Chronik | Fondo periferie

Soldi al sicuro

Bolzano l’ha spuntata: i 18 milioni per via Alto Adige sono stati assicurati dal governo. “Arriveranno nel 2021, una dote per il mio successore” dice Caramaschi.
via Alto Adige
Foto: Salto.bz

Alla fine il capoluogo altoatesino ce l’ha fatta. I 18 milioni dal fondo nazionale per le periferie promessi dal governo Gentiloni, in seguito congelati dall’esecutivo Conte - e poi di nuovo sbloccati - arriveranno. Lo dice la nuova convenzione con la presidenza del consiglio dei ministri approdata sul tavolo della giunta e che verrà ratificata dal sindaco. Le risorse, afferma Renzo Caramaschi, saranno liquidate una volta completate i lavori. “Se va bene, nel 2021”. Siccome nel bilancio in via precauzionale la spesa non era stata inserito, in teoria ci saranno più soldi per le opere pubbliche nei prossimi anni: “Una dote che lascio al mio successore” aggiunge. 

 

Il bailamme dei 18 milioni

 

La vicenda del fondo per la riqualificazione delle periferie previsto a livello nazionale è emblematica di tira e molla innescati nei vari capitoli dall’esecutivo giallo-verde. I soldi erano stati assegnati al Comune di Bolzano nel dicembre 2017 sulla base del fondo per le periferie istituito dal governo Renzi, nel 2015. La richiesta, accolta dall’esecutivo Gentiloni, rispondeva all’esigenza del capoluogo di finanziare le opere di urbanizzazione accessorie al Waltherpark. Com’è noto, l’accordo quadro il progetto di Benko porta in dote al municipio circa 99 milioni grazie alla vendita di immobili e terreni, mentre le opere accessorie - principalmente il tunnel sotto via Alto Adige - ne costano 29. I 18 milioni in teoria vanno quindi a ridurre quest’esborso, che scende a 11 milioni. Bisogna però avere i soldi sul “conto”.

Il premier Conte aveva fatto sparire questi soldi, poi c’è stata la protesta nell’Anci anche delle città governate dai 5 stelle, come Torino, e la somma è tornata. Siccome a Roma sono alla disperata ricerca di soldi per quota 100 e il reddito di cittadinanza, abbiamo concesso che la liquidazione avvenga a lavori ultimati (Renzo Caramaschi)

Il fatto è che proprio quando sembravano sicuri, i 18 milioni hanno iniziato ad allontanarsi. Prima i consiglio dei ministri formato da M5s e Lega ha congelato l’intero fondo, motivando il passaggio con il fatto che le assegnazioni sarebbero state non eque e per progetti non paritari. È la tesi sostenuta ad esempio, nel caso di Bolzano, dalla consigliera pentastellata Maria Teresa Fortini. Il dietrofront però è giunto in seguito alle forti proteste dei sindaci italiani, rappresentati dall’Anci, che si sono visti bloccare i progetti. Lo scontro aveva avuto un eco locale, vedi lo scontro tra Pd e M5s.

 

 

Adesso tutto torna come prima. La giunta comunale ha dato mandato a Caramaschi di firmare la “convenzione di modifica tra presidenza del consiglio e Comune di Bolzano”. Solo un cambio di date, è la spiegazione di Caramaschi riguardo al nuovo documento. La città comunque ha vinto la sua partita.

 

Via Alto Adige, fine lavori nel 2021

 

Il premier Conte aveva fatto sparire questi soldi, poi c’è stata la protesta in seno all’Anci anche delle città governate dai 5 stelle, come Torino - spiega il sindaco -. La modifica riguarda i tempi: siccome a Roma sono alla disperata ricerca di soldi per finanziare quota 100 e il reddito di cittadinanza, abbiamo concesso che la liquidazione avvenga a lavori ultimati, previa documentazione e in un’unica soluzione”.

Questa settimana incontriamo i promotori del Waltherpark per l’accordo definitivo. Se tutto va bene, le opere di urbanizzazione saranno concluse a fine 2021 e Roma ci verserà i soldi. Avremo 18 milioni in più per le opere pubbliche, una bella dote per il mio successore

Il primo cittadino questa settimana incontrerà i promotori del Waltherpark per “l’accordo definitivo” sul Piano di riqualificazione urbana di Via Alto Adige. Se tutto procede senza intoppi, Caramaschi conta di terminare l’urbanizzazione “alla fine del 2021”. E dopo quella data si potrà battere cassa per avere la somma.

 

 

Le risorse verranno iscritte nel bilancio di previsione 2020-2022. Dato che in via precauzionale non erano state inserite, il capoluogo si trova adesso sulla carta con 18 milioni in più per gli investimenti. “Le idee su cosa fare non mancano alla giunta - conclude Caramaschi -. Questa è una bella dote che lascio a chi sarà sindaco”. Sempre che non sia ancora lui.