Chronik | in aiuto

"Suicidi, giusto sensibilizzare"

Guido Osthoff coordina la Rete di prevenzione con 20 partner. "Pensiamo a quanto si fa contro gli incidenti stradali, che causano meno morti". Giovedì il convegno.
Help
Foto: Pixabay

Una persona che si toglie la vita ogni settimana e da uno a tre individui che tentano lo stesso gesto fatale, ogni giorno. In Alto Adige. Sono i numeri – stabili – sul tema forniti dalla Caritas diocesana altoatesina che coordina (assieme ad altri) la Rete di prevenzione al suicidio a cui aderiscono una ventina di partner pubblici e privati in provincia.

Per Guido Osthoff, coordinatore del progetto, il suicidio è una causa di morte che registra numeri importanti in Italia (“Un mio collega ha stimato i decessi in 3.500, mentre quelle per incidenti stradali sono 1.500”, afferma) ma su cui forse non si fa abbastanza sensibilizzazione. Ed è un problema diffuso e trasversale. “Pensiamo a quanta informazione si fa per ridurre giustamente gli incidenti stradali dovuti all’alcol e a quanto forse non si fa per la prevenzione al suicidio – nota –. Anche se statisticamente coinvolge più uomini che donne, molti anziani anche se non sembra, ed esiste un influsso sui giovani per internet, cyberbullismo e tematiche simili, il suicidio coinvolge un po’ tutti”.

Pensiamo a quanta informazione si fa per ridurre giustamente gli incidenti stradali dovuti all’alcol. E a quanto forse non si fa per la prevenzione al suicidio. 

Il convegno

Dell’argomento si parlerà giovedì prossimo, 10 maggio, dalle 9 in poi nel convegno presso il centro pastorale di Bolzano promosso dalla “Rete di prevenzione del suicidio”, fondata nel 2017 per “affrontare meglio il fenomeno”. Il network consiste in più di 20 partner pubblici e del terzo settore ed è coordinata dalla Caritas altoatesina, EAAD-EOS Cooperativa, dal Forum prevenzione, Telefono amico e da rappresentanti dei servizi psichiatrici e psicologici, del Supporto umano nell’emergenza e della Direzione istruzione e formazione tedesca.

Il network “più largo possibile”

La rete coinvolge pubblico e privato, il mondo del sociale, la sanità con i servizi psichiatrici e psicologici, anche le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, il pronto soccorso – spiega Osthoff –. È molto importante che sia il più larga possibile, appunto perché il suicidio è un fenomeno trasversale”.

La rete coinvolge sociale, sanità, forze dell'ordine, vigili del fuoco, pronto soccorso. È molto importante che sia il più larga possibile, perché il suicidio è un fenomeno trasversale.

Telefoni sempre attivi

Secondo il coordinatore, i tentativi di togliersi la vita e i decessi effettivi sono stabili nell’ultimo periodo. “Il dato altoatesino è alto per il valore italiano, ma è in linea con quello di Austria, Svizzera e Germania. Siamo nella media”. Tutti i soggetti coinvolti nel network hanno le antenne rivolte ai cittadini per intercettare al massimo il loro disagio, che potrebbe indurli a gesti estremi, e quindi intervenire in forma di aiuto. “Esistono diversi numeri di telefono attivi h24. Il Telefono amico – continua Osthoff – e il numero di emergenza della Caritas altoatesina in tedesco. A quest’ultimo centralino arrivano 10.000 chiamate l’anno, di cui 100 di persone a cui viene fornito un supporto di prevenzione al suicidio”.

Il dato altoatesino è alto per il valore italiano, ma è in linea con quello di Austria, Svizzera e Germania. Siamo nella media. Esistono diversi numeri di telefono attivi h24, dal Telefono amico a quello di emergenza della Caritas altoatesina in tedesco a cui arrivano 100 chiamate l'anno per questa tematica. Questi aiuti a bassa soglia sono molto importanti.

Parlarne fa bene

Per il coordinatore “è molto importante avere questi aiuti a bassa soglia, con i quali si può intervenire subito senza dare appuntamenti dopo una settimana o più”. Parlare del fenomeno comunque resta un punto fondamentale per Osthoff: “Se uno pensa quanta sensibilizzazione si fa per diminuire il rischio di incidente stradale per alcol o velocità eccessiva, si può pensare a quanto meno si fa invece per la prevenzione dei suicidi”.