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Professionali, no all’assessorato unico

La proposta della Cna-Shv per il rilancio non piace a Vettorato: “Non è la soluzione giusta, ma siamo già al lavoro”. Campagna sui media per l’orgoglio artigiano.
Vettorato, Giuliano
Foto: Asp/Thomas Laconi

Da una parte la Cna-Shv, associazione di categoria del mondo artigiano, che denuncia il calo di appeal delle scuole professionali in Alto Adige e arriva a proporre tra le soluzioni l’assessorato unico. Dall’altra Giuliano Vettorato, assessore all’istruzione di lingua italiana, che elenca le contromisure già attivate, dal maggiore coinvolgimento nelle classi, incluse quelle delle medie, dei maestri artigiani, fino alla più stretta collaborazione con le imprese. Ma si pensa anche alla comunicazione, tramite la campagna informativa da 150.000 euro che verrà lanciata nella primavera-estate sui media locali. “Il rilancio della cultura della formazione professionale nel mondo di lingua italiana è un obiettivo del mio mandato” precisa il vicepresidente della giunta, che però non ritiene utile l’unificazione delle competenze. Segue un accenno piccato alla scelta di metodo dell’associazione.

 

“Rilancio dei mestieri, basta divisioni”

 

La Cna-Shv con il suo presidente Claudio Corrarati è intervenuta pubblicamente per illustrare le priorità del 2020. L’anno, precisa l’associazione, verrà dedicato “al rilancio della scuola professionale, dell’apprendistato e dei mestieri, sia nuovi sia tradizionali, puntando su azioni mirate di informazione, marketing, promozione dell’alternanza scuola-lavoro, ma anche su un forte segnale politico come un unico assessorato su scuole professionali e apprendistato senza differenze tra gruppi linguistici”.

Il 2020 sarà dedicato al rilancio della scuola professionale e dei mestieri. Serve anche un forte segnale politico: basta divisioni linguistiche nel campo dell’apprendistato (Cna-Shv)

Corrarati è infatti convinto che in un quadro nel complesso positivo per l’economica locale - il Pil previsto in crescita dell’1,4%, “più di Eurozona, Germania e Italia”, il tasso di disoccupazione stabile al 2,9% e l’aumento delle aziende, anche femminili - occorra però “puntare di più sulle soft skills, ovvero le competenze professionali e trasversali di imprenditori, aspiranti imprenditori e collaboratori”.

 

 

Il punto debole è considerato proprio la formazione vocata al lavoro. Lo sguardo va va ai numeri. In cinque anni gli studenti della scuola tedesca e ladina, al netto della scuola per l’agricoltura, continua la Cna-Shv, “sono scesi da 5.257 del 2014/2015 ai 4.406 attuali”: “Nella scuola italiana gli iscritti ristagnano dai 1.689 del 2014/2015 ai 1.655 attuali. Considerando I quasi 900 iscritti nell’indirizzo agrario, gli studenti sono scesi in 5 anni da 7.858 a 6.874, ovvero quasi mille in meno”. Segue l’apprendistato, che presenta comunque criticità nella formazione italiana, dove in cinque anni gli apprendisti sono scesi da 317 a 245”.

Ecco dunque le contromisure suggerite in otto punti che vanno “dalle azioni informative e di marketing”, proprio nella direzione della campagna prevista dalla Provincia, fino “agli incentivi alle micro, piccole e medie aziende sull’alternanza scuola-lavoro” e “allo sviluppo di corsi professionali su misura per formare i giovani nei mestieri tradizionali con grave carenza di manodopera”.

 

Il no di Vettorato

 

Dal canto suo replica l’assessore. “Le preoccupazioni della Cna - afferma - sono le stesse che io ho fatto mie all’inizio del mio mandato, quando ho preso in mano la scuola di lingua italiana nel gennaio 2019. Non amo i discorsi etnici ma i dati dicono che nel mondo di lingua tedesca l’artigianato è parte della cultura, lo è invece meno nel mondo italiano”. Ecco da dove parte il tentativo di rilancio annunciato dall’esponente della Lega Salvini. 

Non amo i discorsi etnici ma i dati dicono che nel mondo di lingua tedesca l’artigianato è parte della cultura, lo è invece meno nel mondo italiano. Da qui siamo partiti per rimediare (Giuliano Vettorato)

Le soluzioni per correre ai ripari, prosegue, sono parte delle linee guida della scuola illustrate a giugno. “Siamo partiti con metodi differenti e un maggiore coinvolgimento sia delle associazioni di categoria degli artigiani, non solo la Cna-Shv dunque, ma anche degli stessi maestri artigiani. Che possono sponsorizzare incontrando direttamente i ragazzi, anche alle medie, le attività creative legate al settore”.

 

 

Segue l’attività informativa. Al budget di circa 5,6 milioni della scuola italiana sono stati aggiunti circa 150.000 euro, stando alla cifra che trapela dagli uffici, per la campagna che ha lo scopo di promuovere la cultura e la formazione artigiana sui media. Il target sono le nuove generazioni di altoatesini e le loro famiglie. L’avvio è previsto nella primavera-estate, per una durata di un anno.

In base alle azioni previste l’assessorato unico non è una priorità. Rimango inoltre basito dal fatto che la proposta sia stata affidata ad una conferenza stampa e non ad uno dei nostri tavoli di lavoro

Vettorato conclude con una precisazione sull’assessorato unico all’indirizzo della Cna: “Come si vede, in base alle azioni previste questa non è una priorità. Rimango inoltre basito dal fatto che la proposta sia stata affidata ad una conferenza stampa e ad un comunicato invece che ad uno dei nostri tavoli di lavoro”. L’argomento, almeno da parte dell’assessore, è chiuso.