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"Io credo in Bolzano"

All'inizio di ottobre aprirà a Bolzano "Italia & Amore": enoteca, mercato e ristoranti per posizionare la città al centro della scena eno-gastronomica della regione.
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Foto: Foto gadilu

A Bolzano, in via Argentieri, i primi giorni di ottobre apriranno sei nuovi ristoranti (uno per piano) ricavati nel palazzo che una volta ospitava il locale Blue Moon. Ideatore ("der Macher") del progetto Norbert Kier (a sinistra nella foto di copertina), un imprenditore di Terlano che ha soggiornato a lungo nel Nord-Ovest (Piemonte, Liguria) e proprio in quei luoghi, alcuni anni fa, cominciò ad occuparsi della commercializzazione di numerosi prodotti eno-gastronomici posti sotto un marchio rivolto soprattutto all'estero: Italia & Amore (curiosamente il sito non ha ancora una pagina in italiano).

Kier mi spiega quello che il pubblico potrà trovare mentre passeggiamo negli ambienti ancora in costruzione. Gli operai vanno e vengono, regalando alla nostra conversazione il tipico sfondo sonoro dei lavori in corso. Ci accompagna anche l'architetto Roland Baldi, artefice della ristrutturazione. “Siamo partiti da lontano”, racconta Kier. “Nel 2006, in Piemonte, il progetto si chiamava ancora Insieme e aveva alla base una filosofia molto chiara. Se vogliamo valorizzare alcuni prodotti di qualità non dobbiamo restringere lo sguardo solo a quelli, ma riuscire a fare dell'intero contesto qualcosa di attraente”. In un certo senso si trattava di applicare in chiave commerciale quello che molti anni fa capì Carlin Petrini di Slow Food: "Se pensiamo per esempio a un formaggio, alla sua unicità, è inevitabile occuparsi anche del latte, delle erbe aromatiche che arricchiscono i pascoli, quindi essere attenti all'ambiente e magari individuare prodotti affini in grado di far risaltare la particolarità di un intero territorio".

Un altro brand che potrebbe essere collegato a Italia & Amore è Eataly, ma qui Kier ci tiene a segnalare una differenza di fondo. “Quello che ha fatto Oscar Farinetti è apparentemente molto simile, il principio di fondo, però, è forse l'opposto della nostra idea. Eataly è un grande supermercato che offre anche la possibilità di mangiare, per noi invece è proprio la ristorazione ad essere messa in risalto, senza negare la possibilità che vengano acquistati i prodotti che sono cucinati”. Ci caliamo nello spazio ipogeo che fungerà da cantina. “Ecco, vede, già da qui si capisce bene cosa abbiamo in mente. Ogni piano ha un suo nucleo tematico, qui per esempio è il vino, ma i clienti potranno anche gustare tutto ciò che viene prodotto agli altri piani. Abbiamo la possibilità di garantire almeno 1000 pasti al giorno, dalla colazione allo spuntino notturno, visto che saremo aperti senza pausa dalle sette del mattino fino alle due di notte”. Lo sforzo, anche economico, è stato notevole, con un finanziamento di tre milioni e mezzo di euro, attende una risposta dalla città e dall'intera regione. Nei locali, tra i tavoli e dietro alle cucine (tutte a vista) saranno impiegati più di 40 dipendenti (con contratti di nove ore al giorno per cinque giorni settimanali). Ma Kier è ottimista e parla di Bolzano come di un capoluogo che deve finalmente scoprire la sua vocazione: “La nostra ambizione è quella di attrarre molte persone dalle valli, oltre che ovviamente i turisti che passano dalla città. Andare a Bolzano, fare tappa a Bolzano, deve diventare una cosa del tutto normale, e credo che l'esistenza del nostro concetto riuscirà a creare un movimento positivo anche per tutti gli altri esercizi commerciali del centro”.

Io ho fiducia in Bolzano e penso che questo sia il momento giusto per tentare di farle (e di farci) fare il salto di cui abbiamo bisogno (Norbert Kier)

Passiamo in rassegna gli altri piani. Kier mi mostra un muro originale del 1870 e sottolinea che tutti i lavori di ristrutturazione, l'arredamento degli ambienti e persino il design delle posate sono stati appaltati a ditte locali, o comunque italiane. “Abbiamo 4000 articoli in tutto. Questa sarà la prima struttura, la prima vetrina che abbiamo intenzione di creare e che fornirà la superficie d'incontro tra produttori, ristoratori e clienti. Finora abbiamo venduto i nostri prodotti soprattutto all'estero, nei paesi di lingua tedesca, ma per essere più forti e anche credibili dobbiamo esserlo anche a casa. Mi rendo conto che forse un progetto così grande avrebbe bisogno di un bacino d'utenza più vasto, magari di una città con mezzo milione di abitanti, infatti vogliamo aprire delle filiali anche a Vienna, Amburgo e Zurigo. Ma io ho fiducia in Bolzano e penso che questo sia il momento giusto per tentare di farle (e di farci) fare il salto di cui abbiamo bisogno”.

Adesso siamo sulla terrazza, con vista sulla facciata del Museo Mercantile. Il pavimento è scavato da una piscina, la cui base pende quindi dal soffitto del piano sottostante, regalando prevedibili bagliori azzurri a chi gusterà il pesce. “Pesce che faremo arrivare poche ore prima da Albenga, con un corriere attivo ogni giorno”, precisa subito Kier. Lo stile della cucina sarà piuttosto semplice, senza offrire dunque piatti estremamente elaborati, ma con al centro sempre la massima ricerca della qualità. Enoteca, mercato, ristorante con vista sui tetti (ma anche come nuova piazza aperta nel cuore della città: è prevista una disposizione di tavoli su piani plurilivellari proprio davanti all'ingresso), Italia & Amore vorrebbe incidere nello stile di vita dei bolzanini regalando loro orgoglio e consapevolezza di trovarsi realmente all'incrocio di due spazi culturali che vengono sempre reclamizzati come fusi, sincretici, ma che ancora non lo sono pienamente. Buona fortuna.

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Hartmuth Staffler Mo., 11.09.2017 - 16:41

Wenn dieser seltsame Herr Kier einen Betrieb "Italia & amore" eröffnen will, dann soll er das gefälligst in Italien machen und nicht den guten Ruf Südtirols in den Dreck ziehen.

Mo., 11.09.2017 - 16:41 Permalink
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Christoph Moar Mo., 11.09.2017 - 16:59

Antwort auf von Hartmuth Staffler

Haben Sie den Artikel wirklich vollinhaltlich verstanden? Nach Bozen plant Herr Kier die nächsten Filialen seiner Betriebe in Wien, Hamburg und Zürich zu eröffnen. Und Sie möchten ihm diese unternehmerische Standortbestimmung strittig machen. "Seltsam", wie Sie Herrn Kier titulieren, erscheint mir eigentlich nur Ihr Kommentar.

Mo., 11.09.2017 - 16:59 Permalink