Umwelt | Inquinamento aria

L'aria bolzanina e lo scandalo diesel

I dati forniti alla commissione mobilità del Comune riflettono perfettamente i risultati del “Dieselskandal”. Solo i più ingenui possono pensare che non sia così.
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Foto: Corriere dell'Alto Adige

I dati forniti nell’ultima seduta della commissione comunale consiliare mobilità hanno fatto notizia, come hanno riferito i quotidiani locali Alto Adige e Corriere dell’Alto Adige, ma, per chi segue il tema del “Dieselskandal” da ormai due anni, non è certo una sorpresa, soprattutto per coloro (pochi) che da anni denunciano tale situazione di aria fetida nel capoluogo.

Il tutto è presto detto. In estrema sintesi, stiamo subendo anche qui da noi il “Dieselskandal”. Abbiamo auto a gasolio che sono perfettamente a norma durante i cicli di omologazione, ma su strada hanno valori nettamente superiori. Ne ho scritto a luglio proprio su salto.bz ma ovviamente il tema non se l’è filato nessuno (o quasi). Posso anche capirlo, visto che più della metà degli automobilisti ha un’auto a gasolio, per tacere del traffico merci leggero che al 99% dispone di mezzi a gasolio ed altrettanto del traffico pesante merci a gasolio al 100%.

Teniamo quindi conto dell’enorme quantità di mezzi leggeri e pesanti che circolano nella nostra Provincia, bolzanini e pendolari sono altrettanto affezionati a questa trazione e… ci troviamo questi valori di NO2 in città.

Ora, se le auto sono “perfettamente legali”, cioè conformi alle prove di omologazione e quindi possono legalmente circolare, su strada la situazione è ben differente. Visto che bisogna sempre cautelarsi, più sotto alcuni dati forniti dalla Deutsche Umwelthilfe, una delle organizzazioni indipendenti che sta – a mio avviso giustamente – martellando da anni su questa situazione assurda. Questo servizio di “Patti Chiari” di RSI-LA1 spiega in modo chiaro la problematica.

Il “cerino acceso” nelle mani delle amministrazioni locali, cosa fare?

In Germania i blocchi del traffico potrebbero arrivare tramite la giustizia amministrativa fra qualche mese. Perché alla fin fine il “cerino acceso” ora se lo ritrovano in mano le amministrazioni locali che, di fronte ad uno scandalo di dimensioni colossali fra software illegali o/e furbate tecniche nonché prove di omologazione a cui credono solo i legislatori europei e nazionali, si trovano con la frittata fatta.

Quindi, con auto diesel “legalmente” pulite, le emissioni NOx anche con la normativa Euro 6 non sono calate, anzi. Col risultato che le indagini dell’APPA hanno confermato. Che non sono da sottovalutare, come ha cercato di fare il consigliere SVP Konder con dichiarazioni che ritengo semplicemente irresponsabili e pure ritenere di aspettare il rinnovo del parco veicoli fa capire che di quanto ho scritto in queste righe il consigliere non ne deve essere a conoscenza. Ma con gli slogan o battute di poche parole non si risolve di certo il problema, anzi.

Blocco totale dei mezzi a gasolio, una "tranvata salutare" ma... impossibile?

Per un calo drastico bisognerebbe… fermare tutti i veicoli diesel, camion e bus compresi (sui bus sapete come la penso e ora mi piacerebbe sapere come si giustificherebbe oggi l’acquisto, ad esempio, di 42 bus a gasolio nel 2012/13, per tacere della valanga di bus interurbani...). Appare una provocazione, ma non lo è. Perché la fonte sono quella tipologia di veicoli e qualsiasi altra soluzione sarà semplicemente alla stregua di un pannicello caldo. Per la A22 l’unica è di introdurre un drastico limite di velocità, 60 km/h per i camion, 90 km/h per le auto. Limiti più alti non servirebbero a nulla. E senza autovelox o tutor questi limiti sarebbero facilmente ignorati, ma si sa che i controlli sull'Autobrennero stanno antipatici alla politica visto che ogni tentativo in passato è stato rifiutato.

Certo i “cornuti & mazziati” nei fatti sono i/le cittadini/e che si sono fidati delle favolette sull’ecodiesel. Oggi solo pochi modelli diesel sono veramente “puliti”, ma vai poi a verificare effettivamente quali… al/la consumatore/trice verrebbe solo il mal di testa a cercare queste informazioni perché, per l’appunto, il problema sono stati (e lo sono tuttora) le omologazioni fatte sulla base di cicli di prova irrealistici sfruttando tutte le lacune (molte) della legislazione europea. Pensare di trovare queste informazioni nelle concessionarie è come… andare dall’oste e chiedere se il vino è buono.

Eppure la soluzione ci sarebbe

Si è tentato di mettere una “pezza” con un aggiornamento del software di quelle auto risultate equipaggiate con dei software illegali, ma la soluzione è molto controversa. E poi c’è chi l’update se lo fa pure disinstallare.

L’unica possibilità sarebbe quella di equipaggiare le auto con sistemi SCR con AdBlue che consentono addirittura di portare le auto diesel Euro 5 a rispettare la norma Euro 6 su strada. Cosa che in Germania non si è voluto fare, figuriamoci se lo si farà in Italia con tutti i lacci e lacciuoli della nostra Motorizzazione. Sono costi che giocoforza si dovrebbero riconoscere in qualche modo agli utenti, ad esempio con un contributo o un bonus fiscale visto che la responsabilità di questa situazione è da imputarsi, di fatto, al legislatore nazionale ed europeo.

La problematica dei sistemi anti-inquinamento disattivati o taroccati

Poi ci sono coloro che vanno in giro con sistemi taroccati o disattivati, come ha riferito di recente la trasmissione PlusMinus. Si calcola che in Germania siano il 10% del circolante. Un altro problema irrisolto che richiederebbe controlli tecnici che… non si fanno. Per cui è estremamente difficile capire l’entità del fenomeno. Hai voglia poi però di cercare di limitare le emissioni di NOx e di NO2.

Si avrà il coraggio di parlarne in modo approfondito nelle sedi istituzionali locali? Personalmente sono molto scettico al riguardo perché il tema è realmente quello illustrato sopra ed è una “bomba” politico-ambientale ad orologeria che ho l'impressione che non si sappia come disinnescare.