Chronik | Il caso

Pentirsi funziona

Si chiude la vicenda dei tre ragazzi immortalati l’anno scorso in pose volgari al Mercatino di Natale di Bolzano. Arrivano le scuse formali e il sindaco ritira la querela
Mercatino
Foto: upi

I fatti risalgono all’anno scorso quando una foto scattata in pieno centro storico a Bolzano diventa in breve tempo virale suscitando l’indignazione generale. Il contesto: i mercatini di Natale, i protagonisti: tre giovani, una ragazza che calpesta la statua di Gesù bambino mentre beve un bicchiere di vin brûlé e due giovani che compiono atti osceni su uno dei Re Magi e su una pecorella del presepe allestito come di consueto in piazza Walther. I tre si fanno fotografare in questa posa dal quarto ragazzo del gruppetto e pubblicano lo scatto su Instagram con la seguente didascalia: “Ci guardano male”.

Fioccano le proteste. L’Azienda di soggiorno allerta la polizia e annuncia un’azione civile nei confronti dei tre giovani, il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi segnala la bravata all’autorità giudiziaria sporgendo denuncia. Il caso viene ripreso anche dalla stampa nazionale. Gli autori del gesto cancellano foto e profili dai social ma le indagini conducono alla loro identificazione, sono dei ragazzi bolzanini, uno solo dei quali maggiorenne. A una prima richiesta della Procura presso il Tribunale di Bolzano di archiviazione del procedimento penale, il Comune, in quanto parte offesa, decide di proporre opposizione. 

 

Tutto è bene…

 

Oggi la conclusione della vicenda. È finita con le scuse formali presentate direttamente al Sindaco in qualità di rappresentante della città, dall’unico maggiorenne immortalato nella foto. La querela è stata ritirata a fronte della disponibilità del giovane a impegnarsi in prima persona in iniziative e attività benefiche di volontariato e di solidarietà.

Ha chiesto scusa e mi è parso sinceramente pentito

Magnanimo Caramaschi che dichiara: “Il ragazzo che mi risulta essere impegnato con profitto anche nello studio, si è detto molto dispiaciuto per l’episodio in questione. Ha chiesto scusa e mi è parso sinceramente pentito e consapevole di aver commesso uno sbaglio che, probabilmente nelle intenzioni, voleva solo essere una goliardata tra ragazzi, poi amplificata dai social media. Si è trattato di un incontro positivo con soddisfazione mia e del ragazzo stesso. Credo abbia veramente capito”. Tout est pardonné.

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gorgias Mi., 10.10.2018 - 16:43

Schade dass sich die Öffentlichkeit nicht genauso wegen der systematischen Vertuschung von pädophilen Priester durch die Kirche aufregt. Und das bis ganz nach oben. Nicht nur der Fisch stinkt vom Kopf, sondern auch die Kirche.
(siehe Lukas 17:2)

Mi., 10.10.2018 - 16:43 Permalink