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Quattro quarti

I mondiali si avviano alle fasi conclusive, Europa e Sudamerica sono ancora le realtà dominanti.
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Foto: ©Pixabay/flockine

Per quanto ci siano state delle sorprese, e che soprese, per certi versi questi mondiali hanno ribadito chi è che domina la scena calcistica, e chi invece ha ancora da lavorare.

L'Africa ha salutato ai gironi, cosa che non succedeva dal 1982, l'Asia, concetto praticamente astratto se si parla di geopolitica anche solo calcistica, saluta agli ottavi con l'harakiri del Sol Levante, Argentina Portogallo Spagna Svizzera e Colombia anche dicono ciao ciao, e resta da capire cosa ci aspetta come possibile finale (Brasile Croazia con Brasile vincitore?).

Ben sapendo però che tutti i pronostici sono andati a carte e quarantotto e dunque senza strafare, tocca andare un passo alla volta ben sapendo che di scritto non c'è niente.

Per quel che riguarda Francia Uruguay, le due nazionali si sono incontrate poche volte con un bilancio favorevole agli uruguagi, seppur di poco, e con vittorie a tratti sepolte nel tempo, un po' come i mondiali vinti dalla Celeste.

Dopo il 1950 al massimo l'Uruguay ha solamente agguantato dei quarti posti. l'ultima volta nel 2010. La Francia invece ha toccato il cielo con le dita l'ultima volta nel 2006, per un attimo, prima che Zidane impazzisse e cercasse di uccidere l'odioso Materazzi concedendo agli azzurri il quarto titolo. Questa è ad ogni modo la sfida top della giornata. Comunque vada, non un cammino facile per queste due nazionali.

 

Gli altri quarti sono più bizzarri. Il Beglio con il Giappone ha rischiato grosso, è uno squadrone di fenomeni sì giovani ma non più esordienti, che però ha peccato di supponenza agguantando la qualificazione grazie all'inesperienza nipponica. Con il Brasile non potranno certo permettersi simili leggerezze. I brasiliani finora hanno camminato sul velluto, a parte le sofferenze dell'esordio con gli svizzeri. Sono favoriti più di nome che di fatto, ci si augura una sfida ai coltelli, vediamo cosa ne viene fuori. Una conferma di questo Belgio in verità aiuterebbe a dare valore e spettacolo ad una manifestazione in cui tutti temono la vittoria brasiliana, che appiattirebbe la competizione ad un uno contro tutti, sarebbe veramente orribile.

 

Croazia Russia vede nei croati i favoriti, per quanto contro i tenaci danesi se la siano vista davvero brutta, e la Russia potrebbe replicare questo tipo di match, gli uni che attaccano e gli altri che difendono, poi si va ai rigori e si cerca di capire chi stava dalla parte giusta durante lo Scisma d'Oriente.
 

 

Inghilterra Svezia si preannuncia anche assai imprevedibile. Gli inglesi non sono sembrati certamente imbattibili, mentre gli svedesi, artefici della mancata qualificazione dell'Italia, non sono i bovini che si diceva qualche mese fa. Parentesi: c'è grossa crisi nel giornalismo sportivo, che chiagne sulle disgrazie patrie senza capire un fico secco della situazione generale. Poi è vero che la Svezia è stata una sorpresa un po' per tutti. Ma questo non assolve un certo modo di fare informazione, sempre partigiano, non imparziale, emotivo, e di fatto sgangherato. Comunque Zlatan Ibrahimovic l'ha detto: lui vede la coppa. E Zlatan non sbaglia quasi mai. Saebbe incredibile avere una riedizione della finale del '58 con i biondi scandinavi a portarsi a casa la coppa per la gioia dei popoli nordici tutti. Certo senza Glenn Peter Stromberg in cabina di regia sarà una mission impossible, ma noi un po' ci crediamo.

 

World Cup 1958 Final - Sweden vs Brazil 2-5 - IN COLOR