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L'arte del torchio

Xilografie da Dürer ai tempi nostri: Il 9 febbraio si inaugurerà al Museo Civico di Brunico la mostra. In esposizione più di 80 xilografie.
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Foto: Museo civico di Brunico

Ma che cos' è precisamente l'arte del torchio?
Innanzitutto un disegno viene posto su una matrice di legno per inciderlo con l'ausilio di una sgorbia o del coltello. Saranno necessari almeno due intagli per ottenere nell'incisione finale delle linee ben visibili sulla carta. Nella xilografia l'inchiostratura avviene sulle superfici risparmiate nell'intaglio, che segue il disegno riportato attraverso il decalco. Successivamente si imprime la matrice inchiostrata sul foglio attraverso l'utilizzo del torchio. A seconda del taglio, viene fatta una distinzione tra la tecnica di incisione su legno di filo - applicata da Albrecht Dürer - o l'intaglio su legno di punta. Le superfici colorate sono strutturate da contorni interni bianchi. Per le stampe a più colori, è necessaria una xilografia e una stampa separata per colore, a meno che non vengano successivamente colorate a mano. I diversi strati sono stampati sullo stesso foglio e si completano o si sovrappongono.

Nella incisione in linoleum saranno adottate svariate tecniche. Una variante della incisione a legno è la cosiddetta xilografia di testa o nuova xilografia che utilizzerà matrici di legno molto duro e tagliate in senso perpendicolare alla venatura, con queste caratteristiche le matrici, difficili da lavorare, riescono tuttavia a realizzare tirature anche molto elevate. Dalla fine del XIV secolo in poi la diffusione dell'immagine era arrivata al suo apice grazie all'invenzione e la produzione della carta. Inizialmente erano molto richieste le stampe a pagina singola per l'arricchimento personale (cioè da collezionismo) con temi religiosi per immagini devozionali e di ritratti di santi e dei santi ausiliatori. In seguito, questa tecnica di stampa, cioè la riproduzione a torchio, è stata utilizzata anche come mezzo di comunicazione privato e pubblico. Dal 1430 l'incisione su rame (rotocalco o acquaforte) sostituí spesso la xilografia e nel 1450 Johannes Gutenberg realizzó il tipo di stampa (a caratteri mobili, inizialmente senza illustrazioni), che rivoluzionó la riproduzione del libro.

La mostra inaugurata dal Museo Civico cerca quindi di illustrare il periodo di sviluppo della stampa dal Medioevo al presente. Le opere al torchio esposte in questa retrospettiva dedicata all'arte dell'incisione in Europa sono eseguite da artisti di fama come Michael Wolgemut (1434 - 1519) ed il suo ancora più celebre allievo Albrecht Dürer (1471 - 1528). Tra l'altro Dürer fu uno die primi a segnare le sue opere, quindi si definisce lui stesso autore nonché titolare dei diritti d'autore.
La xilografia invece ebbe una forte fase rinascimentale nell'espressionismo tedesco. La stampa moderna e contemporanea è stata introdotta da artisti provenienti da Francia, Norvegia e Svizzera. Importanti rappresentanti, quindi come Paul Gauguin (1848 - 1903) e Edvard Munch (1863 - 1944) che presentano innovazioni tecniche e formali e metodi originali al torchio. A loro volta invece artisti come Felix Vallotton (1865 - 1925) si lasciano ispirare dalla xilografia giapponese. L'espressione divenne un forte dispositivo stilistico artistico. Già nel 1906 il gruppo di artisti "Brücke" organizzó un'importante mostra di xilografia a Berlino. A loro volta sono seguiti da artisti e coetanei del contemporaneo che riprendono le forme dei loro predecessori, ma ripropongono la xilografia con nuovi stili. HAP Grieshaber (1909 - 1981), è uno di questi innovatori, noto anche come il restauratore della xilografia. Attraverso una sperimentazione aperta sviluppa qualcosa di indipendente per la scrittura e l'immagine. Il carattere espressivo della stampa divenne un forte elemento stilistico ed artistico. Da questo momento nell'arte della stampa nasce una nuova riflessione su linea, superficie, spazio, colore, tempo e movimento e le possibilità artistiche vengono espanse.