Chronik | Richiedenti asilo

“Decreto sicurezza, nuova emergenza”

Chiara Rabini (Verdi) critica il testo di Salvini: “Taglia l’accoglienza. In strada a Bolzano avremo 260 persone in più delle attuali. Parliamone in Aula”.
Volontari
Foto: Volontari

“Il decreto chiamato sicurezza metterà in strada molte persone: se le previsioni si avvereranno si parla in città di 230-260 persone in più oltre alle attuali”. Chiara Rabini, consigliera comunale dei Verdi e referente dell’Aula per richiedenti asilo e rifugiati, critica la normativa voluta dal ministro degli interni Matteo Salvini e denuncia le possibili conseguenze sulla sfera già delicata della marginalità a Bolzano, che vede il servizio Emergenza freddo incapace di fare posto a tutti i senzatetto presenti in città. Si tratta di un argomento - quello delle conseguenze della normativa - su cui è intervenuto più volte il sindaco Caramaschi.

Si tratta di un decreto legge che lascia sulle spalle dei Comuni i costi sociali e anche economici e le tensioni sociali di una nuova emergenza che non avevamo e che sarà causata dalla nuova legge (Chiara Rabini, Verdi)

“Questo è un decreto legge - ragiona Rabini - che lascia sulle spalle dei Comuni i costi sociali e anche economici e le tensioni sociali di una nuova emergenza che non avevamo e che sarà causata dalla nuova legge”. L’esponente dei Verdi menziona gli effetti che secondo molti Comuni italiani, così come per associazioni e operatori del settore, potrebbero essere determinati dalla stretta all’accoglienza dei richiedenti asilo avallata dal governo. Il decreto convertito in legge dispone infatti l’abolizione della protezione umanitaria (una delle tre forme di riconoscimento dei profughi assieme ad asilo politico e protezione sussidiaria) e il depotenziamento del sistema Sprar con il quale si finanziano corsi di lingua e altre forme di integrazione.

Ho chiesto al sindaco, alla presidenza del consiglio comunale e alla commissione consiliare alle politiche sociali che il tema venga trattato e approfondito con urgenza

Il rischio paventato dal sindaco Caramaschi è che le espulsioni dal sistema dell’accoglienza mettano letteralmente sulla strada un numero consistente di persone, prive di cibo, alloggio. Individui pronti a vivere di espedienti, che non si allontaneranno dalla città - aveva aggiunto il primo cittadino - per via delle difficoltà nel meccanismo dei rimpatri, ammesse dallo stesso ministro. La possibilità è che finiscano per aumentare la pressione, già consistente, sui servizi a bassa soglia sostenuti dagli enti locali come l’Emergenza freddo.

Rabini sollecita dunque un approfondimento in Aula. “Ho chiesto al sindaco, alla presidenza del consiglio comunale e alla commissione consiliare alle politiche sociali che il tema venga trattato e approfondito con urgenza”, conclude.

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Karl Trojer Di., 11.12.2018 - 09:46

Es ist absurd, vorzugeben, das "christliche Europa" vor einer "Invasion" von notleidenden Menschen retten zu wollen und gleichzeitig hier lebende Menschen mit diesem beinharten "Sicherheitsgesetz" aus den gemeindeeigenen Aufnahme-Zentren vertreiben ! Wie frevelhaft gehen diese politischen Kräfte mit dem Christentum um, wenn sie, als "Garanten" des Christentums Kreuze in öffentlichen Räumen vorschreiben ? Vier osteuropäische Staaten, vor allen aber Österreich und Italien haben sich geweigert, am 10.12.18 in Marokko/Marakesh den Global-Pakt für Migration zu unterzeichnen; das ist ein Hohn auf die Menschlichkeit. Die bundesdeutsche Kanzlerin Angela Merkel stellte vor dem Plenum von ca. 150 Unterzecihner-Staaten eindeutig klar, was menschengerechte Pflicht der Politik ist; dafür sei ihr aufrichtihg gedankt !

Di., 11.12.2018 - 09:46 Permalink