importante e cioè il fatto che a quel 1,90 euro/MWh che è il ricarico di Alperia “va aggiunto il cosiddetto PUN (Prezzo Unitario Nazionale creato in borsa che obbligatoriamente va applicato)”. 
Si tratta di un valore di alcune decine di euro, come si può evincere da qui.

Al di là della comunicazione lacunosa (a Stabler stesso la Provincia ha riferito che l’origine dell’errore sarebbe alla fonte cioè nella notizia originale data dall’Agenzia degli Appalti n.d.r.) il quesito che poniamo a questo punto è il medesimo di prima. 
E’ possibile fare un raffronto tra quello che pagheranno gli enti pubblici altoatesini rispetto alla media dell’utente medio privato?
A parlare è ancora Stabler, facendo un calcolo a spanne. 

"E’ chiaro che quello del servizio per la pubblica amministrazione altoatesina è un grande appalto, della dimensione di circa 200mila volte quello di un utente private. Ed quindi è logico che Alperia possa fare un prezzo migliore. Ma il prezzo migliore dell’energia in questo caso vuol dire approssimativamente metà di quello che paga un privato. Non cento volte meno, come si poteva capire dal comunicato della Provincia.”

Insomma: a quanto pare gli utenti privati possono stare tranquilli. L’ente pubblico (e cioè loro stessi in definitiva come ‘proprietà collettiva’) non viene trattato troppo meglio di loro intesi come privati. Il concetto non è molto lineare ma ci sta. 
Una cosa comunque è certa. E cioè che i risultati di questi complessi meccanismi (e cioè le notizie) possono essere comunicati meglio. Evitando percorsi ulteriormente accidentati, pur nel medesimo circolo vizioso. 

Dimenticavamo il dulcis in fundo che - abbondiamo con i luoghi comuni - è una vera e propria ciliegina sulla torta. 
Alperia è risultata alla fine concorrente unica della gara europea. I motivi? Lo abbiamo chiesto ad Alperia ci hanno risposto: “dovete chiedere agli altri i motivi per cui non hanno partecipato…" 

Misteriosi meccanismi. Appunto.

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Alberto Stenico Fr., 04.11.2016 - 10:30

In provincia di Bolzano, non siamo campioni nell'applicazione delle norme sulla concorrenza. Tanto peggio se si tratta di gare europee. Abbiamo fatto la nostra brutta figura nelle gare per le concessioni dello sfruttamento delle acque a scopo idroelettrico, abbiamo fatto l'impossibile per evitare la gara per la gestione dell'Autostrada, stiamo trasformando in fretta e furia le società partecipate in società in HOUSE nel settore trasporti e servizi ecologici, evitando così ogni confronto competitivo e prorogando le concessioni per decenni. La gara europea viene considerata la peggior minaccia: per combatterla, stiamo re- internalizzando, pubblicizzando, provincializzando. È la strada giusta? E la sussidiarietà dove finisce?

Fr., 04.11.2016 - 10:30 Permalink