Chronik | Bolzano

Hotel Città, inizia l’era Podini

La firma con il sindaco per la concessione ventennale dell’albergo in piazza Walther. La società Ph Hotel dei Podini riqualifica la struttura. “Riaprire al più presto”.
Giovanni Podini, Renzo Caramaschi
Foto: Comune Bz

Per il sindaco Renzo Caramaschi, riconfermato alle ultime elezioni comunali, è una riga da spuntare nel programma elettorale. Una promessa finora mantenuta, almeno nei passi preliminari: quella cioè di ridare nuova vita all’hotel Città, chiuso da quasi un anno in attesa di ristrutturazione e nuova gestione.

 

La firma per la nuova gestione

 

Venerdì 8 gennaio in municipio a Bolzano è avvenuta la stipula formale della concessione-contratto con la quale il Comune ha affidato per i prossimi vent’anni il proprio gioiello, appunto lo Stadthotel, alla società Ph Hotel srl del gruppo Podini, vincitrice dell’apposita asta effettuata il 24 settembre scorso. L’obiettivo dichiarato dell’amministrazione, a cui i nuovi gestori dovranno attenersi, è far tornare la struttura “agli antichi fasti”.

 

 

La firma del contratto con tanto di immagini a suggellarla è avvenuta alla presenza del sindaco Caramaschi, di Giovanni Podini, responsabile della holding, di Luis Walcher, vicesindaco, e Stefano Fattor, assessore comunale al patrimonio.

La stipula, riepiloga il municipio, ha concluso l’iter dell’asta bandita lo scorso giugno ed esperita il 24 settembre scorso nella sala di rappresentanza del Comune. L’immobile in questione, subito dopo la firma del contratto, è stato consegnato anche materialmente dai funzionari del Comune all’amministratore delegato della PH Hotel ed ai tecnici incaricati da quest’ultima per avviare al più presto le attività previste contrattualmente a carico della società affidataria.

 

 

Obiettivo, riaprire il “prima possibile”

 

La struttura datata 1913, “realizzata dai fratelli Ludwig in stile neobarocco”, negli anni entrata nel patrimonio comunale, contiene un albergo, un bar, un ristorante e un centro wellness. L’affidatario che subentra alla famiglia D’Onofrio (responsabili dal 2001 al 2020), come disposto dal bando è tenuto ad impegnarsi anche finanziariamente per la riqualificazione dell’edificio, posto sotto tutela storico-artistica. Sono necessari, precisava l’avviso, “un importante intervento di ristrutturazione nella parte impiantistica, l’installazione di un nuovo ascensore e la ristrutturazione dei bagni ai piani dell’albergo”. Miglioramenti individuati per adeguare l’offerta del “Città” a quella delle migliori strutture di Bolzano e dintorni, con il vincolo di non scendere sotto l’attuale classificazione “tre stelle superior” e di mantenere la qualità dell’offerta di bar e ristorante allo stesso livello di quella dell’hotel.

Ora l’obiettivo, conclude l’amministrazione, è “riaprire quanto prima possibile l’importante struttura alberghiera a beneficio della comunità cittadina, dei turisti e dei visitatori che si fermano in città”. Covid permettendo.