Umwelt | L'appuntamento

A piedi contro i pesticidi

Il 19 maggio al lago di Caldaro WWF Bolzano e Initiativgruppe Unterland organizzano una camminata “per un’agricoltura rispettosa delle persone, dell’ambiente e del clima”
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Foto: Legambiente

L’alternativa alla monocoltura della mela in Alto Adige e all’uso massiccio dei fitofarmaci c’è. Ne sono convinti WWF Bolzano e Initiativgruppe Unterland che, con l’appoggio delle associazioni Ambiente e Salute, Arbeitsgemeinschaft Lebenswertes Unterland, Associazione per l’Agricoltura Biodinamica, Associazione Biologi Alto Adige, Centro Tutela Consumatori Utenti, Dachverband fuer Natur-und Umweltwschutz, Demeter Italia, GASlein (Gruppo di Acquisto Solidale di Merano), Heimatpflegeverband Südtirol, Italia Nostra Bolzano, La via di Malles, Legambiente Bolzano, MahlZeit – coltiviamo la vita – deboriada, Unione Coltivatori Alternativi, anche per quest’anno organizzano una camminata simbolica domenica 19 maggio 2019 al lago di Caldaro, in contemporanea con le “Marce Stop Pesticidi” nelle provincie di Treviso (Cison-Follina), a Verona, Trento e Udine (Codroipo). 

 

Un’altra opzione

 

Alla base dell’iniziativa l’intento di proporre un altro modello di agricoltura, come l’agricoltura biologica e biodinamica, la permacultura, i biodistretti e le filiere corte. “Vogliamo inoltre sostenere produzioni di alimenti diversificate che in questi anni hanno dimostrato di saper coniugare il rispetto per la salute pubblica e l'ambiente, producendo alimenti sani e posti di lavoro, valorizzando la varietà dei prodotti locali e tutelando la salute pubblica. È nostra intenzione offrire spunti e proposte per una equilibrata coesistenza tra uno sviluppo sostenibile e la capacità di creare valore economico, in dialogo con tutti i portatori di interesse” spiega in una nota Luigi Mariotti del WWF locale.

La salute collettiva a rischio è il punto su cui le associazioni insistono: “Le persone che vivono e lavorano nelle aree dove si pratica l’agricoltura intensiva, caratteristica delle monocolture, sono le più esposte alle sostanze chimiche-sintetiche, in particolare le donne in gravidanza ed i bambini. È scientificamente provato che queste sostanze possono contribuire al sorgere di diverse forme tumorali e alterare il sistema endocrino, con il conseguente aumento delle patologie correlate”. 

 

All’orecchio della politica

 

Con l'occasione il WWF e co. hanno formulato una serie di richieste ai rappresentanti politici locali, che possono essere così riassunte:

  • incentivare economicamente le produzioni agricole biologiche e biodinamiche che rispettano la biodiversità e le tipicità tradizionali locali, cioè di riconsiderare l'assegnazione delle sovvenzioni sulla base di criteri ambientali ben definiti;
  • di promuovere e finanziare l'agricoltura solidale, mercati contadini, consigli nutrizionali, il ripristino di centri di distribuzione locali, cioè ogni iniziativa atta ad avvicinare i produttori ai consumatori;
  • di iniziare entro il 2019 un progetto pilota basato sui principi della permacultura;
  • di inserire questo modello di agricoltura nei programmi didattici dei diversi Istituti Agrari;
  • di non togliere ulteriori terreni coltivabili all'agricoltura (sovranità alimentare);
  • di iniziare campagne di educazione ed informazione mirate, comprendenti agricoltura sostenibile, turismo e sanità, per avviare un cambiamento nelle abitudini dei consumatori.