Chronik | I dati

Aumentano i minori maltrattati

Accade in Trentino-Alto Adige. La fotografia di Terre des Hommes: nel 2018 in Italia si registrano 5990 violenze sui minori, il 3% in più dal 2017.
Bambina
Foto: upi

In Italia i minori vittime di reati aumentano. Nel 2018 sono stati 5.990, il 3% in più rispetto al 2017, in prevalenza bambine e ragazze (59,4%). Fra questi un terzo ha subito maltrattamenti in famiglia, reato che ha registrato in un solo anno un aumento del 14%. Per quel che riguarda il Trentino-Alto Adige, nel 2018, i reati contro i minori sono stati relativamente limitati o in certi casi assenti. Cresce però il numero dei maltrattamenti in famiglia (48 casi rispetto ai 29 del 2017) e degli abbandoni (17 nel 2018, 8 nel 2017). In calo rispetto al 2017 i casi di violenza sessuale e di atti sessuali con minorenni (-17% e -42%). A dirlo è il nuovo dossier della campagna “Indifesa” di Terre des Hommes per porre l’attenzione sui diritti negati a milioni di bambini in Italia e nel mondo. L’ottava edizione del report è stata presentata alla Camera dei deputati alla vigilia della Giornata Mondiale delle Bambine dell’11 ottobre anche per sottolineare che è lontano il raggiungimento della Parità di Genere auspicata dal Quinto Obiettivo di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda Onu 2030.

 

Una panoramica

 

La regione che nel 2018 ha registrato il maggior numero di reati contro i minori è stata la Lombardia: 1.090 vittime. A seguire Sicilia (646), Emilia Romagna (611) e Lazio (551), quest’ultima con l’incremento più significativo (+25%), passando da 440 vittime del 2017 a 551 vittime nel 2018. Inoltre, sempre il Lazio ha registrato il maggior numero di omicidi volontari, con 5 vittime (4 delle quali bambine). La Lombardia è prima anche per quanto riguarda il reato di maltrattamento in famiglia (358 vittime), e per i reati di violenza sessuale e violenza sessuale aggravata, in merito ai quali nel 2018 registra un record drammatico, rispettivamente con 126 vittime (per il 90% femmine) e 103 vittime (per l’84% femmine). Viceversa, i cali più rilevanti di reati contro i minori si registrano in Basilicata (-33%, da 45 vittime nel 2017 a 30 vittime nel 2018) e in Valle d’Aosta (-30%, da 23 vittime nel 2017 a 16 vittime nel 2018). 

Degno di nota il dato globale secondo cui le bambine e le ragazze con disabilità sono vittime delle violenze di genere dieci volte di più rispetto alle loro coetanee senza disabilità. Discriminate sin dalla nascita, le neonate con disabilità hanno più probabilità, in alcuni Paesi, di essere uccise o di non essere mai legalmente registrate all’anagrafe, e quindi non hanno accesso alle prestazioni sanitarie, all’educazione e ai servizi sociali. Nella ricerca emerge, tra l’altro, che sono 68 milioni di bambine che da qui al 2030 verranno sottoposte a mutilazioni genitali e 130 milioni le bambine e le ragazze escluse da scuola che finiscono con l'essere sfruttate in lavori umili e poco retribuiti o col subire abusi e violenze nell'ambito di relazioni e matrimoni precoci.

“È necessario un maggiore impegno anche sul fronte della cooperazione allo sviluppo”, ha detto la presidente di Terre des Hommes Donatella Vergari. “Molto è stato fatto sui matrimoni precoci e tanto si sta facendo contro le mutilazioni genitali. Ma oggi dobbiamo accelerare su temi fondamentali quali l’educazione e istruzione paritaria, l’educazione finanziaria e quella sessuale, l’accesso alle cure mediche e la prevenzione e il contrasto alla violenza di genere”. Inoltre, prosegue, “chiediamo al governo un maggiore impegno nel contrasto e nella prevenzione della violenza e delle discriminazioni di genere, partendo dai più giovani che sono spesso dimenticati o dati per scontati in questa sfida”.