Gesellschaft | San Martino in Badia

La fermata nel deserto

I mezzi di trasporto pubblici sono molto utili specialmente se pianificati con buonsenso ma questo non sempre succede, anzi alle volte sembra succeda il contrario.
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La stazione nel deserto
Foto: mario r

I mezzi di trasporto pubblici sono un ottimo strumento per studenti, lavoratori o anche per chi decide di lasciar ferma la macchina dando un contributo all'ambiente. Essi sono specialmente utili per la popolazione che vive nei paesini di montagna come per esempio in Val Badia dove l'unico mezzo pubblico che collega i vari paesi sono le cosi dette corriere. Utili sopratutto se il servizio e le tratte coperte hanno una buona pianificazione e non siano state studiate solo per fare viaggi a vuoto avanti e indietro, che poi vanno a gravare sulla spesa pubblica.

Vedo tutti i giorni passare la corriera, la vedo da casa mia e vedo che non è mai vuota. All'interno c'è sempre almeno una persona.
Anonimo osservatore

Nel comune di San Martino in Badia da alcuni anni è stata creata una nuova fermata del bus, in località Restalt. Essa si trova a circa 500 metri dal centro di San Martino e a circa 1000 metri dalla stazione Piccolino. Incredibilmente questa fermata è stata costruita in un posto dove non ci sono abitazioni, né parcheggi, tanto meno marciapiedi o coincidenze con altre linee pubbliche. Potremmo chiamarla la “fermata nel deserto”. Essa sorge su una nuova tratta: la tratta Longiarù - Antermoia. Sembra una ottima opportunità, in questo modo gli abitanti del piccolo paese di Antermoia possono andare direttamente al piccolo paese di Longiarù senza dover scendere o cambiare bus o possono anche scendere alla nuova fermata Restalt, la “Stazione nel deserto”, per prendere una boccata d'aria.

Il singolare in questa storia è che i potenziali utenti di Longiarù e di Antermoia raramente hanno la necessità di viaggiare da un paese all'altro bensì hanno molto più spesso la necessità di raggiungere il centro di San Martino o ancora di più la stazione di Piccolino da cui passa la linea Corvara - Brunico.

Adesso cosa succede? Succede che se uno studente o un operaio di Longiarù si deve recare verso Brunico o verso Corvara, in certi orari, deve scendere alla fermata di Restalt e percorrere i 1000 metri a piedi fino alla stazione di Piccolino. Dalla fermata di Restalt fino a San Martino non esiste un marciapiedi quindi percorrere quel tratto a piedi può essere molto pericoloso, specialmente nelle ore buie perchè non esiste nemmeno un illuminazione. Inoltre dovendo uno percorrere a piedi questo tratto perde inevitabilmente le coincidenze a Piccolino. Lo stesso probleme si crea ovviamente anche al ritorno. Un altra soluzione per il passeggero di Longiarù è quella di fare la tratta Longiarù - Antermoia (15 km) e poi Antermoia - Piccolino (10 km) ma il il tempo che occorre è lunghissimo.

Ci sarebbe un altra possibilità per collegare meglio la linea ma per adesso non viene praticata. La tratta Longiarù - San Martino - Piccolino - San Martino - Antermoia. Solo 2 chilometri in più per trasformare una linea inefficiente in una linea efficiente.

In questo modo resterebbe sempre possibile scendere alla “fermata nel deserto” di Restalt per prendere una boccata d'aria per chi ne avesse bisogno.