Politik | La polemica

Incarico “incestuoso”

Nuovo capitolo della “saga Puglisi”. Urzì presenta un’interrogazione alla Provincia per chiedere tutti gli atti ufficiali: “Si valuti l'azzeramento delle procedure”.
Francesca Puglisi
Foto: Facebook

Le opposizioni non mollano. Il noto caso dell’ex senatrice Pd Francesca Puglisi scelta per “migliorare l’immagine dell’Alto Adige”, del resto, è una sponda fin troppo golosa e, a quanto pare, ancora “remunerativa”.

La lunga scia di polemica viene ora corroborata da un’interrogazione urgente di Alessandro Urzì (L’alto Adige nel cuore) alla Provincia al fine di ottenere chiarezza sulla trasparenza delle procedure dal momento che lo “scandaloso incarico” assegnato a Puglisi (ma non ancora accettato), su cui “gravano ombre pesantissime che inciderebbero sulla sua legittimità”, rischia di “svelare un clamoroso intreccio di interessi (‘incestuoso’ intreccio di interessi) nelle scelte sulle nomine e gli incarichi della Provincia”.

 

Pietra dello scandalo la presunta attuale relazione sentimentale dell’ex parlamentare con l’attuale senatore Gianclaudio Bressa, eletto alle scorse elezioni politiche del 4 marzo 2018 in Alto Adige “esclusivamente grazie al sostegno delle forze politiche che compongono l’attuale giunta provinciale”, sottolinea Urzì che poi precisa: “Solo per questa ragione il dettaglio viene citato come rilevante, sul piano perlomeno di opportunità o ‘contiguità politica’, o possibile condizionamento ambientale”. Si chiede inoltre conto del perché si sia “fatto di tutto per evitare che ci fosse una più ampia partecipazione da parte dei numerosissimi candidati potenziali” e il motivo per cui l’incarico sia stato dato in deroga al possesso del patentino di bilinguismo.

 

I punti dell’interrogazione

 

Ecco cosa domanda il consigliere Urzì nel documento presentato alla Provincia:

 

1.      per quanto tempo il bando sia stato pubblicato sui siti istituzionali della Provincia (a quale indirizzo e con quale evidenza) e quale documentazione informatica probante possa essere prodotta a riguardo;

2.      perché non sia stata fatta una adeguata promozione del bando, eventualmente pubblicandolo su testate locali o attraverso aggregatori di offerte di lavoro, considerata l’esigenza di favorire la più ampia partecipazione alla selezione utile all’individuazione del profilo più adeguato per un compito così delicato;

3.      quale attenzione sia stata rivolta alla trasparenza nella pubblicità del bando;

4.      quali siano le competenze maturate in sede locale della Sig.ra Puglisi in fatto di comunicazione e marketing;

5.      se il bando prevedeva il possesso del patentino di bilinguismo quale sia la ragione per cui la scelta sia ricaduta su una personalità priva del suddetto patentino;

6.      come si giustifichi l’affidamento di una campagna “simpatia” a favore dell’Alto Adige ad una personalità totalmente estranea al territorio provinciale, ed alla conseguente conoscenza delle dinamiche e tradizioni locali;

7.      se non si ritenga sussistere un problema di opportunità (già precedentemente richiamata) per l’assunzione da parte della giunta provinciale di una delibera di cui ha beneficiato un rappresentante politico di alto profilo (già parlamentare solo fino a pochi giorni fa) espressione di una componente politica della medesima giunta provinciale che ha concorso, con il sostegno dalla seconda componente della medesima giunta provinciale all’elezione lo scorso 4 marzo del compagno di vita della medesima ex beneficiaria degli effetti derivanti dalla delibera sopra richiamata;

8.      quale fosse il nominativo del secondo candidato iscrittosi al bando e quale curriculum avesse presentato (se ne chiede copia);

9.      se  non si ritenga per tutti i sopra citati elementi la delibera viziata o eccessivamente discutibile e quindi se non si ritenga di verificare la possibilità di bandire un nuovo bando, garantendo informazione ampia e trasparenza, e rispetto dei requisiti richiesti..

Si richiede anche copia del bando sopra richiamato.