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“Gatterer? Dovrebbe essere più prudente”

Il sindaco di Bolzano Caramaschi conferma. “Per quanto ci riguarda non ci sono dubbi: il trasporto pubblico urbano resterà in gestione a Sasa”.
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Foto: Foto: Salto.bz

Nei giorni scorsi l’amministratore delegato di Sad aveva attaccato il Comune di Bolzano, criticando la scelta del capoluogo di confermare Sasa quale interlocutore privilegiato per la gestione del trasporto pubblico anche in futuro. Le critiche di Gatterer erano legate al fatto che, dati alla mano, la sua offerta alla Provincia avrebbe consentito alla mano pubblica di risparmiare 4 milioni all’anno, 40 milioni in 10 anni, e giù di lì. 

Il sindaco di Bolzano ha quindi colto l’occasione della tradizionale conferenza stampa del lunedì, volta ad illustrare le principali decisioni prese dalla giunta comunale, per rispondere a tono a Gatterer. Illustrando quali sono le ultime notizie in merito all’orientamento ed alla strategia del capoluogo altoatesino per quanto riguarda la gestione del trasporto pubblico urbano prossimo venturo. 

Caramaschi innanzitutto ha ricordato che Gatterer fa riferimento a “proposte fatte alla Provincia” e in merito alle quali “sarà la Provincia a decidere”. 
Il sindaco del capoluogo ha quindi confermato che ormai è quasi tutto pronto per la trasformazione di Sasa in società in-house dei comuni di Bolzano, Merano e Laives, con il l’entrata nella società anche da parte della Provincia

“Lo statuto è pronto, dobbiamo vederlo insieme a Laives e Merano, prima di passare in autunno in consiglio comunale. Dal quale però già l’anno scorso avevo avuto una raccomandazione a muovermi in questa direzione.”

In merito ai presunti 4 milioni di risparmio annui se il trasporto pubblico urbano venisse affidato a Sad invece che a Sasa, Caramaschi ha risposto seccamente: “si tratta di conti fatti da Gatterer, ma lui però non conteggia i danni degli scioperi, che si verificano alla Sad e non alla Sasa”. 
Se una società è in-house e totalmente pubblica, il servizio può essere affidato direttamente, senza gara, è la legge a dirlo”, ricorda il sindaco di Bolzano. Ed il giudizio di Caramaschi su Sasa è positivo su tutta la linea (“si tratta di un piccolo gioiello, la società svolge il suo servizio molto bene”). Replicando con l’argomento più semplice del mondo al presunto minor costo di Sad al chilometro (“loro parlano di chilometri fuori città, che sono una cosa ben diversa da quelli nel traffico, come ogni automobilista sa bene”). 

Renzo Caramaschi poi non manca di ricordare che se si andasse in gara con ogni probabilità non ci sarebbe solo Sad a candidarsi per svolgere il servizio del trasporto pubblico urbano nei principali centri della provincia di Bolzano (“possono arrivare anche dalla Francia”). 

“Non insegno niente a nessuno, ma se fossi in Sad mi concentrerei sul lavoro che devono fare. Sento tanta insoddisfazione in giro, sulle subconcessionarie, tra i dipendenti. Non basta avere il pallottoliere in mano.”

“Tant’è vero che ora anche per il tram stiamo pensando ora a progettare con la Sasa”, aggiunge Caramaschi gettando ulteriore benzina sul fuoco. E precisando di far riferimento alla linea 2 (“quella interna”), ma ipotizzando che in prospettiva il discorso potrebbe riguardare anche la linea che collega l’Oltradige con Bolzano, attualmente servita dal metrobus. 

“Io sono contrario alle forme di sfruttamento. Se continui a tirare la corda poi il servizio peggiora e aumentano gli incidenti.”

Il sindaco di Bolzano Caramaschi conclude la sua presa di posizione rivolgendo direttamente un ‘consiglio’ all’amministratore delegato di Sad. 

“Gatterer dovrebbe essere meno irruento. Avevo degli incontri programmati con lui, ma poi è uscito un suo comunicato. E allora gli incontri li abbiamo annullati. Se lui vuol fare la guerra la faccia. Io di carattere sono prudente, però…”

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Faber Simplicius Di., 08.08.2017 - 08:35

Il Sig. Gatterer ha un carattere diciamo "ruvido" e su questo non ci sono dubbi.
Tuttavia più di un dubbio sorge sull'operazione SASA, come su tutte le altre simili operazioni (A22 in primis), con le quali al solo scopo di evitare una gara per l'affidamento del servizio si trasformano queste società già pseudopubbliche in società in house, a capitale interamente pubblico, le cui perdite saranno conseguentemente e sempre ripianate dal socio pubblico (mi riferisco qui alla SASA e non all'A22, la gallina dalle uova d'oro....)
E questo particolare viene spesso omesso.
Se il servizio di SASA è così eccellente non si dovrebbe avere paura di affrontare una competizione con altri operatori del settore. Oppure l'ente pubblico non è in grado di preparare e gestire una tale gara??

Di., 08.08.2017 - 08:35 Permalink