Politik | Wahlen-18-Elezioni

“Il punto zero della politica”

Soddisfazione nel Movimento 5 Stelle per il risultato in regione. Morrone: “Fallimento della sinistra”. Köllensperger: “Finisce il mercato delle vacche SVP”.
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Foto: Salto.bz

Si respira un'aria nuova” dice sorridente Filomena Nuzzo, in piedi per rispondere ai giornalisti accorsi allo Sportlerbar per riprendere il brindisi penta-stellato. Ed è in effetti un'aria di festa, c'è molta energia, la voglia di cambiare: fa una certa impressione trovare le candidate e i candidati del Movimento 5 Stelle altoatesino interpretare il risultato delle elezioni politiche come il segnale di un cambiamento epocale. “È passato un messaggio diverso, è il punto zero della politica” profetizza Nuzzo e il suo risultato a Bolzano-Bassa Atesina (un ottimo 20%, primo partito a Bolzano e picco del 27% a Laives) dimostra che “nulla è inespugnabile” con il minimo sindacale, a proprie spese, senza visibilità mediatica. D'altro canto, però, Maria Elena Boschi ha conquistato il fortino bolzanino, unica vittoria nella notte della Caporetto democratica: “Sì, da qui è arrivato un brutto segnale”. E ora, le alleanze? “No comment”, l'eloquio si fa più abbottonato, “chi vivrà vedrà, lo scopriremo solo vivendo, senza rinnegare quello che abbiamo detto in campagna elettorale”.

Né destra né sinistra, ma un po' sinistra

Cosa è stato detto dai 5 Stelle, quindi? La candidata meranese alla Camera Francesca Morrone, fiera del suo 11% nell'ovest del Sudtirolo, parla di una soddisfazione “doppiamente personale”: “Da tarantina, accolgo con piacere la conquista di tutti i seggi uninominali in Puglia da parte del M5S. Da altoatesina adottata, non posso che rallegrarmi dei molti voti ricevuti nelle valli, da chi mi conosce a scuola”. Ma da ex-donna di sinistra fa male il risultato delle sinistre: “Ci sono sacche di malessere che non ha saputo interpretare, farle sue. La sinistra ha fallito”. I flussi elettorali mostrano un travaso di consensi dal centrosinistra al Movimento. Mentre la Lega ha saputo far leva sulla paura, “con un programma anti-migranti che ha avuto la complicità mass-media”. Rispetto a chi dovrà ricevere l'incarico dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con quale maggioranza, Morrone un'idea ce l'ha: “Non so cosa gli convenga, confido nell'equilibrio istituzionale del Quirinale. Siamo più presentabili noi o la Lega, anche a livello europeo?”.

Più Europa à la M5S

Ed è sull'Europa che si gioca la partita più grande. Con l'investitura di Di Maio “passeremmo da movimento di protesta alla proposta di governo” sottolinea Morrone, che vede un filo conduttore tra i vari ministeri nel governo presentato da Di Maio: “Non si può parlare di appalti puliti senza una legge sulla corruzione. Sarà una vera rivoluzione e la porteremo nelle istituzioni europee”. Gli fa eco il consigliere provinciale Paul Köllensperger: “In un'Europa del neoliberismo, delle politiche di austerity, vogliamo proporre un'agenda diversa per i paesi del Mediterraneo”. Zoomando dal globale al locale, “il matrimonio ferreo tra Renzi e la SVP, l'ha trasformata in un'appendice del PD. La SVP ha perso 20mila voti. Ora finisce il mercato delle vacche. L'Alto Adige può essere invece un modello proattivo per il resto d'Italia di amministrazione vicina al cittadino. Il M5S è per il decentramento e il federalismo, il Sudtirolo può essere leader in tal senso”. Accompagnato da questi risultati a 5 Stelle, un buon viatico per le elezioni provinciali in autunno.

 

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19 amet Mo., 05.03.2018 - 21:55

Was diese, seltsame, Analyse zu den Migranten mit dem obigen Artikel zu tun hat erschliesst sich mit nicht. Hat der Autor überhaupt den Inhalt des Artikel verstanden ?

Mo., 05.03.2018 - 21:55 Permalink
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Profil für Benutzer Mensch Ärgerdichnicht
Mensch Ärgerdi… Mo., 05.03.2018 - 22:51

Non credo che il mercato delle vacche sia finito. L'Italia resta politicamente instabile e anche fra le file dei 5 stelle ci saranno i soliti voltagabbana. Con la vittoria della Boschi, a mio modesto avviso, la SVP dimostra per l'ennesima volta di essere l'unico partner affidabile nelle contrattazioni politiche italiane. Quando la SVP promette voti, seggi o appoggi (che in Senato valgono oro), c'è da fidarsi. Peccato che in cambio non sempre si faccia primariamente il bene della provincia, ma non si può nemmeno dire che non lo si faccia mai. In vista delle elezioni provinciali, con una probabile soccombenza di quel che rimane del PD e di un exploit pentastellato, io comincerei a ragionare sull'ipotesi di candidare più italiani e lasciare aperta la porta ad una collaborazione di governo. La destra tedesca non ha interesse, i verdi vivono ancora su marte e la destra italiana ancora non è riuscita a scrollarsi di dosso la Biancofiore. Die Chancen stehen gut.

Mo., 05.03.2018 - 22:51 Permalink