Kultur | NOWA FÜR SOS FUTURE

La sostenibilità va in scena

Il ruolo dell'arte è anche quello di confrontarci con le grandi sfide del nostro tempo. Che opportunità si aprono quando questa incontra i temi della sostenibilità?
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Karamela
Foto: NOWA // seeding positive transformation

Sigrid Seberich è una donna minuta con un sorriso coinvolgente e uno sguardo sincero e intelligente. L'abbiamo conosciuta la prima volta in occasione dell'ultima riunione della Rete dell'Alto Adige per la Sostenibilità a Bressanone, lo scorso luglio. Lei è una clown. La clown Karamela, che da 23 anni conquista i bambini altoatesini, intrattenendoli con i suoi spettacoli, con le sue esibizioni a Rai Südtirol, con il famosissimo Kinderfestival che ha ideato e che tuttora organizza e ora anche con i suoi video su YouTube. Il suo ultimo pezzo teatrale, anche questo rivolto principalmente ai bambini, affronta il tema della sostenibilità.

“Per me l’arte è una vocazione. Come artista mi sono sempre sentita una portavoce. Il tema della sostenibilità poi mi è sempre stato caro, mi identifico negli obiettivi dell’Agenda 2030. Così insieme a Giorgio Nesler (ndr. Segretario nazionale di Kolping Italia, attuale capofila del progetto della Rete dell’Alto Adige per la Sostenibilità) è nata l’idea di creare un pezzo teatrale che possa trasportare alcuni degli obiettivi per lo sviluppo sostenibile.

 

L’artista come portavoce

Per l’intervista Sigrid ci accoglie a casa sua, nel suo splendido giardino, che le somiglia: colorato, accogliente, genuino e luminoso. Ci offre acqua aromatizzata con fiori ed erbe che lei stessa coltiva.

“Quando Giorgio mi ha suggerito per la prima volta l’idea di portare in scena un pezzo sulla sostenibilità, gli ho detto subito di si. Poi mi sono detta “oddio, come faccio?”. Non sapevo da dove iniziare, ma era molto tempo che volevo fare qualcosa che coinvolgesse il pubblico.” ci racconta Sigrid “Questo è uno degli obiettivi che ci poniamo nella nostra ricerca in ambito teatrale: dare un input, fare domande a cui il pubblico può rispondere partecipando. L’abbiamo chiamato Mitspieltheater, il teatro partecipativo.”

Sigrid continua a raccontare: “Allora ne ho parlato con Ahmet (ndr. il compagno Ahmet Avkiran, creatore e comoderatore della trasmissione televisiva Karamela Kindersendung per RAI Südtirol) che mi ha chiesto di scegliere quattro oggetti dalla mia cantina, dove conservo tutto, perché non butto mai niente. Ho scelto una vecchia maschera, un cane pupazzo, una rosa magica, uno sturalavandino. Allora Ahmet mi ha indicato un libro da leggere, quello de Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry, che ha ispirato tanta parte del mio spettacolo.”

È così che è nato Los in´s Abenteuer du-ich-wir! Tu-io-noi, che avventura! in cui Karamela, questa volta, arriva da una stella con un razzo sulla terra e inizia la sua avventura fra situazioni bizzarre e personaggi improbabili, che rappresentano metaforicamente tutti i paradossi che attanagliano la nostra società: l’inutile frenesia, la superficialità, lo spreco di risorse, il lavoro che non produce nulla, lo sfruttamento della natura, l’individualismo, la strana socialità nei mezzi di comunicazione online e così via. Durante gli accadimenti Karamela alimenta il dialogo con i bambini nel pubblico; con loro la clown si confronta sull’insensatezza delle situazioni e dei personaggi che incontra e chiede loro di immaginare modi migliori di stare su questo pianeta.

Decidiamo insieme

“Un vecchio lavatoio, che avevo già usato in un altro spettacolo, mi ha ispirato a creare il personaggio del Ministro: un uomo di potere, che decide tutto.” ci spiega Sigrid “Decide, per esempio, cosa debbano imparare i bambini a scuola. Tuttavia, il Ministro è molto stressato, così Karamela gli suggerisce di rinunciare a parte della sua responsabilità e allo stesso tempo a parte del peso che ne deriva. Gli propone di decidere insieme, aprendo alle idee di collaborazione e sociocrazia.”

Il Ministro non accetterà e crollerà schiacciato sotto il peso delle sue responsabilità. Toccherà a Karamela e al suo pubblico prendere le decisioni d’ora in poi e così la clown chiede ai bambini cosa vogliano decidere. Quando le chiediamo quali siano state le proposte che più l’hanno colpita ci dice: “Una volta hanno desiderato una scuola senza compiti a casa e hanno acceso un dibattito su come la cosa fosse da attuarsi. Non desideravano evitare i compiti per guardare la televisione o giocare al computer, ma per passare del tempo con gli amici al parco e nella natura. Non me lo aspettavo. In più di un’occasione poi hanno desiderato una vita in pace e in amicizia. Queste non sono cose che gli sono state inculcate. Io vedo che loro queste cose le hanno dentro, che le sentono davvero. Dobbiamo aiutarli ad ascoltare questa loro voce interiore, perché non è la voce dell’egoismo, anzi, è la voce di un sano altruismo, dell'unione, ecco, del sentirsi connessi e non soli. Dobbiamo coltivare questo nei bambini”

Fiducia nel futuro

L’arte è in grado di rendere accessibili concetti complessi, non necessariamente attraverso la semplificazione, ma aprendo un canale di espressione e offrendo un tema alla riflessione. L' arte di Sigrid è gentile e spontanea. Lei fa uno spettacolo sulle tematiche legate alla sostenibilità ambientale perché ama sinceramente la natura, il mondo e le persone, soprattutto i bambini. Sigrid vive appieno ciò che raconta: la meraviglia per il nostro pianeta, l'entusiasmo per la sensibilità dei bambini e la fiducia nella loro capacità di costruire un futuro migliore.

Con entusiasmo e fiducia ci ha accolto in questa intervista e con lo stesso spirito ci saluta al termine, ci invita al suo prossimo spettacolo e ci lascia inaspettatamente più sereni di quando siamo arrivati.

Un contributo di Sara Anfos, NOWA // seeding positive transformation per La Rete della Sostenibilità dell’Alto Adige

Questo blog è sostenuto dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.