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Benvenuti a Trento!

Il razzismo, la basilica blindata, i presepi obbligatori… e il silenzio della Chiesa!
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Foto: Il dolomiti

Da pochi giorni si è saputo che a Trento la nuova giunta provinciale a guida leghista, ha deciso di stanziare 50.000 euro per pagare delle guardie private (armate!) per proteggere la chiesa di S. Maria Maggiore (e non solo), da atti di vandalismo e dalla fastidiosa presenza dei mendicanti. Da sottolineare il fatto che la sorveglianza era già stata affidata ai carabinieri in pensione, che la facevano gratuitamente. Nella stessa sessione di giunta si è presa inoltre la decisione di sospendere la distribuzione di cibo a 40 migranti, nonché di cacciarli per strada “in attesa di chiarimenti”. Chiarimenti avvenuti a stretto giro di posta visto che venti di quei poveracci, arrivati a Trento da poco, sono sati spediti nel torinese, mentre i rimanenti venti dormiranno “sotto il ponte”!

Infine compare sull’Adige la notizia, che la stessa giunta ha stabilito di rendere obbligatorio il crocifisso nelle scuole trentine, così come obbligatorio sarà l’allestimento del presepio.

L’assessore all’istruzione ha poi chiarito la sua idea di uguaglianza a scuola. Affinchè nessuno si senta escluso, perchè più povero, gli alunni dovranno indossare tutti una divisa o un grembiule, così da celare sotto un panno la loro diversità (e “ai neri un cappuccio in testa?”).

Il trittico Chiesa, casa e famiglia, tanto caro ai fascisti, sta per realizzarsi: l’esclusione delle donne dal potere (sia a Bolzano che a Trento sono poche le donne in giunta), il premio per chi fa figli, “prima la famiglia trentina” e solo uomo e donna mi raccomando, la limitazione dei diritti individuali, il recupero di una religione identitaria usata per ostacolare l’inclusione, l’esaltazione dell’arroganza patriarcale (il salviniano “Lo dico da papà!”).

A quando la tassa sul celibato, l’oro alla patria, l’olio di ricino, le leggi razziali?

A quando il proclama di Fugatti: “Dio è con me?”

Il Trentino storica patria della Dc, di Alcide De Gasperi, di Rosmini, di Battisti, laboratorio sociologico importante negli anni 60/70, ottima sede universitaria oggi. Il Trentino regione di montagna, capace di fatica, di accoglienza e di condivisione, profondamente cattolica da secoli. Regione ricca nella sua autonomia, toccata di striscio dalla crisi del 2011. Cosa è successo di così tragico a questo popolo, da farlo vendere l’anima al diavolo?

Un “impaurimento” fuori di ogni logica, se in articoli recenti si paragonava il centro del capoluogo a Ciudad Juárez.

Ma l’avete mai vista Trento? Alle otto di sera tutto tace. Nessun locale rumoroso, nessuno struscio, nessun losco figuro... Si stenta a pensare che ci vivano tutti quegli universitari. Solo piccola delinquenza da nulla. Tutti i reati in calo. E nelle valli? Silenzio novecentesco.

Ma Salvini ha detto a Fugatti che ha detto ai trentini che la situazione è preoccupante. Colpa degli immigrati. Ovvio.

E la Chiesa trentina? Il vescovo Tisi? Un silenzio assordante…

Solo alcune associazioni di volontariato, don Marcello Farina e padre Alex Zanotelli hanno alzato la voce per criticare l’approccio della nuova giunta. Il vescovo ha detto soltanto che non sapeva, che non c’era un accordo preventivo. Stesse parole il parroco. Un intervento sul giornale diocesano “Vita trentina” critica la scelta leghista molto cautamente e soprattutto non riporta l’intenzione di rifiutare le guardie proposte.

