Politik | Il nuovo Parlamento

Parla l'Onorevole

Prima uscita da deputato di Filippo Maturi: “Andrò a Roma per rappresentare il nostro territorio e difendere l'autonomia”.
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Foto: Foto: Salto.bz

Nella saletta del Comune in cui sono raccolti i testi giuridici va in scena la prima conferenza stampa indetta dalla Lega per presentare al mondo il nuovo deputato, l'Onorevole Filippo Maturi, appena eletto nel collegio proporzionale Lazio 2/01 grazie al posto lasciatogli da Barbara Saltamartini. Un miracolo, per certi versi, ed è infatti un po' con l'aria del miracolato – “con quella faccia un po' così, con l'espressione un po' così che abbiamo noi, prima di andare a Roma” – e con il vestito buono della festa (ma per Maturi ogni giorno è un giorno di festa, da questo punto di vista) che adesso lui sta a lì, a godersi la presenza della stampa e, come si diceva un tempo, i flash dei fotografi.

Siamo i leader del Centrodestra

Prima di prendere la parola, però, parlano gli altri. Il commissario provinciale Massimo Bessone traccia un rapido esame del voto di domenica, rimarca il successo su tutto il territorio (“non c'è paese in cui non ci abbiano votato”), sottolinea il rapporto diventato di forza con il partito di Silvio Berlusconi (“noi adesso siamo i leader del Centrodestra”) e ostenta sicurezza anche nei confronti della Svp in vista delle provinciali (“non ci presenteremo col cappello in mano, vogliamo essere un interlocutore paritario”). Ovvio poi il tributo al Capitano: “È chiaro che senza Matteo Salvini questi risultati non sarebbero stati possibili”. L'assessore di Laives Giuliano Vettorato porta il suo contributo lodando l'amministrazione della quale è rappresentante, rivendica la competenza dimostrata in ambito sociale (“siamo meglio della sinistra”) e sciorina i dati che pongono ormai la Lega in evidenza a tutti i livelli (un po' come se l'esperimento di Laives non attendesse altro che di essere replicato ovunque). E sempre a proposito di Laives, Vettorato ci tiene anche a far sapere che il caso di legionella denunciato a proposito del complesso Ipes di via Noldin è circoscritto e l'acquedotto non presenta problemi. Esauriti i preliminari, ecco finalmente il turno del deputato, dell'Onorevole, di Maturi.

 

Abbiamo superato la dicotomia tra italiani e tedeschi

Ho chiesto di fare qui la conferenza stampa – esordisce – perché sono consigliere comunale di questa città e intendo mantenere la carica, per dare un segnale: sarò il rappresentante del territorio a Roma, visto che il Pd ha tradito il gruppo linguistico italiano. Potrei dire che la mia candidatura fuori porta è stata un atto di legittima difesa”. Solo l'attacco tradisce però la sicumera sfoggiata di solito nei social network, e i toni si stemperano subito in un eloquio da modesto neofita: “Ovviamente dovrò ancora verificare i ritmi di lavoro, le tempistiche. Non dovessi farcela a mantenere il duplice impegno cederò volentieri il posto di consigliere comunale a Kevin Masocco”.

Per quanto riguarda l'analisi politica, Maturi interpreta i risultati elettorali come un segnale dato dalla popolazione altoatesina in vista del “superamento della dicotomia tra italiani e tedeschi”: “Come è stato già detto dal nostro commissario provinciale, la Lega è stata votata ovunque e questo dimostra che chi è radicato sul territorio viene premiato. Abbiamo preso il doppio delle preferenze di Forza Italia, noi siamo perciò il Centrodestra a cui guarda tutta la popolazione, non solo quella che parla italiano”. Per fortuna non cita Alexander Langer (quello in genere viene citato da Michaela Biancofiore, sempre a sproposito), ma il messaggio è chiaro: “La Lega è un partito che ha l'autonomia nel proprio DNA, e avremo una posizione aperta con tutte le parti che la vogliono tutelare e ampliare”. Alla domanda su come egli abbia intenzione di muoversi all'interno del suo nuovo e vasto campo d'azione, il tono si abbassa ulteriormente, divenendo quasi servile: “Sono a disposizione del partito, farò quello che mi verrà chiesto”.

Di alleanze parleremo in autunno, quando i tempi saranno... Maturi

Finito il giro di dichiarazioni, si affrontano temi di attualità. Spicca quello relativo al doppio passaporto, tornato nelle ultime ore ad agitare le acque del dibattito pubblico, non solo locale. La posizione del nuovo Onorevole non è dirompente: “Ho già detto che la priorità è difendere l'autonomia. Ritengo che la discussione sul doppio passaporto non ci aiuti, in questo senso. Potrebbe anzi addirittura fornire argomenti a chi ne vuole minare l'impianto, perché crea cittadini di serie A e di serie B, rompe insomma l'equilibrio, ledendo addirittura la norma della proporzionale”. Richiesto di dare più precise informazioni su questo punto (“perché il doppio passaporto minerebbe la proporzionale, Onorevole Maturi?”), il deputato si smarrisce e ripete quello che ha appena finito di dire: “perché minerebbe gli equilibri...”. La conferenza termina poi con una battuta studiata a tavolino: “Per adesso comunque è presto per illustrare quello che farò o faremo, per esempio non posso dirvi nulla a proposito delle eventuali alleanze in vista delle elezioni provinciali, come già ci viene chiesto. Ne riparleremo in autunno, quando qui si raccolgono le mele e i tempi saranno... Maturi”.

 

 

 

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Martin B. Sa., 10.03.2018 - 10:22

"Abbiamo superato la dicotomia tra italiani e tedeschi": nur weil mangels Alternativen ein deutscher Oppositionsvertreter sie empfohlen und dann auch teils von Südtirolern gewählt wurden, heißt das noch lange nicht, das in Ihren Konsenskreisen (oder auch außerhalb) es ein "Miteinander" der lokalen Sprachgruppen gibt.

Sa., 10.03.2018 - 10:22 Permalink