Carnevale Odessa
Foto: routes.global
Politik | finferli e nuvole

Una strana calma

Questo martedì grasso erano poche le maschere che sfilavano per le nostre strade. Nell'Europa dell'Est il Carnevale non si festeggia, eccetto che in una citta: Odessa.

C'erano poche maschere in giro martedì grasso. Per la pandemia, certamente. Ma, penso, anche per l'atmosfera di guerra che si respira dappertutto. Nell'Europa dell'Est non si festeggia il carnevale. Non ci sono cortei, carri allegorici, balli in maschera.
C'è un eccezione: Odessa. Il carnevale di Odessa si chiama Umorina. Ha luogo ogni anno il primo di aprile. Le strade si riempiono di gente che viene un po' da tutta l'Ucraina. Ci sono clown, palloncini colorati, costumi, trombette e nasi finti.
La città sul mar Nero è conosciuta, anche in Russia, per il suo senso dell'umorismo, le sue commedie, i suoi aneddoti.
Nel 2014, annessione della Crimea, girava una barzelletta. 
C'è un cane che incontra un altro cane. Il primo ha con sé un fagottino. Dove vai?, gli chiede il secondo. In Russia, dice il primo. Qui a Odessa non succede mai niente, una noia mortale, qui ho chiuso. Dopo qualche giorno torna. Embè?, gli fa il secondo cane, già di ritorno? Be'...sai...qui almeno posso fare gaf gaf.

La barzelletta riusciva anche a strappare un sorriso. Adesso viene solo da piangere

Gaf gaf è il suono onomatopeico che in russo (lingua parlata in città) si mette in bocca ai cani e che corrisponde al nostro bau bau. La barzelletta riusciva anche a strappare un sorriso. Adesso viene solo da piangere. 
Una strana calma, c'era attorno alla città sul mar Nero. Qualche giorno fa abbiamo telefonato a dei nostri conoscenti che hanno confermato: qui non ci sono scontri. Come a Leopoli, ci hanno detto altri conoscenti, che però è quasi al confine con la Polonia. 
Il 3 marzo ho fatto il giro delle televisioni russe che prendo col satellite. Nessuna mostrava immagini sul campo di quella che lì si chiama “operazione militare” (è proibito ai media parlare di “guerra”).
Quella calma, dicevo, sembrava strana. Un porto strategico, l'unico sbocco sul mare rimasto a Kiev. E poi c'erano quelle navi da guerra all'orizzonte...E le teorie dell'ultranazionalista russo Dugin sulla storica Novarossija da riportare a Mosca. Un'unica striscia di terra lungo il mar Nero, dal Donbass attraverso la Crimea fino a Odessa e oltre, dentro la Transinistria e la Moldavia.
Secondo l'intelligence USA ci siamo quasi.