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Il costo del carburante

L'incentivo per attirare transiti sulla strada al Brennero
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Lkw und Tanken
Foto: upi
Come ampiamente risaputo sull'asse autostradale del Brennero abbiamo da anni una notevole quantità di autocarri che transitano sulla strada.
Nel primo semestre 2017 sono transitati più di 1.104.000 autocarri inquinando aria e terreno con le emissioni delle carburazioni.
Di questi 1.104.000 transiti circa il 55 % percorre il Brennero per motivi economici: il basso costo del diesel in Austria e il basso pedaggio sull'autostrada italiana attira dal percorso traffico che altrimenti non transiterebbe al Brennero.
In sintesi la convenienza economica legata al basso costo del diesel in Austria:
In Tirolo il 31.01.2018 un litro di carburante costava 1,084 €.
Nella 4a settimana del 2018 la media in Austria era di 1,16 €/l, in Italia 1,45 €/l e in Europa 1,26 €/l.
Capacità serbatoi di un autocarro: fino a 910 l.
Differenza costo diesel Italia - Austria: 1,45 - 1,084 = 0,366 €     
0,366 € x 910 l = 333,06 € per pieno.
Se non ci fosse questo incentivo i transiti si sposterebbero sul percorso più breve sulla ferrovia Svizzera.
Questo "risparmio/incentivo" è la ragione per cui molte aziende di trasporto scelgono di transitare al Brennero. Le conseguenze di questa decisione politica viene pagata con la salute delle cittadine e dei cittadini.
A breve un raffronto dei pedaggi transalpini.
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pérvasion Mo., 05.02.2018 - 09:53

In Deutschland kostet der Dieseltreibstoff fast genausowenig wie in Österreich. Ich glaube ehrlich gesagt kaum, dass LKWs wegen dieser minimalen Differenz massenhaft einen Umweg in Kauf nehmen.

Mo., 05.02.2018 - 09:53 Permalink
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pérvasion Mo., 05.02.2018 - 15:30

Antwort auf von Claudio Campedelli

Worauf beziehst du dich genau? Ich möchte betonen, dass ich nicht die Existenz des Umwegverkehrs als solchen in Frage stelle — der mir bekannt ist und ein riesiges Problem darstellt. Ich bezweifle aber, dass dieser Umwegverkehr nennenswert mit den österreichischen Treibstoffpreisen zusammenhängt, nachdem diese kaum niedriger sind, als in Deutschland. In der von dir verlinkten Analyse sehe ich nichts, was dieser meiner Vermutung widerspricht… oder übersehe ich etwas?

Mo., 05.02.2018 - 15:30 Permalink