Politik | Brennero

Senza barriere si può

Il Ministro degli esteri Gentiloni incontra il Landeshauptmann Kompatscher. “La collaborazione fra Austria e Italia può scongiurare la chiusura del confine al Brennero”.

“Siamo fiduciosi che attraverso la collaborazione degli Stati europei si possano trovare soluzioni che non prevedano alcune barriere o controlli all’interno dell’UE, e per raggiungere tale obiettivo ognuno deve fare la sua parte in termini di registrazione dei richiedenti asilo e di ripartizione degli stessi all’interno del territorio”. Da settimane, ormai, il presidente della Provincia Arno Kompatscher ripete instancabilmente queste parole tentando di arginare i timori collettivi riguardo la possibile chiusura della frontiera del Brennero da parte dell’Austria. Una posizione, quella del Landeshauptmann, ribadita anche ieri (6 maggio) nel corso dell’incontro con il ministro degli esteri Paolo Gentiloni giunto a Bolzano per chiudere la campagna elettorale del centrosinistra.

Dopo un colloquio privato - a Palazzo Widmann - durato circa mezz’ora insieme al sottosegretario Gianclaudio Bressa e l'assessore Christian Tommasini, oltre a un briefing con il prefetto Elisabetta Margiacchi, le due autorità si sono poi concesse ai giornalisti. “Il Brennero è un confine particolare, simbolo di divisione prima e di riunificazione poi con il superamento dei nazionalismi in un'ottica europea di unificazione e collaborazione transfrontaliera” ha ricordato Kompatscher sottolineando che “al momento non sussiste alcuna necessità di adottare misure straordinarie vista l’attuale consistenza dei flussi migratori”. Nel contempo il governo italiano e lo stesso Ministero degli esteri è impegnato a cercare un’intesa europea per aprire un dialogo costruttivo con la Libia e i paesi del Nord Africa.

Il Ministro ha poi confermato che la situazione attuale non è tale da prevedere controlli né tantomeno chiusure dei confini che in ogni caso sarebbero contrarie ai principi di Schengen, “occorre quindi - ha spiegato Gentiloni - continuare a insistere sulla collaborazione fra Italia e Austria e in generale sulla mobilitazione di tutta l’Europa al fine di gestire i flussi migratori in modo civile e umano scongiurando le tensioni fra i vari paesi dell’UE”. E ancora: “La suddetta collaborazione fra italiani e austriaci renderà irrealistico e inutile qualsiasi prospettiva di intensificazione dei controlli, specie in un luogo come quello del Brennero”. Soffermandosi ancora sul tema Alto Adige il Ministro ha sottolineato l’importanza dell’autonomia altoatesina, “un modello riconosciuto e apprezzato in tutta Europa, e una grande conquista storica che non può essere messa in discussione dalle contingenze. Il lavoro degli ultimi decenni -  ha infine dichiarato Gentiloni - ha trasformato una zona di conflitti e tensioni in una di dialogo e prosperità, un valore che non può essere disperso”. Durante il comizio in piazza il Ministro ha ribadito l'auspicio di un'intesa con l'Austria ricordando che “sono più i profughi che entrano da Tarvisio di quelli che escono dal Brennero”, i migranti giunti in Italia quest'anno, infatti, rispecchiano i numeri del 2015.