Kunst | Stabübergabe

BAU dà il benvenuto a insalata mista

Seit einem Jahr gibt es den Artstore auf salto.bz. Ab Oktober wird er vom multidisziplinären Duo insalata mista studio - Ada Keller und Matthias Pötz - kuratiert.
Ada Keller - Matthias Pötz
Foto: insalata mista studio

Seit einem Jahr gibt es den Artstore auf salto.bz. Damals hatte das Portal die Kulturorganisation BAU eingeladen ein online Plattform zu konzipieren, die Künstler*innen aus dem Territorium die Möglichkeit gibt ein Werk für den Verkauf zu präsentieren. BAU hat die Plattform nun für 12 Monate kuratiert und insgesamt 24 Kunstwerke präsentiert. Nun ist es an der Zeit den Staffelstab zu übergeben und ihn in den Händen von insalata mista studio zu legen. Das Designstudio/Duo wird ab Oktober verantwortlich sein für die kuratorische Betreuung der Plattform. 

BAU (Simone Mair und Lisa Mazza) hat sich mit insalata mista studio (Ada Keller und Matthias Pötz) getroffen, um mit ihnen über ihre Pläne für den Artstore zu sprechen.

 

BAU: Es war unser Vorschlag die kuratorische Betreuung vom Artstore an euch zu übergeben, da wir fest davon überzeugt sind, dass die Lebendigkeit dieser Verkaufsplattform durch eine Vielstimmigkeit bereichert wird. Insalata mista studio ist ein junges, versatiles multidisziplinäres Duo. Ihr gestaltet Möbel, entwerft Ausstellungsdisplays, arbeitet mit visueller Kommunikation und Kunst. Seit wann gibt es euch und wie würdet ihr eure Arbeit beschreiben? 

 

Insalata mista studio: insalata mista studio è un duo multidisciplinare, come avete anticipato, che nasce nel 2017 dalla voglia di dare una cornice ai nostri progetti. Sia attraverso il nome che con la varietà dei lavori vuole scardinare le categorie e non porsi sotto una sola professione. Siamo un duo formato da una mente pratica, esperta e amante di materiali solidi e trasformabili che disegna e costruisce, e da una mente organizzatrice, curiosa e appassionata di cultura in cui ricerca e tesse relazioni. Spesso i ruoli si scambiano o si mescolano – e questo ci rafforza! Ci piace realizzare progetti che vanno da un estremo all’altro, dal mobile personalizzato che verrà usato per anni all’allestimento di una mostra che dura soltanto un fine settimana.

 

BAU: Das erste Artstore Jahr war stark von visueller Kunst geprägt. Es wurden künstlerische Positionen aus regionalem Raum präsentiert, die teilweise schon etabliert sind. 

Nun sind wir gespannt wie sich der Artstore weiter entwickeln wird. Welche neuen Schwerpunkte möchtet ihr setzen, was beibehalten?

 

Insalata mista studio: Crediamo che la possibilità che avete dato voi ad artisti ed artiste di presentare le loro opere, a volte anche nuove creazioni, sia la porta per aprirsi anche a giovani ed emergenti talenti. Dal primo momento abbiamo pensato che ci piacerebbe mostrare nuove opere, nuovi creativi, che lavorano non solo nel mondo dell’arte visiva ma anche del design e dell’architettura.

 

BAU: Die online Zugänglichkeit von Kunst und Kultur hat in der gegenwärtigen Krise nochmals einen größeren Stellenwert erhalten. Uns war es wichtig neben der Verkaufsgalerie auch einen Dialog mit den jeweiligen Künstler*innen zu führen, um den Leser*innen einen Einblick in das künstlerische Schaffen zu geben. Habt ihr euch schon Gedanken gemacht wie ihr die Stimmen der Künstler*innen, Designer*innen präsentieren werdet?

 

Insalata mista studio: Ci piacerebbe continuare il formato da voi creato, presentando un’opera per artista e introdurla attraverso alcune domande creando così un dialogo tra noi e loro, tra loro e il lettore. Il numero delle domande è probabile che rimanga lo stesso vostro, quindi tre, ma possibile anche che cambi. Se quello che mostriamo è il processo e la trasformazione dell’artista e della sua opera, vorremmo che anche per noi questa esperienza possa essere un’evoluzione. Inoltre, come avete sottolineato anche voi, questo periodo storico che stiamo vivendo ci ha mostrato quanto abbiamo bisogno di scambi e di comunicazione, di quanto ci sono mancati stimoli esterni e incontri inaspettati, ma ci ha anche mostrato quanto importante e utile la tecnologia digitale possa essere, quanto si possa modificare i nostri modi di comunicare e quanto questo rimanga fondamentale nel mondo della cultura.