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Per chi suona la campanella

Ecco le novità illustrate dagli addetti ai lavori per l’anno scolastico 2017-18. L’assessore Tommasini: “Scuola italiana in crescita, la sfida: formare cittadini attivi”.
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Foto: upi

“Allora vediamo chi interroghiamo oggi…”, inizia con una battuta dell’assessore provinciale alla scuola di lingua italiana Christian Tommasini rivolta a giornalisti e ispettori scolastici la conferenza stampa nel brand new laboratorio di scienze presso l’istituto “Vittorio Alfieri” di Bolzano. A snocciolare subito alcuni dati ci pensa la sovrintendente Nicoletta Minnei: sono in tutto 22.072 gli studenti iscritti alla scuola italiana, 9 le risorse aggiuntive (5 collaboratori all'integrazione e 4 educatori). Puntualmente si fa riferimento all’obiettivo principe, ovvero il potenziamento del plurilinguismo, “in quanto al tedesco oltre il 40% dei maturandi ha una certificazione linguistica (B2/C1)”, fa presente Minnei. Novità di quest’anno per quel che riguarda l’esame di Stato per la secondaria di I grado è la prova di inglese livello A2 fra le prove INVALSI. Fra i percorsi innovativi c’è, come ormai noto, quello quadriennale “che non vuol dire tagliare un anno ma cambiare il metodo didattico, innovare attraverso le cooperative learning, per esempio, il CLIL o il cosiddetto ‘debate’, il dibattito fra gli studenti, ma anche la formazione a distanza”, precisa la Sovrintendente.

E poi ancora l’alternanza scuola-lavoro, dal terzo anno degli istituti superiori per l’anno scolastico 2017-18, con 400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali e 200 ore nell’ultimo triennio dei licei; focus su bullismo e cyberbullismo, rapporto PISA e sul progetto di attività scientifiche suBZero. “La scuola italiana è, nel complesso, numericamente in crescita - spiega Tommasini -, sia grazie ai nuovi cittadini con background migratorio sia per il continuo processo di scolarizzazione, una sfida ulteriore è oggi rappresentata dalle risorse in campo, che oggi sono aumentate - pur non essendo ancora sufficienti - grazie alla giunta provinciale che comprendendo le esigenze della scuola italiana ha deciso di riservarle 5 dei 10 posti approvati. Insegnanti che, sono convinto, saranno in grado di formare cittadini attivi e consapevoli che sappiano decodificare i cambiamenti del mondo, soggetti critici e non spettatori passivi”. Altra missione, prosegue l’assessore, è estendere quanto più possibile il progetto scuola-lavoro attraverso un percorso di collaborazione costante e l’appello va alle imprese perché si propongano ancora di più “serve un salto di qualità”, chiede Tommasini. 

A fare sfoggio dei risultati raggiunti in termini di innovazione didattica sono intervenute poi diverse dirigenti scolastici. Laura Cocciardi dell’Istituto comprensivo Bolzano Europa 2 (905 alunni in tutto) ha sottolineato la varietà dell’offerta formativa attraverso la promozione del plurilinguismo, il CLIL, i gemellaggi, i soggiorni studio in Germania, ad esempio, ricordando inoltre che alla scuola primaria (M.L. King) c’è una sezione bilingue (con 13 ore settimanali in tedesco L2) e una che applica il metodo Montessori. Sezione bilingue, da quest’anno, anche alla secondaria di I grado (Vittorio Alfieri) con 10 ore settimanali in tedesco L2 e in 3a si applicano percorsi di Storia in tedesco e 1 ora di scienze in inglese. 9 ore settimanali sono invece dedicate al tedesco - con potenziamento dell’inglese nelle classi quarte e quinte - nell’Istituto Comprensivo Bassa Atesina (scuola primaria) guidato da Raffaella Lago. Alle medie, invece, 7 ore a settimana per il tedesco e 5 per l’inglese, oltre che gemellaggi e settimane studio a Vienna e laboratori teatrali bilingui.

Pioniere è l’Istituto tecnico economico Cesare Battisti che ha introdotto un corso quadriennale e che offre la possibilità agli studenti, nel triennio, di trascorrere 3 settimane in Gran Bretagna e Germania nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, chiosa la dirigente Cristina Crepaldi. Ultimo esempio quello del liceo linguistico Marcelline, anch'esso apripista per il quadriennio nonché unico istituto in provincia a insegnare il cinese come disciplina curricolare. La dirigente Antonella Biancofiore spiega che il percorso di maturità in 4 anni che partirà nell’anno scolastico corrente comprende, fra le altre cose, metodologia CLIL, 8 ore in tedesco e altrettante in inglese, didattica laboratoriale, scambi linguistici e gemellaggi con scuola russa e cilena e soggiorni alternanza scuola-lavoro all’estero.