Wirtschaft | Unione e territori

Una partita da 300 milioni

In attesa delle elezioni europee l’Alto Adige avvia il lavoro per i fondi strutturali Ue nel 2021-2027. Le linee strategiche e la sfida sulla riconferma delle risorse.
Europa Bruxelles
Foto: Iulm

L’avviso è già stato pubblicato. Riguarda l’incarico di redazione del “documento strategico” territoriale che servirà come base per la contrattazione dei fondi strutturali europei nel periodo 2021-2027. La sfida è confermare il budget in futuro, per le tre voci che nello scorso settennato sono valse per il Sudtirolo in tutto quasi 300 milioni di euro: 136 per il Fondo di sviluppo regionale (Fesr), altrettanti per il Fondo sociale europeo, a cui si aggiungono i 98 divisi tra i territori per la collaborazione transfrontaliera Italia-Austria. “È possibile che ci si attesti sulla stessa cifra, ma il confronto inizierà solo con i nuovi organismi dell’Unione, dopo il voto per l’Europarlamento” afferma Martha Gärber Dalle Ave, dirigente dell’ufficio Europa di Palazzo Widmann.

È possibile che ci si attesti sulla stessa cifra, ma il confronto deve ancora iniziare e comincerà solo quando si insedieranno le nuove organismi dell’Unione, dopo il voto per l’Europarlamento (Martha Gärber Dalle Ave, ufficio Europa)

 

Cinque ambiti strategici

 

Il titolo completo è “Documento strategico di base per lo sviluppo regionale in Alto Adige sulla base delle possibilità dei fondi strutturali nel periodo di programmazione 2021-2027”. Fissa le linee guida sugli ambiti progettuali più importanti per i quali la Provincia andrà a chiedere i finanziamenti indirettamente a Bruxelles e direttamente a Roma, dove si gioca la partita della suddivisione nazionale dei fondi.

Si va nella direzione di un territorio più verde, quindi con il potenziamento della mobilità green e la lotta all’inquinamento, più intelligente, più attento al sociale. E ancora con dei servizi pubblici più vicini al cittadino e una maggiore connettività tecnologica

 

 

Le linee strategiche per lo sviluppo della provincia di Bolzano che confluiranno nel testo sono cinque” spiega la responsabile Gärber. “Si va nella direzione di un territorio più verde, quindi con il potenziamento della mobilità green e la lotta all’inquinamento, più intelligente, più attento al sociale. Il quarto punto è la maggiore vicinanza ai cittadini delle amministrazioni, segue infine la maggiore connettività, viste le opportunità date dalle nuove tecnologie”.

Fin qui i temi. Ma la sfida sui fondi 2021-2027 si vince nella contrattazione a livello comunitario ed è riservata prima di tutto agli Stati membri. Tutto è rimandato alla fase successiva al rinnovo delle istituzioni comunitarie, che parte dall’elezione dell’Europarlamento, in Italia nella giornata di domenica 26 maggio. “Prima - prosegue la dirigente - dovrà insediarsi la nuova assemblea, poi la commissione. Si andrà alla fine di quest’anno per avere un’idea della quota nazione per nazione”.

 

Il quadro a fine anno

 

Sulla destinazione dell’intero budget influiranno elementi chiave per il futuro dell’Unione, come la Brexit. “La nuova commissione non si insedierà prima di novembre - aggiunge la funzionaria -. Poi capiremo quante risorse verranno assegnate a ciascuno Stato, questo sarà verso il 2020”. Intanto però la Provincia di Bolzano ha avviato il lavoro sui contenuti dei progetti da finanziare. “Coinvolgeremo i portatori di interesse, vedi cittadini, a settembre-ottobre di quest’anno, ma anche i colleghi dei centri di ricerca”.

La nuova commissione non si insedierà prima di novembre. Poi capiremo quante risorse verranno assegnate a ciascuno Stato, questo sarà verso il 2020. Ottenere la stessa cifra è possibile, ma se è tutto confermato lo vedremo nel confronto a Roma

La domanda principale è quanti soldi otterrà l’Alto Adige, se gli stessi del 2014-2021 o meno. Tra gli europarlamentari, c’è chi come Herbert Dorfmann (Svp) pensa che si possa andare verso la riconferma: “Ottenere la stessa cifra è possibile, ma se è tutto confermato lo vedremo nel confronto a Roma”, conclude Gärber.