Perché la Chiesa non si dissocia con chiarezza da queste strumentalizzazioni? Perché non rifiuta guardie private che col loro costo privano i poveri del pane? Perché ancora tacere su quel crocifisso appeso come garanzia identitaria? Perché tacere lungo tutta un’ignobile campagna elettorale?

A Trento in avvento ci sarà una mostra di presepi multietnici, provenienti cioè da tutto il mondo cattolico. Con Maria e Giuseppe e il Bambino africani ad esempio, per proclamare un Dio che si dona a tutti gli uomini senza pregiudizi.

Come possono tranquillamente coesistere la visione leghista con quella diocesana? Siamo alla schizofrenia?

A conclusione del ritiro per il clero trentino in vista del Natale, il vescovo si è augurato che preti e laici siano “l’adrenalina” del popolo di Dio. Per fare cosa? Feste nel chiuso delle parrocchie? Raduni giovanili modello Gmg? Mentre si può ignorare bellamente la necessità di opporsi “con forza” all’uso della religione come strumento di manipolazione…?

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Profil für Benutzer 19 amet
19 amet Do., 13.12.2018 - 20:27

Antwort auf von rheticus rheticus

Certo che le divise a qualcuno mancano. Quando c'era ancora la Buonanima, che belle divise per tutti. Ed un moschetto di legno. Altro che un cellulare cinese, e queste orribili scarpe da ginnastica. E la mattina tutti a cantare il nuovo inno:
"Meno male che almeno Salvini c'è." E gli altri dove sono? A Roma, a cercare i milioni di Roma ladrona.

Do., 13.12.2018 - 20:27 Permalink
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Max Benedikter Do., 06.12.2018 - 19:42

Grazie per la chiarezza.
Specialmente i cattolici praticanti devono difendersi da questo abuso politico. E i laici devono sostenere la vostra lotta. Chi non si schiera non rispetta le istituzioni e la cultura democratica.

Do., 06.12.2018 - 19:42 Permalink
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Erwin Demichiel Sa., 29.12.2018 - 13:51

Se non sbaglio chiediamo con forza all'islam conservatore e fondamentalista la separazione tra stato e chiesa e sottolineamo questo come uno dei valori piú alti della nostra societá. Avanti con la croce!

Recentemente la corte di giustizia dell'Unione europea ha stabilito, che l'Italia deve recuperare dalla Chiesa l'ICI non pagata degli anni 2011-2016. Si tratta di una somma di ca. 5 milliardi €. Il governo non ha la minima intenzione di mettere in pratica questa sentenza. Perché mai?

Sa., 29.12.2018 - 13:51 Permalink
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Profil für Benutzer 3 Ländereck Raetica I Tre Confini in Italiano
3 Ländereck Ra… Mo., 04.02.2019 - 08:04

Evidentemente il Sig. Zambaldi, estensore dell'articolo sul nuovo corso trentino, non conosce la realtà di Trento. Il coprifuoco c'è ma per timore e le brutte esperienze vissute da migliaia di cittadini! Ma dove vive?
Ogni piazza della città è presidiata a tutte le ore da spacciatori di svariate nazionalità diversamente bianche, non di rado armati persino di pitbull.
Nella tranqulla Vittorio Veneto, oltre al punto di spaccio droghe in una via laterale poco distante, alle 20.30 già sono costretto a scortare la mia ragazza fino al suo condominio, andata e ritorno insieme, quando arrivo. Più di una volta si è sentita dire alla biglietteria della stazione di evitare di prendere i treni per Bolzano prima delle 8 di mattina e dopo le 19.
Potrei continuare per decine di pagine a raccontare episodi che segnano la vita di trentini e bolzanini, ma anche di meranesi
che solo fino a 3 anni fa si vedevano nei film sul Bronx anni '70-'80 ed ora invece tocchiamo con mano tutti.
Ma lei Sig. Zambaldi (un individuo che contesta il crocifisso nei luoghi pubblici e scuole non può essere un prete) in che modno vive?

Mo., 04.02.2019 - 08:04 Permalink