Politik | Aeroporto

Abd e il fattore tempo

L’assegnazione definitiva ancora non c’è. E se la Provincia non vendesse più? Si pagherebbero solo i costi dovuti alla partecipazione alla gara, dice Kompatscher.
Aeroporto Bolzano
Foto: upi

Il trio Gostner-Benko-Haselsteiner, che si è aggiudicato la gara per l’acquisto della società Abd, dovrà attendere ancora per l’assegnazione definitiva dell'aeroporto di Bolzano. Manca ancora la firma dal notaio. Hanno approfittato dello stallo i consiglieri provinciali del Gruppo Verde, Riccardo Dello Sbarba, Brigitte Foppa e Hanspeter Staffler, per chiedere alcuni chiarimenti alla Provincia.

In primis i numeri: la valutazione del valore di Abd è costata alla Provincia 120.000 euro. La Provincia dopo il referendum ha continuato a finanziare Abd e le spese sono state 5,2 milioni nel 2016, 3,9 milioni nel 2017, 3,6 nel 2018, spiega l’assessore Daniel Alfreider che precisa: “Dopo il referendum non ci sono state spese di investimento, ma solo di manutenzione”. 

 

 

Ancora in merito all’aspetto finanziario i Verdi accendono i riflettori sul tema della perdita nel bilancio della Provincia in caso di vendita. Il presidente Arno Kompatscher ha confermato che nel bilancio provinciale, capitolo “partecipazioni in imprese controllate”, Abd è iscritta con un valore di 37.155.797 euro. Se viene venduta questa partecipazione diventa zero e una sola volta, sul capitolo “alienazioni di partecipazioni” comparirà la cifra di 3,8 milioni. “La differenza tra i due valori è eclatante e difficile da giustificare”, osservano i Verdi. 

 

L’opzione marcia indietro

 

Poi i tempi: per la vendita c’è ancora tempo. La gara prevede che il decreto di assegnazione, firmato lo scorso 13 maggio, non sia efficace finché non sono verificati i requisiti della società, e ciò non è ancora avvenuto, riferisce Kompatscher. “Quindi non è ancora cominciato il 'conto alla rovescia' dei 60 giorni entro cui deve essere firmato il contratto di vendita. C’è tutto il tempo per approvare una legge provinciale per limitare il traffico aereo e vietare ogni allungamento della pista”, auspicano i Verdi.

 C’è tutto il tempo per approvare una legge provinciale per limitare il traffico aereo e vietare ogni allungamento della pista

Infine una domanda su tutte: se la Provincia ci ripensasse e non vendesse più, i vincitori della gara potrebbero far ricorso e chiedere danni? Negativo. Nel bando di gara - spiega il Landeshauptmann - è previsto che la Provincia possa annullare la cessione in ogni momento senza alcun indennizzo, se non i costi dovuti alla partecipazione alla gara.

 

 

“La Provincia - concludono i Verdi - ha ampi spazi, sia di tempo che giuridici, per fare una legge di limitazione del traffico aereo e addirittura per ripensarci su tutta l’operazione”.

E sull’elemento temporale punta anche il sindaco di Laives Christian Bianchi: “L’affidamento della gestione dell’aeroporto, adesso, non è il caso che venga firmata. Chiedo al Presidente Arno Kompatscher di attendere, perché ci sono troppe situazioni che devono essere definite, prima di questa firma”.

Nota, del resto, è la ferma posizione del consorzio dei Comuni e dei sindaci della Bassa Atesina e Oltradige, “chiediamo garanzie sul fatto che la pista non venga allungata, oltre a quelle sul traffico massimo ammissibile”, dice Bianchi ricordando anche il ricorso del Comune di Laives sulla procedura di variazione del Puc, ancora pendente. “La politica in generale - sottolinea il primo cittadino - chiede che prima di definiscano i punti essenziali, e poi si proceda alla firma. Fare il contrario vorrebbe dire tradire la volontà popolare, espressa anche attraverso i sindaci sul territorio. Sono sicuro che il Presidente vorrà fare le cose fatte bene, e quindi aspettiamo una legge provinciale, che metta la parola fine a questa questione, aperta ormai da troppi anni”.