Gesellschaft | quartieri

A Bolzano arriva la Rivista Casanova

Nasce al Casanova, da un’idea di tre studentesse universitarie, una rivista a grandezza d’uomo dedicata a fronteggiare gli stereotipi sulla zona “periferica” della città.
Rivista Casanova
Foto: Rivista Casanova

Dai fatti agli eventi, dalle interviste alle immagini; lo spazio che verrà, a breve, allestito nella zona del Casanova vuole mostrare i lati positivi di un quartiere a cui, forse troppo spesso, vengono attribuite connotazioni negative che contribuiscono alla formazione di alcuni ‘luoghi comuni’.

L’idea di creare una rivista mobile è arrivata da Carola Kurz, Iske Conradie e Maria Pasqualini, tre studentesse della facoltà di Eco-Social Design presso la Libera Università di Bolzano che hanno trascorso, in collaborazione con Officine Vispa, un periodo al Casanova.
“Qui – racconta Maria Pasqualini – abbiamo potuto capire quali fossero i problemi e i bisogni dei residenti della zona interfacciandoci direttamente con loro. Il Casanova viene spesso raccontato come un quartiere periferico pericoloso, durante il tempo trascorso qui, però, non abbiamo avuto affatto questa impressione e, infatti, attraverso questa iniziativa vogliamo mettere in luce le bellezze di questa parte della città.”

Desideriamo far conoscere le unicità del quartiere offrendo un'opportunità

 

“La nostra rivista – prosegue Iske Conradie – diventa così uno spazio pubblico dove sarà possibile consultare del materiale reso disponibile da chi conosce o vive al Casanova.”

L’iniziativa è caratterizzata infatti dal coinvolgimento attivo da parte della cittadinanza.
“Abbiamo notato che al Casanova non esiste una piattaforma di comunicazione. Il quartiere è giovane e non ha ancora una vera e propria identità che, invece, si sta costruendo con il tempo. La nostra rivista sarà allestita inizialmente in Piazza Pichler, ma essendo ‘mobile’ potrà essere spostata tra i ‘palazzi’ venendo così esposta a tutti” ha spiegato Pasqualini.

L’allestimento misura 1,50 metri d’altezza e 1,10 metri di larghezza, il contenuto è offerto direttamente dalle persone e, come tengono a sottolineare le organizzatrici: “sarà presentato senza filtri. Desideriamo, inoltre, che questo progetto prosegui in futuro, anche senza il nostro contributo, diventando così un qualcosa che rimanga nel tempo e che sia parte integrante del quartiere, offrendo delle opportunità a chi ci abita.”

Per contribuire alla realizzazione del progetto è sufficiente inviare i propri contenuti - immagini, poesie, testi e altro - alla mail [email protected] .