Politik | LAVORO

Più solidarietà dopo la pandemia

Aggiunte nuove prestazioni al Fondo di solidarietà bilaterale dell’Alto Adige. Ora, si dedicano più attenzioni ai giovani e ai lavoratori prossimi al pensionamento.
Hinweis: Dies ist ein Partner-Artikel und spiegelt nicht notwendigerweise die Meinung der SALTO-Redaktion wider.
Maurizio Surian
Foto: (c) Privat

Con l’avvento della pandemia, certo, il mondo del lavoro non ha avuto vita semplice. Quali siano, tuttavia, gli interventi che a livello locale si sono voluti mettere in atto e a quali esigenze, questi, vengano incontro, sono alcune delle domande poste a Maurizio Surian che, tra le altre cose, ha ricoperto un ruolo centrale nella stesura delle nuove prestazioni del Fondo di Solidarietà bilaterale dell’Alto Adige.

 

Salto.bz: Da dove nasce il Fondo di solidarietà? Quali sono i suoi scopi principali?
Maurizio Surian: Il Fondo di solidarietà bilaterale dell’Alto Adige, nato per effetto della legge 148 del 2015 - la disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali - è il frutto di un accordo tra le parti sociali. Operativo poi dal 2017, il Fondo eroga l’assegno ordinario, ovvero una integrazione salariale ai lavoratori dei settori che non hanno accesso alla cassa integrazione ordinaria (CIGO), ad esempio agli operatori del turismo o a quelli dei servizi.

Si è resa possibile una misura di politica attiva del Lavoro

E poi arrivò la pandemia… avete deciso di modificare gli obiettivi?
Con l’arrivo del Coronavirus, il Fondo è stato chiamato a ricoprire un ruolo importante: in base ai vari decreti emanati, gli spettava il compito di destinare sia l’assegno ordinario che la cassa integrazione in deroga, rivolta alle piccole aziende (da 1 ai 5 dipendenti). Successivamente, allora, durante la pandemia il Fondo ha erogato prestazioni dell'assegno ordinario e cassa integrazione in deroga per circa 92 milioni di euro. Viste le circostanze, caratterizzate fondamentalmente dalla pandemia, si è provato ad ampliare il Fondo di solidarietà, permettendo che questo erogasse altre prestazioni; abbiamo rivisto così gli accordi presi nel 2015.

 

Di quali nuove prestazioni parla?
Per quanto concerne l’assegno ordinario, si è deciso di unificare un importo unico pari a 1199 euro lordi, eliminando le differenze legate alle soglie retributive. La prestazione, sottolineo, può essere concessa per massimo 26 settimane nel biennio mobile.
La misura più sostanziale, però, riguarda la staffetta generazionale. Questa novità permetterà ai lavoratori e alle lavoratrici di ridurre il proprio orario di lavoro nel limite massimo del 50%. Le aziende che richiedono questo intervento saranno obbligate ad assumere un lavoratore di età inferiore ai 35 anni, che andrà a compensare la parte rimanente dell'orario di lavoro.
Proprio per questo motivo, il Fondo si rivolge al lavoratore che, per propria decisione, ridurrà sia l'orario di lavore che, contestualmente, lo stipendio, garantendo a questo la stessa contribuzione previdenziale che riceverebbe a ‘tempo pieno’.
Questa misura è stata introdotta, da una parte, per alleggerire il lavoro a chi nell’arco di 36 mesi andrà in pensione; dall’altra, per aprire nuovi spazi occupazionali alle giovani generazioni. Per accedere alla staffetta generazionale, quindi a questa prestazione, l’azienda dovrà stipulare un accordo sindacale – con le rappresentanze unitarie o aziendali (laddove presenti), oppure tramite le organizzazioni sindacali territoriali - che la regolerà.

Grazie a questa misura si permette ai giovani di entrare nel mondo del lavoro, riducendo il carico ai lavoratori prossimi alla pensione

Lei stesso ha partecipato in prima persona alla stipulazione dell’accordo, ci spieghi come è partita l’idea di ampliare i compiti del Fondo di solidarietà…
Inizialmente l’idea è arrivata dalle organizzazioni sindacali. Come CGIL-AGB ci siamo impegnati principalmente nella stesura del testo; il nostro impegno è stato finalizzato a porre le basi per portare avanti queste misure anche quando, si spera, l’emergenza da Covid-19 sarà terminata.
Per realizzare questo accordo sono state coinvolte tutte le parti sociali e, in particolare, anche l’assessore provinciale Philipp Achammer, il quale ha creduto molto in questo progetto e lo ha sostenuto fino alla sottoscrizione.

Perché è importante continuare a lavorare in questa direzione?
É fondamentale. Grazie all’assegno ordinario, durante i periodi di crisi,  viene offerto un sostegno economico ai lavoratori dei settori interessati. Parallelamente, attraverso l'introduzione di una staffetta generazionale, i giovani hanno la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro e, allo stesso tempo, chi è prossimo alla pensione si vede ridurre il carico di lavoro nell’arco degli ultimi tre anni. In conclusione, credo che questi siano strumenti necessari per accompagnare al meglio il mercato del lavoro, anche del nostro territorio, soprattutto alla luce del difficile periodo che stiamo attraversando.

 

Autore: Andrea Dalla Serra