Kultur | Salto Weekend

Da Londra a Venezia

Sulle tracce di William Turner in una mostra temporanea al MMM Firmian, dove si possono ammirare le “Growing Mountains” di Hiroyuki Masuyama, sotto forma di luci e colori
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Foto: Salto.bz

“Voglio esprimere i ricordi delle persone e le atmosfere ambientali con l’uso della fotografia”, afferma Hiroyuki Masuyama, artista e fotografo giapponese, classe 1968, che vive e lavora a Düsseldorf, nel video da vedersi nella mostra “Growing Mountains. Masuyama” attualmente presente nella grande Torre al Messner Mountain Museum Firmian aperta fino all’8 novembre 2021. “Mi interessano i cambiamenti nel corso del tempo e gli spostamenti di oggetti nello spazio”, aggiunge e scopriamo che i suoi mezzi di espressione sono soprattutto la pittura, il disegno, la scultura, la fotografia e il video. Infatti, lui, che aveva creato un suo videoautoritratto unendo i vari scatti realizzati durante la sua crescita chiamandolo “Family Portrait”, ha voluto poi sperimentare il passar del tempo a livello spaziale durante un volo in aereo: a Firmian vediamo quello da Londra a Venezia “racchiuso” in una immagine luminosa lunga 15 metri. Come è riuscito a realizzare un tale capolavoro della fotografia?  


Durante il volo aveva scattato una foto ogni 20 secondi dal finestrino, dove era seduto, per cui la velocità dell’aereo ha “mosso” la macchina fotografica di un certo numero di chilometri prima di ogni scatto successivo. Masuyama aveva raccolto all’incirca 500 fotogrammi del paesaggio visto dall’alto, immagini che ha poi unito in modo digitale per creare quella visione della terra della durata intera del volo, racchiudendo in quei 15 metri di fotografia panoramica spazio e tempo. La visione è davvero affascinante, sprizzando da quella immagine quella luce particolarmente intensa di quell’altezza nel cielo. mentre osserviamo il segno dei vari tratti geografici, a partire dalla costa inglese, passando per il canale di Dover, la Germania, le altezze dei monti delle Alpi fino alla laguna veneziana.


Perché il volo da Londra a Venezia e non quello da Francoforte a Tokyo che aveva digitalizzato nel 2003? Masuyama è un attento osservatore della natura e delle sue atmosfere, infatti, ha già riprodotto quelle r/accolte nelle altitudini di certe montagne delle Alpi, tra cui il Matterhorn o il Mont Blanc, agendo in modo simile ma diverso: qui ha scattato diverse immagini nel corso di giornate per poi unirle sulla base della silhouette precisa della montagna in modo da riprodurre visivamente le emozioni che aveva fatto scattare in lui quella visione. È in quella occasione – forse – che gli era venuta l’idea di confrontarsi con un maestro della luce e delle sfumature dei colori fissate nei quadri del periodo romantico: il pittore inglese William Turner che aveva vissuto nell’Ottocento. Masuyama aveva studiato vari suoi quadri realizzati nei diversi luoghi in Europa, dipinti prima di ritirarsi poi in un paesino sulla costa inglese, e aveva deciso di seguire le sue orme, ripercorrendo a piedi lo stesso percorso compiuto da Turner nel corso degli anni tra il 1819 e il 1845: da Londra a Venezia, passando per Coblenza, Heidelberg, Luserna, Zermatt, Como e altre tappe.


Si era posizionato con la sua macchina fotografica nell’esatto punto, dove Turner molti anni prima aveva piazzato il suo cavalletto per dipingerne luci e impressioni formali, scattando le stesse identiche immagini che avrebbe poi elaborato al computer per aggiungere loro quelle esatte atmosfere particolari che aveva intravisto quel massimo esponente della pittura romantica inglese di cui a tutt’oggi si ammirano i paesaggi fatti di luce e colori.


Ecco perché nelle dimensioni ridotte di un rettangolo che misura una trentina di centimetri per una ventina di altezza possiamo ammirare quelle “vedute” storiche ricreate dal nostro maestro contemporaneo delle tecnologie odierne che oscillano tra fotografia e grafica al computer. Stupende! Passiamo dalla “Kussnacht” (La notte dei baci) sul lago di Luserna al “Ponte del Diavolo” vicino a Andermatt, entrambi in Svizzera, fino a Palazzo Balbi sul Canal Grande a Venezia, egualmente maestosamente riprodotto nella sua luce di allora. 


Tra le immagini luminose di Masuyama, di cui possiamo ammirare anche la “sua” visione del Mont Blanc creata nel 2005, troviamo i rilievi geografici dei 14 Ottomila conquistati da Reinhold Messner nelle fascinose sculture di Wolfgang Pusch: i suoi bassorilievi riproducono la visione dall’alto di quegli ammassi di monti nell’Himalaya con tutti i loro particolari, dalle alte punte dei vari Mont Everest, K2 o Gasherbrum alle valli e ai piccoli laghi nel mezzo.


Pusch aveva questa passione della cartografia delle montagne sin da piccolo, per cui aveva studiato geodesia e tecniche di informazione geografica all’università della Bundeswehr tedesca, per poi perfezionare il suo know how pratico con altri studi particolari, in modo da riuscire a realizzare questi splendidi bassorilievi in piano che sono altrettanto intriganti, quanto le orizzontali immagini di spazio-tempo del giapponese Masuyama.